Uff. Comunicazione Biennale Puglia 2008
XIII Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo. Una manifestazione multidisciplinare che propone creazioni che vanno dalla musica alle arti visive, dal teatro al video, dalle arti applicate alla letteratura sino alla gastronomia: una visione multiforme tra le discipline artistiche che favorisce le contaminazioni reciproche fra gli artisti e la citta'. 700 artisti provenienti da 46 diversi paesi europei e mediterranei, si confrontano sul tema di questa edizione "La nostra diversita' creativa: kairos". Una parola greca che significa momento giusto, opportunita', tempo in cui il cambiamento e' possibile.
Torna la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, che festeggia a
Bari, dal 22 al 31 maggio 2008, la sua XIII edizione.
La Regione Puglia ospita la più importante manifestazione euromediterranea dedicata
alla creatività giovanile. Prevista alla fine del 2007 ad Alessandria d’Egitto la XIII
edizione della Biennale ha dovuto scontrarsi con le complessità organizzative egiziane:
torna dunque in Italia, fortemente voluta e accolta con entusiasmo e propositività dalle
istituzioni regionali e dopo aver conquistato nel 2005 Napoli e la Campania.
La manifestazione è promossa dalla Regione Puglia e dall'Associazione Internazionale
BJCEM e realizzata dal Teatro Pubblico Pugliese.
La Biennale è considerata oggi la più importante vetrina mediterranea ed europea per la
creatività giovanile: una manifestazione profondamente multidisciplinare che propone
creazioni che vanno dalla musica alle arti visive, dal teatro al video, dalle arti
applicate alla letteratura sino alla gastronomia: una visione multiforme, senza
barriere tra le discipline artistiche che favorisce le contaminazioni reciproche fra gli
artisti e ha un impatto travolgente sulla città che l’accoglie e sul pubblico.
E sarà questa volta Bari, con il suo fascino di città del passato e la sua felice
progressione nel futuro, vera e propria porta dell’Europa verso il Medio Oriente e i
Balcani, ad ospitare i 700 artisti fra i 18 e i 30 anni, provenienti da 46 diversi
paesi europei e mediterranei, le cui opere animeranno lo spazio unico della Fiera
del Levante di Bari creando un vero meticciato di forme diverse d’arte
contemporanea. Dieci giorni di pacifica invasione di artisti, di differenti culture e
linguaggi espressi attraverso oltre 400 produzioni artistiche, 1200 opere esposte fra arti
visive e plastiche, 25 appuntamenti dedicati a poesia e letteratura, 40 film, medio e
cortometraggi, 13 collezioni di stilisti emergenti, 60 spettacoli di musica/teatro/danza.
12 padiglioni intorno alla grande fontana di "Piazza della Pace".
Nata nel 1985 per stimolare nei giovani del bacino euromediterraneo una nuova
attenzione al mondo dell’arte la Biennale si è distinta negli anni come manifestazione
dal carattere unico, dalla forza incontenibile di strumento per il dialogo interculturale. I
dieci giorni di comunione fra giovani artisti che arrivano da paesi diversi e si ritrovano a
vivere insieme sono gli stessi dieci giorni in cui la città ospitante ne vive i colori e ne
respira le esperienze: la Biennale diventa così un punto di partenza privilegiato per
costruire quella rete di cooperazione culturale ed economica attraverso cui passa lo
sviluppo dell’Europa e del bacino del Mediterraneo. Una occasione unica per realizzare,
ogni due anni, l’istantanea di una generazione di artisti che si esprime attraverso
tradizioni, saperi, linguaggi specifici di ogni paese ma che continuamente si arricchisce
nella relazione e nello scambio. L’arte è il linguaggio e allo stesso tempo l’occasione per
l’incontro e la comunicazione tra i giovani, alla ricerca di una comune e molteplice
identità.
Contenitore privilegiato della XIII Biennale sarà la Fiera del Levante di Bari, luogo
deputato da sempre agli scambi cultuali e commerciali, che per l’occasione si
trasformerà in una vera e propria "cittadella della creatività". Due padiglioni di circa
10.000 metri quadri quadrati l’uno saranno lo spazio per le esposizioni di arti visive a
arti applicate, due teatri da circa 300 posti ospiteranno gli spettacoli di teatro e danza,
ci saranno due sale da concerto e le sfilate di moda, uno spazio per i reading e le
performance, infine due sale per la sezione immagini, per la proiezione dei
cortometraggi. Cuore pulsante della manifestazione sarà poi il Meeting point che
rappresenterà il luogo principale in cui i giovani artisti avranno l’opportunità di entrare
in contatto fra loro e con critici d’arte ed operatori culturali nazionali ed internazionali.
Si incroceranno le storie e le speranze di artisti diversi, diverse forme di esprimere se
stessi, diversa creatività ma stesso vitale entusiasmo: fra i 700 ci sono Nikica
Klobucar e Tomislav Soban, croati, che presentano il loro film Green Border
utilizzando una macchina fotografica come macchina da presa per raccontare la vita di
un villaggio di confine fra Croazia e Slovenia; Laurence e Sevèrine che si sono
incontrate a Montpellier sulla strada della musica, hanno unito le loro anime, i loro
lunghi capelli rasta e oggi presentano un concerto travolgente fra chitarra e violino, fra
rock ed electro.
