Ultimo appuntamento del progetto di adult learning "Incontri con gli artisti" al Museo Madre. Attraverso la visita guidata alla mostra in corso, il pubblico puo' ripercorrere le tappe principali della sua carriera: circa 60 lavori dedicati ai paesaggi urbani, a quelli naturali, ai luoghi di culto, ai ritratti e agli interni dei grandi musei. Struth e' uno dei massimi esponenti della fotografia contemporanea.
Dopo il grande successo riscosso da Jimmie Durham, Jannis Kounellis e Michelangelo Pistoletto sarà Thomas Struth, uno dei masimi esponenti della fotografia contemporanea, a concludere il ciclo. Attraverso la visita guidata alla mostra, il pubblico ripercorrerà le tappe principali della sua carriera: circa 60 lavori dedicati ai paesaggi urbani, a quelli naturali, ai luoghi di culto, ai ritratti e agli interni dei grandi musei.
Thomas Struth (Geldern_Germania, 1954) è uno dei massimi esponenti della fotografia contemporanea, a cui il MADRE ha dedicato la sua prima personale in un’istituzione museale italiana.
La mostra ripercorre le tappe principali della sua carriera con cui esordisce alla fine degli anni Settanta presentando vedute in bianco e nero che ritraggono il paesaggio urbano. Attraverso la meticolosa e sobria tecnica fotografica Struth racconta la storia delle città ed i valori dei suoi abitanti rintracciabili all’interno delle diverse forme architettoniche.
Negli anni Novanta estende la sua indagine ad altre tematiche, aggiungendo alla produzione dei paesaggi urbani quella dei paesaggi naturali, degli interni di musei, dei luoghi di culto e dei ritratti, lavorando per serie o per singoli soggetti. La serie più celebre è quella delle Museum Photographs, iniziata a partire dal 1989, nella quale Struth ritrae i visitatori intenti a contemplare le opere all’interno dei musei. Nelle fotografie, tutte di grande formato e a colori, l’artista ritrae la gente che guarda, ponendosi sia dal punto di vista dell’opera o come semplice osservatore esterno dell’atto. In entrambe le prospettive, avvicinando le persone ai dipinti, Struth mette in atto un dialogo intenso tra i due mezzi di rappresentazione, fotografia e pittura, dando vita anche ad uno studio psicologico sui modi di recepire l’arte da parte di persone di diverse età, sesso e provenienza sociale.
I visitatori diventano elementi perfettamente integrati con l'ambiente circostante grazie all'uso di autentiche comparse appositamente disposte dallo stesso fotografo che ne cura posizione, espressione e gestualità. Le immagini restano così come sospese nel tempo grazie alla sensazione di "teatralità silenziosa" che rende le comparse elementi essenziali della scena. Struth ritrae così la condizione esistenziale dell’uomo confrontato con la propria immagine nell’opera d’arte.
Al Madre sono esposti circa 60 lavori, fotografie di piccole, medie e grandi dimensioni, alcune appartenenti alla serie Museum Photografs, altri che ritraggono gruppi familiari e paesaggi urbani. Si possono ammirare anche “I Paradisi”, scatti fotografici che ritraggono luoghi dove l’uomo non ha mai o raramente messo piede.
Immagine: San Zaccaria, Venezia, 1995, Courtesy The Howard Gilman Foundation
visita guidata alla mostra: ore 16.45; 17.10; 17.30
incontro con l’artista: ore 18.00
Ingresso gratuito
Museo Madre - Napoli, Via Settembrini 79