Lucine. Il mondo dell'artista e' un universo immateriale fatto di contorni e luci, cavi e materie plastiche, scheletri al neon, fiori di plexiglass, figure senza volto di ballerini e musicisti. In mostra 14 sculture luminose caratterizzate da colori brillanti, vivaci e di grande impatto.
Dal 4 giugno al 14 luglio 2008 si terrà, presso la galleria romana Cortese & Lisanti, la mostra personale di Marco Lodola “Lucine”.
La mostra è composta da quattordici sculture luminose di medie e piccole dimensioni che raffigurano pin up, musicisti, automobili, motociclisti, coppie di ballerini. Le opere sono caratterizzate da colori brillanti, vivaci e di grande impatto.
L'artista, raccontando il suo modo di fare e intendere l'arte, dice:«Seguo l'immediatezza e l'istinto, mi piace la velocità nella realizzazione dell'opera. Spesso mi accorgo subito se mi piace o meno un lavoro, e se non mi piace è difficile che cambi idea». Si esprime col plexiglass dipinto con smalto dai colori vivacissimi. Realizza, sempre in plexiglass, le ''scatole luminose'', opere che si accendono come insegne al neon.
I suoi soggetti sono figure sfavillanti ed evanescenti ripetute all'infinito in complicate scenografie, che si rifanno al mondo più patinato e pop della televisione, dello spettacolo, di un universo urbano e moderno. Da sempre Lodola lavora con un approccio interdisciplinare: scenografie, copertine di libri, insegne luminose sono solo alcune delle applicazioni delle sue opere.
Il mondo di Lodola è un universo immateriale fatto di contorni e luci, cavi e materie plastiche, scheletri al neon, fiori di plexiglass, figure senza volto di ballerini e musicisti. La luce è perciò un elemento fondamentale nei suoi lavori, come un flusso vitale, essenziale per l'esistenza dell'opera stessa: «i colori - continua - anche i più meravigliosi, non si vedrebbero senza luce».
Le opere di Marco Lodola appartengono ad un luogo della fantasia e della memoria dove si dipingono le note e si suonano i colori: “Ho sempre pensato alla musica come una forma artistica dinamica di cui mi sono appropriato” spiega Lodola “suoni e immagini sono due universi che si sovrappongono dando vita ad una magica sinestesia”.
Marco Lodola è nato a Dorno (Pavia) nel 1955 ed ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze e Milano. Ha iniziato il suo percorso artistico fondando, agli inizi degli anni ’80, il movimento del Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale teorico. Dal 1983 ha esposto nei maggiori musei e gallerie italiane e straniere. Ha partecipato ad importanti manifestazioni artistiche come la Quadriennale di Roma e la Biennale di Venezia. Ha realizzato nel 2008 in occasione della 58° edizione del Festival di Sanremo l'installazione composta da quattordici grandi sculture luminose sulla facciata del Teatro Ariston.
Ha inoltre collaborato a progetti per importanti industrie.
Le sue opere sono caratterizzate da colori brillanti, vivaci e di grande impatto caratteristiche tipiche della corrente Neopop, nella quale Lodola può essere ascritto alla stregua di Piero Gilardi, Mark Kostabi, Esteban Villalta Marzi, Ugo Nespolo, Lucio Del Pezzo ed altri.
Inaugurazione ore 18.30
Galleria Cortese & Lisanti
via Garigliano, 29 - Roma
Orario: lun-ven 10-13 e 17-20
Ingresso libero