Franko B
Matteo Basile'
Alessandro Bazan
Ennio Bertrand
Corrado Bonomi
Gianluigi Colin
Guido Crepax
Silvano D'ambrosio
Leonida De Filippi
Enrico T. De Paris
Fulvio Di Piazza
Angelo Stano
Anselmo Tumpic
Dario Fo
Daniele Galliano
Paola Gandolfi
Robert Gligorov
Yumi Karasumaru
Mark Kostabi
Joe Kubert
Silvia Levenson
Miltos Manetas
Miguel Angel Martin
Lorenzo Mattotti
James Natchwey
Marco Neri
Simone Racheli
Antonio Riello
Omar Ronda
Cracking Art
Mimmo Rotella
Saatchi & Saatchi
Filippo Di Sanbuy
Medhat Shafik
Emilio Tadini
Ultrapop
Gilberto Zorio
Cristiano Pintaldi
Alessandro Riva
Dopo l'attacco dell'11 settembre alle Torri gemelle e l'escalation di violenza che ne e' seguita e' iniziato, anche all'interno del mondo dell'arte, della cultura e della comunicazione, un processo di riflessione e di messa in discussione di valori e certezze fino a ieri dati per acquisiti. La semplice realizzazione di 30 piccole opere sul tema dell'odio si è trasformata, strada facendo, in un vero e proprio work in progress che ha visto moltiplicarsi e crescere i progetti, le idee e le disponibilità da parte degli artisti coinvolti.
Borronibrothers Comune di Milano - Assessorato alla cultura
società per l'arte in collaborazione con la rivista Carnet
Tutto l'odio del mondo
a cura di Alessandro Riva
Dopo l'attacco dell'11 settembre alle Torri gemelle e l'escalation di violenza
che ne è seguita è iniziato, anche all'interno del mondo dell'arte,
della cultura e della comunicazione, un processo di riflessione e di messa
in discussione di valori e certezze fino a ieri dati per acquisiti.
La rivista Carnet ha chiesto a 30 tra artisti, illustratori e protagonisti
della cultura e della comunicazione di trasmettere, attraverso un'unica immagine,
i propri sentimenti e le proprie riflessioni sui temi della violenza
e dell'odio che sembra essersi improvvisamente impadronito del nostro pianeta.
Da questo lavoro è nato un fascicolo, distribuito col numero in edicola
nel mese di novembre, ricco di importanti e a volte inaspettati contributi,
come i lavori realizzati appositamente per l'occasione da Mimmo Rotella,
Lorenzo Mattotti, Emilio Tadini, Dario Fo, Gilberto Zorio, Guido Crepax,
Joe Kubert e molti altri.
Da questo progetto è nata l'idea di organizzare una mostra, idea che il Comune
di Milano ha accolto e fatta propria offrendo uno spazio prestigioso
come il Palazzo dell'Arengario in piazza Duomo, oltre alle risorse e alle competenze
necessarie per metterla in pratica.
La semplice realizzazione di 30 piccole opere sul tema dell'odio si è trasformata
così, strada facendo, in un vero e proprio work in progress che
ha visto moltiplicarsi e crescere i progetti, le idee e le disponibilitÃ
da parte degli artisti coinvolti.
Son nate così le installazioni complesse e dalla forte carica drammatica
che caratterizzano la mostra con la loro presenza, come il grande boomerang
cromato, metafora di una violenza cieca e senza sbocchi, che Robert Gligorov
ha realizzato appositamente per i muri dell¹Arengario; o come la sfilata
di sacchi dipinti, da sempre simbolo della sua personale "via dell'Oriente"
che l'artista egiziano Medhat Shafik ha posto sopra le teste degli spettatori,
a metafora di un clima di incertezza che la guerra ha gettato su tutte
le nostre esistenze.
E ancora le ossa di plastica bianca che il gruppo Cracking Art ha posto, come
un drammatico tappeto, a coprire le bandiere di tutto il mondo, attraversate
qua e là da gruppi di tartarughe, simbolo di longevità e di speranza.
O i coltelli in vetro che l'artista argentina Silvia Levenson ha appeso
al soffitto, i soldatini di plastica che Corrado Bonomi ha messo a serpeggiare
a centinaia lungo le pareti dello spazio espositivo, il frigorifero che
il gruppo Ultrapop ha riempito di pacchetti di inquietanti armi chimiche,
le armi che Antonio Riello ha "griffato"o gli inquietanti tiratori scelti
che spuntato da un muro, realizzati con implacabile precisione iperrealista
da Simone Racheli.
In mostra ci saranno anche video, come quello interattivo, realizzato dall'
artista torinese Ennio Bertrand, incentrato sullo spaventoso attacco dell'11
settembre; e poi foto, come quelle realizzate dal grande fotoreporter
americano James Natchwey subito dopo gli attentati; progetti grafici, come
quelli delle agenzie Saatchi&Saatchi o di Fabrica, e ancora tele, disegni,
acquerelli, light box, in un pullulare di segni e immagini che rimandano a
lla drammaticità del momento con forte carica simbolica.
Di alcuni artisti si sono scelti vecchie opere, che oggi, alla luce di quanto
è accaduto, assumono una luce nuova e sinistra, come avviene ad esempio
per i bombardieri in volo sopra New York dipinti da Luca Pignatelli, o con
un inquietante quadro dell'artista newyorkese Mark Kostabi, sospeso tra profezia
e allucinazione; o ancora con una grande tela di Paola Gandolfi, nella
quale il tema classico dell'Orestea si carica di inquietudine con un'ala
di un aereo che buca metaforicamente la tela.
Il catalogo della mostra, prodotto da Carnet, è realizzato grazie al contributo
della Borronibrothers srl, neonata società per'arte fondata dal collezionista
Eugenio Borroni per promuovere, sostenere e diffondere la nuova
arte italiana.
ELENCO DEGLI ARTISTI
Franko B. Matteo Basile' Alessandro Bazan Ennio Bertrand
Corrado Bonomi Gianluigi Colin Guido Crepax Silvano D'ambrosio
Leonida De Filippi Enrico T. De Paris Fulvio Di Piazza Dylan Dog/Angelo Stano
Fabrica/Anselmo Tumpic Dario Fo Daniele Galliano Paola Gandolfi Robert
Gligorov Yumi Karasumaru Mark Kostabi
Joe Kubert Silvia Levenson Miltos Manetas Miguel Angel Martin Lorenzo Mattotti
James Natchwey Marco Neri Simone Racheli Antonio Riello Omar Ronda Cracking Art
Mimmo Rotella
Saatchi & Saatchi Filippo Di Sanbuy Medhat Shafik Emilio Tadini Ultrapop
Gilberto Zorio Cristiano Pintaldi
Inaugurazione: 13 dicembre, alle ore 18.30
MILANO, PALAZZO DELL'ARENGARIO