Roberta Lietti Arte Contemporanea
"Nei volti ritratti da Harding Meyer c'e' una certa uniformita'. Personaggi che sfuggono al loro tempo, nemmeno per un istante si ha la tentazione di cercarne la provenienza, l'identita'." Paolo Gandola
Si apre con Harding Meyer la rassegna di mostre A Campus Point …, a cura di Francesca Brambilla.
L’inaugurazione prevista per l’8 maggio alle ore 19.00 si svolgerà nella sala vetrata all’ingresso del centro di ricerca del Politecnico di Milano in via Ghislanzoni 24 – Lecco, luogo intimo dalle dimensioni inusuali, le cui pareti di vetro, metafora di accessibilità, invitano a vivere lo spazio espositivo in modo diretto e accogliente.
Per il vernissage, il noto regista e fotografo Paolo Gandola, che da anni collabora con i più importanti marchi per la realizzazione della loro immagine, introdurrà l’opera dell’artista presentandolo ai visitatori.
“Nei volti ritratti da Harding Meyer c’è una certa uniformità. Personaggi che sfuggono al loro tempo, nemmeno per un istante si ha la tentazione di cercarne la provenienza, l’identità. La loro forza sta nell’espressività, quasi sempre severa e distaccata. L’intervento del colore, per mano dell’artista, ne rafforza l’impatto.
Meyer dapprima cattura la nostra attenzione, per poi gridarci, che ognuno di quegli sguardi, non è altro che una porta che conduce direttamente all’anima.
Ma quale anima?
Forse questi volti altro non sono che lo specchio dell’anima dell’artista, carica di tutta l’inquietudine dei nostri giorni.”
“L’artista compone un archivio personale di volti e sguardi, ne crea con dedizione quasi ossessiva una serie in costante divenire, potenzialmente infinita. Ma nei suoi dipinti si coglie una limpidezza e una tensione interna che rendono testimonianza di una poetica autonoma, di un passaggio estetico slegato dalle mode contemporanee che fanno di provocazione, del glamour ostentato da rivista patinata, dell’appropriazione di banalità, rifiuto e mediocrità un valore e un’ideologia”. Emma Gravagnuolo
Sponsor dell’iniziativa: Electro Adda Group SpA, Cattaneo Paolo Grafiche srl e Meccanica Addafer srl.
Harding Meyer,( 1964- Porto Alegre, Brasile) artista tedesco e brasiliano per parte di madre, con una tecnica pittorica fatta di larghe pennellate a cui si sovrappongono ripetuti interventi di spatola, traccia sulla tela enormi, bellissimi volti maschili e femminili quasi sempre in primo o primissimo piano secondo tagli cinematografici o fermo-immagine video. Volti per lo più giovani e attraenti che riempiono tele di largo formato. Soggetti tratti dai media, da foto pubblicitarie o riviste di moda, che vengono da Meyer reinterpretati, ‘tradotti’ in qualcosa di non compiuto o inespresso che non lascia indifferente l’osservatore. Si crea un lavoro di ‘traduzione’: viene perso l’effetto ‘duplicazione’ tipico della pittura realista per raggiungere invece un risultato di modificazione altamente espressivo in cui gli occhi dei personaggi diventano il fulcro magnetico, il punto focale di un tacito dialogo tra osservatore e soggetto osservato.
Inaugurazione 8 maggio 2008
Campus Point
Via Ghislanzoni, 24 - Lecco
Orario di apertura: 11.00 – 19.00 chiuso sabato e domenica
Ingresso libero