Ci saranno le foto di Suad Nofel a raccontare per immagini la storia
della Giordania, fra popoli diversi e diverse religioni insieme alle creazioni di moda di
Annalisa Leonetti che propone una collezione intitolata Dans mon jardin. Ci saranno le
bambine dipinte dal piemontese Valerio Berruti, e le bambole digitali del messinese
Danilo D’Andrea. Ci sarà Danse des femmes, installazione per video e fotografia di
Francesca de Rubeis, pescarese: immagini montate in sequenza che ritraggono
ambienti domestici che presi nella loro singolarità appaiono quasi insignificanti, ma
sommati e accostati riportano in maniera chiara lo stereotipo nel quale viene inserito
l’universo femminile. Mohamed Arejdal porta dal Marocco una installazione nella quale
costruisce intorno a se una cellula protettiva di nastro di audiocassette; le fotografie
delle giovani rumene Alina Popa e Irina Gheorghe ci trasportano in un universo
perfetto, ricreato, illuminato, ma fatto per due sole persone. Interminable è la poetica
opera dell’inglese Anna Mawby: 250.000 piccoli buchi fatti a mano rendono la
ripetizione della frase I am waiting una rappresentazione delle sensazioni di speranza e
pazienza.
E poi c’è la musica, elettronica o popolare, rock e pop, spagnola, francese, italiana,
serba, israeliana. Senza dimenticare le produzioni che vengono dalla Nazione Rom, che
non esiste sulle mappe geografiche ma è profondamente viva. Ci saranno convivenze e
collaborazioni fra cittadini di paesi ostili se non addirittura in conflitto come Israele e
Palestina, si potranno percorrere i Balcani interi attraverso le opere di artisti sloveni,
croati, serbi, bosniaci, kosovari, macedoni. Tutti i paesi arabi che si affacciano sul
Mediterraneo avranno una rappresentanza e per la prima volta partecipano anche
nazioni "del nord" come Inghilterra e Finlandia o dell’est come Romania, Polonia e
Slovacchia. Perché Biennale significa soprattutto entrare in un mondo dove le regole
sono completamente nuove e costruite su collaborazione e creatività.
La Biennale sarà, come sempre, un essere pulsante e complesso, attraverso il
quale segnare percorsi e tematiche.
Il tema di questa XIII edizione della Biennale è "La nostra diversità creativa: kairos".
Una parola greca che significa momento giusto, opportunità, tempo in cui il
cambiamento è possibile. La Puglia è al centro del suo tempo da quando era centro
importante della Magna Grecia e ora che è proiettata in un futuro sempre più brillante. I
giovani artisti della Biennale vivono ora il loro “kairos”, perché sono capaci di vedere
prima degli altri il cambiamento e di sentire un vigoroso impulso verso un'ulteriore
evoluzione. Attraverso il dialogo fra giovani creativi costruito nella Biennale il momento
del cambiamento può radicarsi in tutte le regioni del Mediterraneo e in particolare nel
sud e medio oriente. Tempo del "kairos" è soprattutto, dunque, l'avvicinarsi degli artisti
fra loro. L'arte ha le sue tradizioni e la sua bellezza in ogni paese: questo può
influenzare i sentimenti più profondi, l'arte può essere intensa e provocatoria,
aumentare la percettività e colpire i sensi. I giovani creatori trascendono però i limiti
che la tradizione e l'inerzia hanno imposto e intravedono nuove possibilità, raffigurano e
interpretano, sollevano problemi, propongono un cambiamento, contribuiscono alla
comprensione, esprimono il disagio, alimentano la speranza. I giovani artisti possono
migliorare e incoraggiare l'evoluzione del pensiero in tempi critici, al tempo di "kairos".
Una delle novità di questa tredicesima edizione della Biennale dei giovani artisti
dell’Europa e del Mediterraneo riguarda l’elevato numero di workshop,
conferenze e dibattiti.
Quattro spazi del villaggio della Biennale ospiteranno ogni giorno conferenze e
dibattiti su diversi temi legati alla pratiche culturali e artistiche nell’Europa e nel
Mediterraneo, e al ruolo geopolitico e culturale che possono esercitare gli Stati e
le popolazioni bagnate da questo mare. Tanti gli ospiti internazionali che si
relazioneranno pubblicamente: artisti, giornalisti, operatori culturali, intellettuali,
critici d’arte, curatori. Ma ci sarà spazio anche per diversi workshop: sono già in
programma quello di Lab4culture in collaborazione con Neural sulle opportunità
offerte dagli strumenti online; quello di Res Artis sulle residenze per artisti;
quello del docente artista Stanley Douglas sull’ Arte numerica, oltre alla
presentazione dei numerosi workshop realizzati in preparazione della Biennale.
La XIII edizione della Biennale avrà anche il piacere di ospitare e interagire con
altri eventi, quali per esempio il "Forum Euromediterraneo delle arti per la pace"
a cura del FEMEC, una tavola rotonda sulle tendenze architettoniche promossa
dall’associazione croata "Pula Group", la Commissione nazionale cultura dell’Arci,
e una tavola rotonda sui temi del mercato fotografico curata dal gruppo
Porphirius in collaborazione con il GAI.
Un intenso calendario di attività vedrà inoltre i giovani artisti presenti
protagonisti di 4 workshop realizzati in collaborazione con Apulia Film
Commission, Sprint Puglia, Politecnico di Bari e Bollenti Spiriti.
Tutte le informazioni e l’elenco dettagliato degli artisti selezionati si possono trovare in
rete all’indirizzo http://www.bjcem.org, http://www.biennalepuglia2008.org dove è anche disponibile il catalogo on line degli artisti e delle produzioni.
Bari - Fiera del Levante - Ingresso Monumentale
dal 22 al 31 maggio. Ingresso libero
http://www.biennalepuglia2008.org
email info@biennalepuglia2008.org
infotel Segreteria Organizzativa: 080 5351536