Doppio Linguaggio. L'artista nelle sue opere scava nella memoria per capire l'origine e il divenire del destino dell'uomo, adoperando alfabeti, numeri, segni, elementi, forme e colori. Un dialogo tra due arti, la pittura e la letteratura, in un gioco di rimandi, di simboli e di allegorie.
Doppio Linguaggio – Mostra-Evento di opere di Renzo Bellanca a cura di Juan Carlos García Alía, con i racconti inediti di Gaetano Savatteri, Roberto Cotroneo, Luigi Galluzzo, Fabrizio Falconi, Giosuè Calaciura, Davide Camarrone, Giacomo Cacciatore, Amara Lakhous, Paola Pastacaldi e Lia Bellanca. Roma - Chiostro del Bramante - Sala delle Capriate - Dal 5 al 22 giugno. Inaugurazione mercoledì 4 giugno ore 18.00
Artista siciliano, residente a Roma da più di vent’anni, Renzo Bellanca mostra una tecnica personalissima, frutto di una elaborata ricerca artistica e di una profonda indagine sulla materia che è intesa non come puro mezzo di rappresentazione ma come metafora delle esperienze di vita vissuta nella quale, si deposita e si stratifica, il flusso inarrestabile di continue coesioni e di incessanti trasformazioni.
Il titolo della mostra nasce da una nota incisione dell’artista che accosta il segno materico a quello linguistico e che ben sintetizza la natura dell’operazione: un dialogo tra due arti, la pittura e la letteratura, in un gioco di rimandi, di simboli, di allegorie, in cui la letteratura trae ispirazione dal testo pittorico che, a sua volta, diventa pregnante di nuovi significati e di originali suggestioni derivanti sia dalle evocazioni poetiche che da quelle letterarie.
Il progetto scaturisce dall’idea di Renzo Bellanca, Luigi Galluzzo e Gaetano Savatteri, amici di lunga data e conterranei, e dal desiderio di creare un evento che istituisse un forte ed unico filo conduttore tra le loro diverse e reciproche abilità artistiche. Si delinea, così, l’intenzione di scrivere un racconto inedito, ispirato ad un quadro dell’artista che troverà, nella Mostra-Evento Doppio Linguaggio, una prima ed immediata forma di comunicazione.
La contaminazione di epoche e di linguaggi del passato e del presente, di culture e di segni è una prerogativa dell’opera di Bellanca con la quale gli scrittori citati provano affinità.
Bellanca nelle sue opere scava nella memoria per capire l’origine e il divenire del nostro destino e per questo adopera alfabeti, numeri, segni, elementi, forme e colori che ci parlano del prima e del dopo che è in ognuno di noi. Arte e vita, storia ed esistenza viaggiano insieme nella sua elaborazione artistica.
La partecipazione si allarga ad altri scrittori, ognuno dei quali sceglie un’opera e, senza alcuna informazione o spiegazione in merito, vi si immerge per poi riemergere con la propria creazione letteraria. Dal Dialogo tra il mondo di Bellanca e quello degli scrittori citati, l’opera dell’artista si arricchisce , di rimando, di ulteriori significati letterari che amplificando l’idea iniziale la consegnano allo spettatore sotto una nuova prospettiva e una nuova chiave di “lettura”.
Inaugurazione mercoledì 4 giugno 2008 ore 18.00
Chiostro del Bramante - Sala delle Capriate
Via della Pace, Roma
ore 11-19. Lunedì chiuso
ingresso libero