Due emarginati, due picchiatelli buffi e tragici si incontrano in una citta' multietnica , contaminata, sospesa tra passato e futuro. Il sussidio statale di invalidita' di cui fruiscono da' loro l’opportunita' di veder scorrere la vita degli altri, restando, con la propria, al margine. Il desiderio di dotarsi di un’identita' forte spinge i due 'anonimi picchiatelli' a incarnare Don Chisciotte e Sancio Pansa e a intraprendere un buffo e doloroso percorso a tappe, fra speranze e umiliazioni, fra 'divagazioni e naufragi'.
il Teatro Out Off,
in collaborazione con
il Teatro Animosi di Carrara
presenta:
*NAUFRAGI DI DON CHISCHIOTTE
di Massimo Bavastro
con Gigio Alberti e Mario Sala
scena e costumi Emanuela Pischedda
luci Alessandro Canali
regia di Lorenzo Loris
*testo vincitore del Premio 'Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini' alla 45a
edizione del Premio Riccione per il teatro
Due emarginati, due picchiatelli buffi e tragici si incontrano in una cittÃ
multietnica , contaminata, sospesa tra passato e futuro. Il sussidio statale di
invalidità di cui fruiscono dà loro l’opportunità di veder scorrere la vita
degli altri, restando, con la propria, al margine. Il desiderio di dotarsi di
un’identità forte spinge i due 'anonimi picchiatelli' a incarnare Don Chisciotte
e Sancio Pansa e a intraprendere un buffo e doloroso percorso a tappe, fra
speranze e umiliazioni, fra 'divagazioni e naufragi'. Un viaggio che per loro ha
il senso di un’'investitura', o 'autoinvestitura' a 'cavalieri erranti': che
camminano, ma anche che sbagliano.
Eccoli a lottare nell’arco di ventiquattrore con gli incubi di tutta una vita. A
fare i conti con i fantasmi liberati, per i dedali oscuri e faticosi di una
città , che nella sua buia e labirintica geografia, nei vicoli angusti e nei
saliscendi di certe sue zone, riproduce in scala il labirinto della mente.
Sancio e Chisciotte arrancano nei budelli bui e insidiosi come i loro pensieri,
alla ricerca di un’uscita, di un contatto col mondo.
La loro meta è la guarigione. Rifiutano gli psicofarmaci, che ritengono ovattino
la percezione della realtà , e decidono di andare incontro ai 'mostri'.
I mulini a vento diventano: i trapani , le trivelle, le perforatrici, i
martelli pneumatici che costruiscono strade, aprono nuove voragini nella cittÃ
in trasformazione.
E, alla fine, davanti al mare i due si abbandonano alla speranza che almeno
qualcosa di loro si riproduca nei pesci che lo popolano, e venga così
trasportato altrove. Lontano da quei luoghi che per loro sono il calvario di un
tentativo di affrancamento dal Serenase, dall’En, dal Carbolitium:
dal loro dissesto spirituale.
Estratto dal verbale del Premio Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini alla 45a
edizione del premio Riccione per il teatro:
'Rivelato a Riccione, quattro anni fa, da 'Cecchini' (testo vincitore del Premio
Cassa di Risparmio n.d.r.) , Massimo Bavastro continua la sua strada nella
ricerca (...) Don Chisciotte e il suo scudiero, vedovi di Cervantes e sottratti
alla loro epoca, sono chiusi in una storia che non è più una storia, anche se
ricalca quasi per caso almeno nei titoli delle stazioni certe tracce episodiche
del gran romanzo. Ma questo viene stravolto come chi lo vive: Alonso e Sancio
sono due irregolari impasticcati drop-out che attraversano una delle loro
giornate in una città spettrale, tra oggetti ribelli e ombre allarmanti, senza
uscire dalla propria mente, inventandosi un parlato popolare che, con qualche
omaggio a Tarantino, risulta uno smembramento della lingua, erede di costruzioni
dialettali sfatte. I due vagano battendosi contro l'ossessione di fantasmi
personali, rovesciando scrivanie di pubblici uffici, elevando in chiesa
preghiere blasfeme, per finire a masturbarsi guardando il mare che, per quelli
come loro destinati a non partire mai, non offre alternative di speranza.'
Massimo Bavastro è nato a Pisa nel ‘69 e vive a Roma. Nel ’95 con il testo
Cecchini ha vinto il Premio Fondazione Cassa di Risparmio al Premio Riccione
Teatro. Nel ’97 ha scritto La crepa su commissione del premio Candoni e
Camionisti commissionato e trasmesso da RADIODUE.
Nel ’98 Naufragi di Don Chisciotte (Divagazioni, labirinti e naufragi di Sancio
errante) ha vinto il Premio Fondazione Cassa di Risparmio al premio Riccione
Teatro. Ha collaborato alla scrittura di diverse sceneggiature cinematografiche
tra le quali: L’ultima stazione regia di Bogdan Dreyer (1999).
Lorenzo Loris nell’84 inizia con l’Out Off un’intensa collaborazione con
spettacoli di cui è autore, regista e interprete. Come regista realizza all’Out
Off un originale percorso sulla drammaturgia contemporanea e del ‘900 tra cui
ricordiamo: I costruttori d'imperi di B. Vian (1992); Una bellissima domenica a
Créve Coeur di T. Williams (1996); Intrattenendo Sloane di J. Orton (1997);
Autunno e inverno di L. Noren (1997) ; La dolce ala della giovinezza di T.
Williams (Teatro dell’Elfo,1998); Ritter, Dene,Voss di T. Bernhard (Festival di
Spoleto,1999); La seconda Eclissi di Roberto Traverso (Premio 7 spettacoli per
un nuovo teatro italiano del 2000); Nel bar di un albergo a Tokio di T. Williams
(2001); Bruciati dal ghiaccio di Peter Asmussen (2001)
INFORMAZIONI
Orari spettacoli: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 16.00, lunedì
riposo
Prenotazioni: telefonica (dalle ore 9.30 alle 18.00 da lunedì a venerdì) tel.
02.392.62282
Prevendita: Ticketone - 02.392261 per il punto vendita più vicino; online sul
sito http://www.ticketone.it oppure Pronto Pagine Gialle tel. 89.2424
Biglietteria: aperta un’ora prima dell’inizio dello spettacolo - tel.
02.392.622.82
Prezzo biglietti: Il prezzo intero è di 10, 33 euro (L. 20.000)
Riduzioni: minori e ultrasessantenni rispettivamente al 30% e 50% in base alla
convenzione con il Comune di Milano.
Scuole sup. (gruppi): (mart. merc..e dom.pomeriggio) 5,16 euro (L. 10.000)
Enti convenzionati: 7,74 euro (L. 15.000)
Trasporti pubblici:Tram 12; Filobus, circolare 90/91; metropolitana: Lotto;
Lanza
Ristoranti, pizzerie e pub: Stalingrado, v.Biondi, 4; Mulligans Irish Pub,
v.Govone, 28; Positano, via Piero della Francesca, 52 (angolo via Losanna)
Disabili: accesso con aiuto
Teatro Out Off
via Dupré, 4 Milano
tel. 02.392.62282 Fax 02.39215239