Dalla Memoria alla realta'. Il ciclo che caratterizza uno dei periodi piu' significativi del percorso dell'artista e' quello degli anni '60, quello delle 'Popolane'. Donne sfatte nelle forme dal lavoro nei campi, dall'asprezza della vita, dalla solitudine causata dalla guerra.
a cura di Pierpaolo Bellucci
Sarà inaugurata domenica 25 maggio alle ore 18, nelle sale del Museo Civico di Pratola Peligna la mostra dedicata al Maestro abruzzese Italo Picini. All’inaugurazione interverranno il curatore, Pierpaolo Bellucci, il critico dell’arte Marcello Lucci, l’assessore Massimo Antonucci, il sindaco di Pratola Antonio De Crescentiis.
Il ciclo che caratterizza uno dei periodi più significativi del percorso artistico di Italo Picini è quello degli anni ’60, quello delle “Popolane”. Donne sfatte nelle forme dal lavoro nei campi, dall’asprezza della vita, dalla solitudine causata dalla guerra.
Diverse opere di quel periodo, altre degli anni ’70 e ’90, oltre ad alcune nature morte, paesaggi e disegni su carta, fanno parte dei lavori che il Maestro ha voluto donare al comune di Pratola Peligna, che trovano appropriata collocazione, con la mostra permanente, nelle sale del Museo Civico del Palazzo Santoro Colella.
I personaggi, in questi lavori, vengono alla luce tramite un tratto veloce, mai ripensato; i colori si abbandonano alla verve artistica nelle tonalità dei grigi volutamente cupi ma allo stesso tempo saturi di vitalità. Tinte che rispecchiano l’essenza imprescindibile dello stile del Maestro peligno e fanno dello stesso uno dei più importanti artisti del panorama figurativo del ‘900 italiano. Vanno infatti ricordate , su tutte, le partecipazioni alla XXIV Biennale d’Arte di Venezia e alla Quadriennale di Roma VI, VII, VIII e IX.
Verranno esposte, oltre alle opere donate dal Maestro, anche lavori successivi, come quelli degli anni settanta, quando la sua ricerca diventa ancora più introspettiva, di carattere antropologico, portata avanti fino ad oggi. Il tema è quello degli adolescenti collocati in atmosfere di silenzioso isolamento, al di là della quotidianità del mondo che li circonda, che è anche quello degli adulti, ma nello stesso tempo ripresi nei giochi e nei gesti di tutti i giorni.
Palazzo Santoro Colella
Via IV Novembre - Pratola Peligna (AQ)
Ingresso libero