Francesco De Grandi
dal 8/1/2002 al 16/2/2002
Segnalato da
8/1/2002
Francesco De Grandi
Studio Cannaviello, Milano
La personale di Francesco De Grandi, dal titolo Carne e Cielo, è composta da tele di grande e medio formato. Importanti oli di recentissima produzione proiettano il fruitore all'interno di un immaginario post industriale, un mondo che l'artista scandaglia ormai da anni. La narratività di De Grandi, apparentemente didascalica, racconta l'uomo nella sua presenza ultima; i corpi si muovono all'interno di scenari che vanno oltre la decadenza, in un mondo che risparmia la tecnologia e confina l'essere umano al bordo della sopravvivenza, in uno stato residuale e violento. La ripresa della tradizione pittorico-narrativa viene messa in cortocircuito con le culture metropolitane di ultima generazione: cyber punk, post human, industrial etc.
La personale di Francesco De Grandi, dal titolo Carne e Cielo, è composta da tele di grande e medio formato. Importanti oli di recentissima produzione proiettano il fruitore all'interno di un immaginario post industriale, un mondo che l'artista scandaglia ormai da anni. La narratività di De Grandi, apparentemente didascalica, racconta l'uomo nella sua presenza ultima; i corpi si muovono all'interno di scenari che vanno oltre la decadenza, in un mondo che risparmia la tecnologia e confina l'essere umano al bordo della sopravvivenza, in uno stato residuale e violento. La ripresa della tradizione pittorico-narrativa viene messa in cortocircuito con le culture metropolitane di ultima generazione: cyber punk, post human, industrial etc.
L'assenza di una temporalità certa crea nei quadri di Francesco De Grandi una sorta di deriva mentale. I personaggi e le storie di questo artista sono tableau vivant di un'epoca che sembra passata ma che ancora non esiste, immediatamente futuribile, tremendamente presente. Un eterno ritorno della condizione umana pervade le micro storie di uomini e donne, mutanti dalla muscolatura provata che si aggirano sulla superficie di un mondo in cui gli unici ad avere una corporalità sono i reietti.
Se da un lato la pittura di De Grandi attinge alla migliore tradizione del fumetto d'avanguardia, basta citare la storica rivista Frigidaire e la matita di Tanino Liberatore, in realtà i suoi quadri sono storie conchiuse che lasciano trasparire uno sguardo al realismo sociale dei primi del Novecento. Dunque una figurazione da Quarto Stato senza speranza di riscossa; cieli inquieti sovrastano uomini ridotti ad insetti, in un paesaggio che non è mai fotografico, bensì potentemente particolareggiato, come soltanto certi incubi premonitori sanno essere.
In occasione della mostra verrà stampato un catalogo edito dalla Stamperia dell'Arancio con un testo critico di Alberto Fiz.
Francesco De Grandi nasce a Palermo nel 1968, vive e lavora a Milano. Principali mostre collettive: "Il rock è duro 3", Autorimessa, Roma (1995). "Martiri e Santi" Galleria l'Attico, Roma (1996). "Antologia", Spazio Herno, Torino - Trevi Flash Art Museum, Perugia (1996). "Trapassato Futuro", Cartiere Vannucci, Milano (2000). "Sui Generis", PAC Milano (2000). "Trailers" Studio d'Arte Cannaviello, Milano (2001). "Palermo Blues", Cantieri Culturali alla Zisa, Palermo - Cartiere Vannucci, Milano (2001). Principali mostre personali: "Bestiamara", Es arte contemporanea, Torino (1995). "Le Vittime dell'Alveare", Sergio Tossi arte contemporanea, Prato (1996). "Grrrrls" Es arte contemporanea, Torino (1996). "Amanita Muscaria", Es arte contemporanea, Torino (1998). "Sarrbaggi", Les Chances de l'Art, Bolzano (1998). "L'Anima Raschiante ", Marazzani Visconti Terzi, Piacenza (1999). "La Cala", Sergio Tossi arte contemporanea, Prato (1999). "Discorsi Sospesi", Es arte contemporanea, Torino (2000).
Inaugurazione 9 gennaio 2002
Orario da martedì a sabato dalle 10.30 alle 19.30
Studio d'Arte Cannaviello
Via A. Stoppani 15, 20129 Milano
tel. 02-20240428/ fax 02-20404645