Opera d'amore. Per la quarta edizione di Open Air l'artista ha ideato un percorso di esplorazione e di conoscenza dell'anima del luogo. La sua ricerca riflette da anni sul rapporto tra uomo e natura, tra arte e scienza, tra l'identita' individuale e il mondo delle realta' sociali, avvalendosi di diversi linguaggi. A cura di Marinella Paderni e Isotta Saccani.
a cura di Marinella Paderni e Isotta Saccani
Orto Botanico di Parma, sabato 17 maggio 2008, alle ore 18, s’inaugurerà la mostra d’arte contemporanea “Open Air”, giunta alla quarta rassegna, che ospita per la prima volta la personale di un artista invitato dai curatori Marinella Paderni e Isotta Saccani a realizzare un progetto site specific in relazione con la dimensione naturale e simbolica dell’Orto. Per questa prima personale intitolata Opera d’amore è stata invitata SABRINA TORELLI, la cui ricerca artistica riflette da anni sul rapporto tra uomo e natura, tra arte e scienza, tra l’identità individuale e il mondo delle realtà sociali, avvalendosi di diversi linguaggi e pratiche artistiche a seconda del progetto, come l’installazione ambientale, il video, la performance, il disegno e la fotografia.
La mostra è promossa dal Comune di Parma Assessorato alle Politiche Culturali, Assessorato alla Mobilità e Ambiente e dall’Università di Parma Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale, sezione di Biologia Vegetale e Orto Botanico.
Per questa mostra Sabrina Torelli ha ideato un lavoro fondato sull’empatia con i suoi “abitanti“ secolari. Lo stato di salute di alcuni tra gli alberi giganti del parco (i più anziani) è precario a causa delle trasformazioni del paesaggio esterno all’orto - l’espansione della città, l’inquinamento acustico e dell’aria, la mancanza di spazio dove estendere le proprie radici.
L’artista scrive in proposito:
“Ascolto questa invocazione poiché i “nonni” hanno bisogno di aiuto. Secondo molte tradizioni antiche di tanti paesi, gli alberi sono i nostri fratelli saggi, ai loro piedi sono stati eretti nel tempo molti santuari, sono venuti prima di noi nell’ordine cosmico di tutte le cose create e come tali riceveranno a piene mani la mia assistenza, come si sarebbe fatto in una civiltà arcaica in cui i cuori degli uomini erano ancora vicini al battito creatore del cuore di Madre Terra.”
Sabrina Torelli presenterà all’interno dell’Orto Botanico un percorso artistico di esplorazione e di conoscenza dell’anima del luogo - delle sue presenze come delle sue “voci”, silenziose ma visibili nei segni e nelle forme di ciascuna pianta - spostando l’attenzione e lo sguardo del pubblico sulla loro natura di avi della Terra, nostri progenitori, attraverso i quali possiamo tendere a essere “anima, natura e divino”.
Dai giganti (l’alboreto secolare) agli acquitrini con i loro fiori di loto - fiore simbolo della saggezza divina – dalla miriade di piccole essenze vegetali alle grandi piante tropicali delle serre vetrate, l’artista costellerà il piccolo universo dell’orto di interventi installativi, allestendo anche opere video e lavori sonori all’interno delle serre. Fulcro del progetto sarà una performance della Torelli attorno alle piante, posizionando alcune installazioni ai piedi degli alberi, per ricreare una sorta di percorso rituale nel parco secondo una sequela predefinita di atti precisi - segni semplici di devozione, offerte, piccole cerimonie che rappresentano un dono di sé, una consacrazione integrale dell’essere dell’artista alla natura.
La mostra è realizzata in collaborazione con la galleria In S.Lorenzo 3 - Arte e Industria di Parma. Bang & Olufsen (show-room Fanfoni di Parma) è sponsor tecnico della mostra.
Inaugurazione sabato 17 maggio, ore 18
Orto Botanico
via Farini 90 - Parma
Dal lunedì al venerdì 8-12 / 14.30-17; sabato 10-12.30