Valerio Adami
Claude Bellegarde
Renato Birolli
Cheval-Bertrand
Piero Dorazio
Luis Feito
Peter Klasen
Ennio Morlotti
Achille Perilli
Mauro Reggiani
Emilio Scanavino
Mario Schifano
Antoni Tapies
Emilio Vedova
Il Premio Lissone, territorio, uomini, idee. L'iniziativa nasce dalla volonta' di dare visibilita' a un evento che dal 1946 ha saputo coniugare la creativita' delle piu' avanzate tendenze artistiche internazionali con il territorio della Brianza. Fin dai suoi esordi il premio esprime la necessita' di aprire un dibattito che coinvolga imprenditori del territorio e personalita' critiche, proponendo un percorso comune tra arte e design.
L’iniziativa nasce dalla volontà di dare visibilità a un evento, il Premio
Lissone, che dal 1946 ha saputo coniugare la creatività delle più avanzate
tendenze artistiche internazionali con il territorio della Brianza: una realtà
di uomini, idee, innovazioni al servizio della progettazione e produzione.
Da Lissone e dal suo premio d’arte sfilano grandi nomi, talenti emergenti
e nuove tendenze tanto che il premio diventa un appuntamento
significativo, nel quale si registrano con puntualità e sintesi quei segnali di
stile che hanno caratterizzato di volta in volta il panorama artistico e
culturale nazionale e internazionale.
Fin dai suoi esordi il premio esprime la necessità di aprire un dibattito
culturale più ampio, coinvolgendo imprenditori del territorio e personalità
critiche di importanza nazionale e in seguito internazionale, proponendosi
come evento culturale di ampio spessore che attrae e stimola un percorso
comune tra arte e design. Questo appuntamento culturale permette
ancora oggi di rinnovare l’incontro e la conoscenza reciproca tra museo e
aziende del territorio, andando ad avvicinare ancora di più due realtà
vicine per creatività, arte e stile.
La mostra si propone, negli spazi del Museo d’Arte Contemporanea di
Lissone, di offrire a un vasto pubblico idee, movimenti e stili che hanno
caratterizzato la vicenda artistica del Premio Lissone dal 1946 al 1967, in
parallelo alla storia del territorio e della Settimana Lissonese, vetrina delle
sperimentazioni più avanzate del comparto del mobile. Sono messi in luce
con un allestimento studiato appositamente per l’evento, i quadri della
collezione e i momenti salienti delle diverse edizioni della Settimana
Lissonese fino alla prestigiosa rassegna del 1973. I dipinti divengono così
i protagonisti e segnali che tracciano un percorso espositivo,
proponendosi come significativi pezzi-tendenza del gusto e della moda
dagli anni quaranta agli anni sessanta del secolo scorso e ancora così vitali
e fecondi nella cultura dei nostri giorni.
Attraverso una scelta di opere presenti nella collezione del Museo d’Arte
Contemporanea, la mostra presenta una sorta di racconto,
un’installazione per “stanze” arredate per raccontare una storia legata
alla città del mobile, alla sua vivacità culturale e imprenditoriale. Opere
d’arte, oggetti, elementi d’arredo sono presentati come fili conduttori di
un percorso che crea connessioni inaspettate e suggestive, accostando
pittura, oggetti di design, fotografie e disegni, immagini visive e
documenti sonori, per ridare vita e forma a quel laboratorio dell’arte e
dell’operosità progettuale che da sempre ha caratterizzato Lissone e il
suo territorio.
Le scelte del Premio Lissone hanno agito in diverse dire z i o n i ,
dall’astrattismo all’informale, dal neo-dada al nouveau realisme, dalla
pop art allo sperimentalismo neo-avanguardistico e possono essere lette
e raccontate come tendenze di un gusto che ha contaminato artisti,
architetti, designer e infine gli artigiani e il mondo produttivo del
comparto del mobile. Avvicinati a una ricca raccolta di materiali,
documenti e oggetti, i dipinti sono proposti nelle sale espositive
intervallati da immagini fotografiche e geografiche che raccontano la
storia della Settimana Lissonese e di un territorio, sul quale si muovono
gli uomini e le idee, la creatività artistica, l’innovazione tecnologica e
l’attività progettuale.
Da Ennio Morlotti a Mauro Reggiani, che nella loro diversità ben
sintetizzano l’ambiente fra lo schieramento neocubista e quello
astrattista, sono presenti le opere degli anni cinquanta e sessanta che
esemplificano le diverse inflessioni che l’informale assume nella poetica
e nella tecnica di artisti italiani quali Birolli, Scanavino, Vedova, Perilli,
Schifano, Dorazio, Adami e gli stranieri Thieler, Appel, Tàpies,
Bellegarde, Feito, Murtic’, Cheval-Bertrand, Klasen, Buri.
Inaugurazione sabato 17 maggio, ore 21
Museo d'Arte Contemporanea
viale Padania, 6 - Lissone (MI)
Orari: martedì, mercoledì e venerdì 15.00-19.00; giovedì 15.00-23.00; sabato e festivi 10.00-12.00 15.00-19.00
chiuso lunedì; chiusura estiva dal 28 luglio al 1 settembre 2008
Ingresso libero