Stardust in love. Nei quadri dell'artista possono comparire liberamente strade di campagna o desolate architetture urbane, giovani che si baciano o che sorridono, parchi giochi abbandonati, oggetti banali, immagini inventate o tratte dalla realta', da riviste, da videoclip o da film.
A cura di Norma Mangione
Come scrive Norma Mangione nel testo di presentazione della mostra 'Nei
quadri di Leonardo Greco possono comparire liberamente campi, strade di
campagna o desolate architetture urbane, giovani che si baciano o che
sorridono, parchi giochi abbandonati, oggetti banali, immagini inventate o
tratte dalla realtà, da riviste, da videoclip o da film. Non predilige
soggetti particolari, anzi per lui l¹eterogeneità degli spunti è un punto di
partenza basilare.
Nei lavori recenti l'artista ha usato spesso videoclip musicali come fonte,
a volte lasciando anche intravedere la M simbolo di Mtv: la musica, da
quella classica a quella elettronica, è una sua grande passione e lui stesso
mi ha detto di sentirsi come un dj che 'ruba' e mixa immagini disparate
creando una propria sinfonia. Il titolo di quest'ultimo ciclo di opere,
Stardust in love, rimanda a un programma radiofonico che lui ascolta di
notte e che trasmette musica jazz, elettronica, funk e ambient. Ma
soprattutto rimanda al mitico The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the
Spiders from Mars, sorta di concept album del 1972 di David Bowie, che
racconta di un mondo sull'orlo dell'apocalisse in cui l'ultimo eroe è Ziggy
(alter-ego di Bowie, che nel 1973 ha dovuto farlo fuori, annunciando il suo
ultimo concerto), divenuto rockstar grazie a un aiuto extraterrestre.
L¹album e la figura di Ziggy, simboli di una fantascienza glam-rock, punk e
romantica, hanno molto in comune con la poetica di Leonardo, in particolare
negli ultimi lavori, che pur rappresentando un continuum rispetto a quelli
precedenti, contengono molte novità.
I colori, grazie anche all¹inedito (per lui) uso di smalti e vernici
metallizzate, sono vividi e lividi, vivaci e forti. Anche i soggetti sono
più esplosivi, surreali, in un certo senso allegri, ma anche inquietanti. La
dimensione ludica è suggerita da simboli di festa e di infanzia che
compaiono più volte, come maschere semplici o dalle grottesche forme
animali coriandoli o palloncini, che scandiscono come note un ritmo
festoso e carnevalesco. In questa ottica i paesaggi, case o strade anonime
dalle tinte lisergiche e dal sapore tecnologico evocano una sensazione di
epilogo, di fine della festa, quando si torna a casa, stanchi e un po¹
ubriachi.'
opening sabato 19 aprile dalle 17,30
Galleria San Salvatore
via Canalino, 31 - Modena
Orario mercoledì,venerdì dalle 17 alle 19,30 - sabato dalle 16,00 alle 19,30
Ingresso libero