Nikolaj Pirnat
Vlado Jordan
Vlasto Kopac
Dore Klemencic-Maj
Lojze Lavric
Olga Sesek-Rada
Donovan Pavlinec
In mostra stampe partigiane slovene, incisioni, xilografie e ancora banconote e cambiali del periodo bellico con le riproduzioni degli attivisti del movimento patriottico disegnate da artisti e architetti dal 1941. A cura di Donovan Pavlinec.
A cura di Donovan Pavlinec
Giovedì 15 maggio, alle ore 18.00, la A+A – centro espositivo pubblico sloveno di Venezia – inaugura la straordinaria mostra The Partisans in print - La stampa partigiana, con del materiale decisamente inedito in Italia: stampe partigiane slovene, incisioni, xilografie e ancora banconote e cambiali del periodo bellico con le riproduzioni degli attivisti del movimento patriottico disegnate da artisti e architetti sloveni.
Si tratta di un’occasione unica per il pubblico e gli studiosi di sfogliare le testimonianze visive di impegno sociale e politico di un momento cruciale della storia. Il documento visivo, per caratteristiche estetiche e per significati simbolici, si carica del valore della memoria.
La stampa partigiana era il mezzo di propaganda usato nella storia della Jugoslavia dal 1941 fra le varie brigate di combattenti e faceva parte di un piano del movimento di liberazione dal nazifascismo. Una strategia di comunicazione basata su vari mezzi: pubblicazioni quali libri, testi culturali, brochures a cura di nuclei politici, testi scritti in prigione e nei campi di concentramento fino gli annunci radiofonici che viaggiavano sulle onde di radio Kričač e della radio del Fronte di Liberazione.
Fu parte di un potente movimento culturale che servì come ispirazione e fonte di supporto morale nella guerra di liberazione nazionale, partecipando alla creazione sistematica di una nuova consapevolezza jugoslava basata sulla politica di fraternità e unità, credendo fermamente nella vittoria del movimento nazionale di liberazione e nel suo ruolo di educazione politica.
La stampa delle forze di liberazione nazionale fu creata come alternativa alla cosiddetta stampa borghese fondendo politica, propaganda e giornalismo in un intero effettivo. La sua nascita coincide con la conferenza giornalistica del 5 maggio 1944 a Metlika, al confine croato, alla presenza di oltre 100 giornalisti partigiani e con la fondazione dell'Associazione dei Giornalisti (Società Slovena Giornalistica) creata il 22 Ottobre 1944.
Per finanziare la guerra di liberazione nazionale vennero stampate illegalmente delle cambiali disegnate da artisti e architetti che sostenevano il movimento partigiano, con raffigurazioni di uomini e donne libere dall'occupazione nazifascista. Di forte impatto è l’uomo che spezza le catene scagliandole contro i simboli dell'oppressione, sugli sfondi di tetti in fiamme e ciminiere che rappresentano il progresso industriale insieme al fermento culturale. Oppure un partigiano che stringe la bandiera slovena con la stella a cinque punte, simbolo dell'unità nazionale rimasto in uso fino al 1991.
La forza comunicativa di alcune immagini, pur rispettando i canoni linguistici del tempo, travalica l’urgenza che le ha rese necessarie e le trasforma in icone universali.
E' disponibile in galleria il catalogo in lingua italiana con testi di studiosi ed esperti di rilievo internazionale.
La mostra è stata realizzata dal Centro Internazionale Della Grafica Di Lubiana in collaborazione con il Museo di Storia Contemporanea di Lubiana, con il supporto del Ministero della Cultura Sloveno e la Municipalità di Lubiana.
Inaugurazione: giovedì 15 maggio 2008
Presso: A+A, Centro Espositivo Sloveno di Venezia
Aperto: da martedì a sabato h. 11.00/14.00 – 15.00/18.00
ingresso libero