Forma, funzione, bellezza. Esposti oltre quaranta dipinti che vanno da meta' degli anni quaranta fino agli inizi degli anni ottanta, e sei sculture. Teorico e profondamente impegnato nella didattica, Bill e' una delle figure artisticamente piu' eterogenee nel campo delle arti visive del XX secolo, capace di spaziare dalla pittura alla scultura, dall'architettura al design e alla grafica.
In occasione del centenario della nascita, la Lorenzelli Arte rende omaggio a questo grande uomo, artista e amico, con una importante mostra. Esposti oltre quaranta dipinti da metà degli anni quaranta fino agli inizi degli anni ottanta, e sei sculture (tra cui: curva infinita da un anello II , ottone dorato, del 1947/49 e superficie unilaterale a forma di un circolo, ottone dorato, del 1957, e gemelli da un quarto di sfera, granito nero, 1971).
La mostra è accompagnata da un catalogo con antologia critica e riproduzioni a colori di tutte le opere esposte.
Max Bill è stato senza dubbio una delle figure artisticamente più eterogenee nel campo delle arti visive del XX secolo, capace di spaziare dalla pittura alla scultura, dall’architettura al design e alla grafica. E’ stato inoltre teorico in tutti i settori in cui agì; profondamente impegnato nella didattica ha influenzato in maniera determinante le generazioni future. Max Bill nasce a Wintherthur, Svizzera, il 22 dicembre 1908. Studia presso il Bauhaus di Dessau, qui è allievo d’artisti di altissimo livello tra cui: Albers, Kandinsky, Klee, Gropius, Meyer, Moholy-Nagy, Schlemmer. Tra il 1932 e il 1936 partecipa alle attività del gruppo parigino “Abstraction-Création”. Nel 1932 conosce Hans Arp e Piet Mondrian. Le prime sculture di Max Bill risalgono al 1933; dello stesso anno è l’incontro con Georges Vantongerloo. Nel 1935 prende contatti con Max Ernst. Nel 1936 viene insignito del “Grand Prix” per l’esposizione del Padiglione svizzero della Triennale di Milano. Nel 1937 aderisce alla “Allianz”, unione artisti svizzeri moderni, da cui nasce nel 1941 l'omonima casa editrice. Conosce Anton Pevsner.
Dagli anni ’40 in poi Bill diviene una delle maggiori figure di riferimento per l'arte contemporanea, e assume diversi incarichi istituzionali, nazionali e internazionali. Nel 1944 è partecipa all’organizzazione della prima mostra internazionale “Arte Concreta” alla Kunsthalle di Basilea. L'attività dell'artista in questi anni è molto intensa, oltre che dedicarsi all'arte insegna e tiene conferenze, scrive e pubblica trattati, organizza esposizioni e continua a viaggiare frequentemente all'estero. In questi anni prende contatti con Frank Kupka, Julius Bissier e Henry van de Velde. Nel 1951 viene nuovamente insignito del Grand Prix alla Triennale di Milano e del gran premio per la scultura alla I Biennale de arte di Sao Paulo. Diventa rettore della Scuola Superiore di Ulm e direttore della sezione di architettura e della sezione di formazione. Tra gli anni '50 e '60 ha occasione di incontrare numerosi architetti di fama internazionale con i quali inizia importanti collaborazioni e sviluppa progetti: Max Bense, Charles Eames e Philip Johnson, Edgard Kaufmann, Konrad Wachsmann.
Nel 1964 è membro onorario dell'American Institute of Architects. Alla fine degli anni '60 gli vengono dedicate esposizioni retrospettive nei musei di Berna, Hannover, Dusseldorf, L'Aia, Zurigo, Parigi, Grenoble. Tra il 1967-1971 è socio del Consiglio Nazionale Svizzero. Nel 1972 entra a far parte dell'Accademia delle Arti di Berlino. Nel 1973 riceve l’incarico come consigliere onorario dell'UNESCO. Nel 1979 riceve la laurea honoris causa in Ingegneria dall'Università di Stoccarda. Tra gli anni '70 e gli '80 Max Bill continua la sua incessante attività teorica ed è continuamente invitato a tenere conferenze in scuole ed importanti atenei. Riceve numerosi premi: il premio Marconi per arte e scienza a Bologna (1988), il premio imperiale del Giappone a Tokio(1993), la laurea honoris causa in scienze tecniche dell'Istituto Tecnico Superiore Elvetico di Zurigo (1994). Numerose sue sculture sono collocate in spazi pubblici in Europa e all'estero e le sue opere sono presenti in importanti musei del mondo: al Kunstmuseum di Basel, Kunstmuseum di Berlino, alla Albright-Knox Art Gallery di Buffalo, all’Art Institut di Chicago, al Museum of Modern Art di Dallas, al Niedersächsisches Landmuseum di Hannover, al Louisiana Museum di Humlebaek, al Solomon R. Guggenheim Museum di New York, al Centre Georges Pompidou di Parigi e al The Hirshhorn Museum di Washington D.C. Muore a Berlino il 9 dicembre del 1994 all’età di 86 anni.
inaugurazione mostra: 29 maggio 2008, ore 18
Lorenzelli Arte
C.so Buenos Aires, 2 - Milano
orari: martedì-sabato, 10.00/13.00 – 15.00/19.00. lunedì su appuntamento
ingresso libero