L'opera grafica completa. In mostra opere eseguite con il bulino e con la puntasecca, tecnica che l'artista affinava sperimentando nuove forme di chiaroscuro con una resa in bianco e nero della realta'. L'importanza che egli attribuiva ai suoi esperimenti nell'incisione e' dimostrata dal gran numero di disegni realizzati per le stampe.
Cinquant’anni di attività da festeggiare per la storica galleria L’Arte Antica di Torino. Cinquant’anni di appassionata ricerca nel mondo delle stampe e delle incisioni originali che hanno reso i locali di via Volta meta privilegiata dei collezionisti piemontesi e non solo e che testimoniano una passione per l’arte senza incertezze.
Per celebrare questo importante anniversario Silverio Salamon ha scelto di presentare in una mostra importante ed esclusiva le stampe originali del maestro padovano Andrea Mantegna, geniale pittore e incisore del Rinascimento italiano.
Mantegna, intorno al 1470, fu il primo artista di genio ad interessarsi all’incisione, una tecnica nata in Germania intorno al 1430. Le prime incisioni a lui attribuite nascono da un confronto con lavori che presentano forti affinità con opere nordiche, giunte a Venezia intorno alla metà del Quattrocento: il grande formato delle sue stampe e la complessità dell’iconografia e della composizione differenziano queste stampe da opere di carattere puramente devozionale.
Nel catalogo ragionato presentato dall’Arte Antica sono raccolte e presentate tutte e sette le stampe realizzate da Andrea Mantegna tra il 1470 e il 1485 e autenticate da Kristeller e da Hind: la “Madonna con il bambino”, “La Sepoltura”, i due “Baccanali”, “La battaglia degli dei marini, parte sinistra e destra”, e a chiudere il ciclo “Gesù tra i santi Andrea e Longino”. A queste sette opere, note da tempo, sono state attribuite altre cinque incisioni, di grande rarità, e successivamente ancora altre due, che compaiono in questa mostra dal carattere unico. Il completissimo catalogo che accompagna l’esposizione descrive e riproduce però anche queste a completamento dell’opera grafica incisa del Mantegna.
Si tratta di opere che presentano i lavori con il bulino e con la puntasecca dell’artista, che affinava la sua tecnica di incisore sperimentando nuove forme di chiaroscuro con una resa in bianco e nero della realtà. L’importanza che l’artista attribuiva ai suoi esperimenti nell’incisione è dimostrata dal gran numero di disegni realizzati per le stampe.
Per presentare il corpus di tutta l’opera grafica del Mantegna, Silverio Salamon ha lavorato vent’anni. Una lunga e appassionata ricerca delle singole stampe, alcune delle quali sono meno rare di altre, ma che comunque rappresentano nel loro complesso una delle più eccezionali presentazioni di lavori di incisione dei maestri del Quattrocento.
Il catalogo ragionato di 64 pagine è curato per la parte storico-critica dal Professor Giovanni Romano, che è anche uno dei curatori della prossima Mostra su Mantegna che si svolgerà al Museo del Louvre di Parigi e del suo collaboratore Stefano De Bosio. La parte tecnica è curata da Silverio Salamon. Il catalogo rappresenta così un vero e proprio studio sull’opera grafica dell’artista, con approfondimenti storici e critici dell’opera incisa dal grande padovano.
Nato a Isola di Carturo (oggi Isola Mantegna, Padova) 1431 e morto a Mantova nel 1506, Mantegna fu allievo dello Squarcione e si formò in un ambiente culturale molto fecondo per l'apporto degli artisti toscani che vi erano allora attivi: Paolo Uccello, Andrea Castagno e Donatello. Fino al 1460 quando Mantegna si trasferì a Mantova come pittore di corte per Ludovico III Gonzaga, realizzò capolavori come il Polittico di S. Luca, la Pala di S.Zeno e l'Orazione nell'Orto.
Nel lungo periodo in cui Andrea Mantegna rimase a Mantova decorò la cappella del Castello di S.Giorgio di cui oggi rimane solo il trittico con l'Adorazione dei Magi, la Circoncisione (Firenze, Uffizi) e la Morte della Vergine (Madrid, Prado). Negli ultimi anni Mantegna cercò di indirizzarsi verso una ripresa degli scorci audaci e delle forme violentemente definite dal disegno e realizzò molte opere attraverso le quali esercitò un profondo influsso sulla pittura rinascimentale.
Inaugurazione della mostra con cocktail giovedì 15 maggio ore 18
L’Arte Antica
Via Volta 9 – Torino
dalle 10 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,30
chiusura domenica e lunedì mattina
ingresso libero