Memorial. In mostra una serie di 18 grandi fotografie che ritraggono luoghi della provincia di Torino. Chiedendo ad un fotografo professionista di riprendere i posti in cui sono stati rinvenuti i corpi di prostitute brutalmente assassinate, l'artista riscatta l'apparente banalita' dei soggetti ritratti.
a cura di Emanuela Termine, Gabriele Tinti
Memorial è una esposizione costituita da una serie di 18 grandi fotografie che ritraggono luoghi della provincia di Torino. L’artista Cristiano Berti ha iniziato nei primi mesi del 2001 la sua ricerca: luoghi comuni, anonimi, che a un primo sguardo non presentano nulla in comune. Ma i paesaggi di Berti sono solo in apparenza banali e casuali. Chiedendo ad un fotografo professionista di riprendere i luoghi in cui sono stati rinvenuti i corpi di prostitute brutalmente assassinate, egli riscatta l’apparente banalità dei soggetti ritratti.
Il tema della serie è dunque quello della violenza nei confronti delle donne: 18 luoghi della provincia di Torino nei quali, tra il 1993 e il 2001, sono stati trovati i corpi straziati di 19 donne. L’Italia è il paese europeo dove sono assassinate più donne immigrate, e la maggior parte di queste sono prostitute di strada. Sulle strade italiane ne sono state uccise centinaia. Le indagini su questi casi non hanno quasi mai individuato i colpevoli. La percezione sociale di questi fatti li colloca in un territorio che non è quello della gente comune, quasi come se avvenissero su un altro pianeta.
Nelle fotografie di Berti, questa inquietante consapevolezza viene restituita dall’inquadratura, orientata verso il suolo in modo dichiaratamente antiaccademico, che trova il focus nel luogo di ritrovamento di un cadavere che è ormai assente. Soltanto un indizio che, sia pure proposto in maniera così sottilmente psicologica, sofisticata, minimale, prepara comunque lo spettatore alla rivelazione della ragione per cui questi luoghi sono stati scelti. Un indizio che giunge a questo scopo nel suo ripresentare simbolicamente lo spazio e la posizione della violenza gratuita propria d’ogni omicidio: una violenza che sempre colpisce e sempre domina, che uccide senza appello e con brutalità anche se in silenzio. Da questo punto di vista, “Memorial” risulta essere la rappresentazione esatta di uno degli attivanti della nuova paura, la rappresentazione efficace e densamente significativa di come questa da un territorio corporale si sia trasferita in uno prevalentemente mentale, interiore.
Le caratteristiche della serie Memorial entrano in relazione con il tema scelto per l’edizione 2008 di FotoGrafia: “Vedere la normalità. La fotografia racconta il quotidiano”. Le fotografie di Berti si costruiscono infatti su un doppio registro, dove normalità e banalità sembrano l’altra faccia, ma in realtà ne costituiscono il naturale contesto, della silenziosa tragicità di questi crimini quotidiani.
Inaugurazione sabato 10 maggio 2008 dalle ore 18.30
Galleria Sala 1
piazza di Porta San Giovanni, 10 - Roma
Orari: da martedì a sabato dalle ore 15.30 alle 19.30
Ingresso libero