In mostra sono presentati ventidue recenti lavori ad olio su tela di grande formato, nei quali l'artista impiega oggetti polivalenti, che si tratti di cucchiai in legno o di cappucci scaldauova, di barattoli o ciotole di plastica, di salvadanai o portasciugamani.
La Galleria Salvatore + Caroline Ala ha il piacere di annunciare la mostra personale
di Ralph Müller, che vive e lavora a Berlino, alla sua quarta esposizione presso la
Galleria. La mostra, nella quale sono presentati ventidue recenti lavori ad olio su
tela di grande formato, si inaugurerà la sera di giovedì 29 maggio dalle 18 alle 21
e proseguirà fino al 19 luglio 2008.
Durante l'inaugurazione verrà presentato il libro WUM, pubblicato dalla Galleria Ala
in collaborazione con Snoeck Köln e testi a cura di Catherine Nichols. Il volume,
rilegato, illustra l'intero percorso creativo dell'artista e include le immagini a
colori di dodici disegni e trentasei dipinti.
Il testo e le note sono presenti in lingua inglese, italiana e tedesca.
Andreas Balze, editore di Snoeck Köln, nel testo Ralph Müller e il suo Wum, afferma:
"Attenzione, l'orsetto salsicciotto Ti guarda! Ciao, ed ecco la paperetta col suo
amico Wackel-Dackel, il 'bassotto ciondolotto'. Oppure: Lurchi, lucertolino è 'er
mejo'.
In questo modo, e sempre piú spesso, al consumatore al supermercato davanti al banco
salumeria, così come nel reparto giocattoli o abbigliamento moderno, si disvela il
moderno mondo
delle merci con il suo comune repertorio di forme. Quel che si voleva scartare come
effetto degli anni '70 fino ai primi '90 del 20esimo secolo all'improvviso inonda i
mercati e stuzzica la vista. E Ralph Müller non ci risparmia, anzi, rincara la dose
e - garantito - impiega appositamente armi polivalenti, che si tratti di cucchiai in
legno o di cappucci scaldauova, di barattoli o ciotole di plastica, di salvadanai o
portasciugamani... tutti gli oggetti hanno al cento per cento il gene Colani.
Ma ci si può accostare a tutto ciò solo con un sorriso di sufficienza? In tutti
questi oggetti alberga solo l'horror vacui, oppure in essi balena un'inquietudine
piú profonda?
Qualche foro nel mestolo di un Lurchi o di un bassotto di questi ritratti
apparentemente naif caratterizza un vuoto ingannevole nella superficie, si esalta a
mormorio stranamente misurato e pastoso. Ralph Müller è pittore anima e corpo,
paragonare la sua cromaticità estremista con il design di Memphis sorge spontaneo,
ma ancor piú una superficie richiama le decalcomanie di Max Ernst o la brace
nell'intensità cromatica cumulata in Mark Rothko, una figura a forma di architettura
ricorda Donal Judd, i riflessi accecanti al neon Dan Flavin e infine la pennellata
diretta dal tubetto del colore Asger Jorn o addirittura Oskar Kokoschka.
Ralph Müller affronta in maniera coerente il percorso di outsider artistico: il
modello con il quale vuole cogliere il mondo non ha bisogno di input
cinematografici, fotografici o elettronici preparati accuratamente al computer;
piuttosto attinge alla follia e alla banalità del quotidiano, poiché le sue figure
fungono da interfacce tra passato e presente, interno ed esterno. È la memoria dei
momenti di stupore che vi alberga e il riconoscere ad essa connesso, una memoria che
interrompe la quotidianità. Un'impresa che, genuina, è rimasta solo all' arte dei
nostri giorni".
Inaugurazione giovedì 29 maggio dalle 18 alle 21; è presente l'artista
Galleria Ala
via Monte di Pieta', 1 - Milano
Orari: dal martedì al sabato dalle 10 alle 19 chiuso domenica e lunedì
Ingresso libero