Ritorna a Milano uno dei piu' grandi autori contemporanei. 'Aperitivo in Concerto' torna ad accogliere uno fra i piu' appassionanti autori sulla scena improvvisativa contemporanea, gia' applaudito la scorsa stagione dal pubblico del teatro Manzoni, in occasione della presentazione della sua originalissima rielaborazione delle bachiane 'Variazioni Goldberg.
domenica 20 gennaio 2002 - ore 11
Ritorna a Milano
uno dei più grandi autori contemporanei
URI CAINE ENSEMBLE
The Sidewalks of New York
pianoforte
Uri Caine
voci
Nancy Opel
Barbara Walker
Saul Galperin
Sadiq Bey
tromba
Ralph Alessi
sassofoni
Chris Speed
violino
Paul Woodiel
banjo
David Gilmore
contrabbasso
Drew Gress
batteria
Ben Perowsky
turntables, effetti
DJ Olive
"Aperitivo in Concerto" torna ad accogliere uno fra i più appassionanti
autori sulla scena improvvisativa contemporanea, già applaudito la
scorsa
stagione dal pubblico del teatro Manzoni, in occasione della presentazione
della sua originalissima rielaborazione delle bachiane "Variazioni
Goldberg": Uri Caine.
E' indubbio che la stagione 2001/2002 di "Aperitivo in Concerto" tende
soprattutto e volutamente a delineare un percorso culturale di scoperta
all'interno di alcuni peculiari aspetti della molteplice e multiforme
realtà culturale americana, esaminandone i varî tratti strumentali, vocali
e improvvisativi attraverso, in gran parte, la lente del contributo
culturale africano-americano. Un contributo, quest'ultimo, di primaria
importanza e che ha saputo influenzare non poco anche il corso dell'intera
cultura musicale occidentale dei nostri tempi.
Grazie al sofisticato e affascinante progetto di Caine, un puzzle e
patchwork sonoro di grande complessità e di incantatoria alchimia musicale,
sarà possibile esplorare, attraverso un itinerario di profonda poeticità ,
le radici di questo complesso mondo culturale, che tanta parte ha avuto
nella formazione della cultura del XX secolo.
Caine, infatti, prende in esame, con la collaborazione di un nutrito
gruppo di eccezionali improvvisatori appartenenti alla più creativa
avanguardia newyorkese, quel periodo, a cavallo fra Ottocento e Novecento,
quando l'attuale composita e caleidoscopica fisionomia culturale del Nuovo
Mondo comincia a prendere forma definitiva e autonoma. Sono gli anni in
cui, dal varco di arrivo a Ellis Island, giungono a New York folle
strabocchevoli di emigranti: ebrei, irlandesi, italiani, polacchi,
tedeschi, russi, si accalcano nei quartieri più poveri della città , in un
frenetico incrociarsi e sovrapporsi di diverse tradizioni culturali.
Nascono idiomi gergali, sorgono nuovi idiomi e gerghi musicali,
in grado di riflettere compiutamente ed espressivamente la ricchezza
e la
molteplicità dei nuovi codici linguistici in formazione, che nel
Nuovo
Mondo già incontrano un modello di riferimento come quello coniato
dall'esperienza africana-americana. Nella New York di fine Ottocento
e di
inizio Novecento si impianta un vastissimo, articolato, affascinante
laboratorio poetico: alle ballate irlandesi si contrappone ora l'arguto
lirismo ora il doloroso senso drammatico della cultura yiddish, o
l'esuberanza espressiva della tradizione melodica italiana, mentre il gusto
ritmico della cultura africana-americana fa da "collante", da comune
denominatore in molte forme. Nasce il vivacissimo mondo teatrale e musicale
di Broadway, si afferma il culto del song così come doveva definirlo quella
fucina musicale chiamata Tin Pan Alley, si diffonde il vitalissimo ragtime,
si afferma un'espressività anche corporea che, pur prendendo spunto
anche
dalla cultura del Vecchio Mondo, con essa non più alcunché da spartire. A
poco a poco va delineandosi la futura gestazione del jazz, il fenomeno
musicale forse più fecondo e significativo del XX secolo,
musica
indiscutibilmente colta, ritratto in grado non solo di testimoniare della
creatività di un'etnìa, ma di un 'intera società .
Caine, con l'ausilio anche di una serie di inediti supporti visivi
forniti per quest'unica occasione dal Museum of the City of New York,
esplora con commovente e appassionante acutezza poetica quel mondo
variegato e sorprendente, dal quale ancora oggi la nostra cultura
trae
ispirazione. Le musiche ancora attuali e significative di autori
come
Irving Berlin, Eubie Blake, James Reese Europe, W. C. Handy, Scott Joplin,
Gorge M. Cohan, Paul Dresser, Gus Edwards, Jerome Kern, Bert Williams,
Shelton Brooks evocano e fotografano un mondo di incontenibile vitalità , di
irrefrenabile giovinezza, ma anche di squassante drammaticità (si pensi,
per l'appunto, a una pagina come Nobody di Williams), in uno spettacolo che
ha le caratteristiche dell'unicità .
URI CAINE
Nato a Philadelphia nel 1956, Uri Caine ha iniziato l'apprendimento del
pianoforte sotto la guida illustre di Bernard Pfeiffer. Ancora liceale,
veniva regolarmente ingaggiato da artisti come Philly Joe Jones,
Hank
Mobley, Johnny Coles, Mickey Rocker, Odean Pope,
Jymmie Merritt e Grover Washington. Iscrittosi poi alla University of
Pennsylvania, studiava sotto la guida di celeberrimi compositori
come
George Rochberg e George Crumb; in quel periodo si esibiva anche a fianco
di musicisti come Freddie Hubbard, Joe Henderson, Benny Golson, Phil Woods,
Donald Byrd, J. J. Johnson, Stanley Turrentine e Lester Bowie.
Trasferitosi a New York, Caine vi inizia un'intensa attività come solista
e compositore, collaborando, fra gli altri, con Buddy DeFranco e Terry
Gibbs, Arto Lindsay, Bobby Watson, Clark Terry, Sam Rivers e Barry
Altschul, la Woody Herman Band, la Mingus Big Band, Annie Ross, Robben
Ford, Don Byron, Dave Douglas: dopo avere realizzato due incisioni
dedicate, rispettivamente, a Thelonious Monk e a Herbie Hancock, nel 1996
articola un affascinante progetto incentrato su pagine di Mahler (e
testimoniato discograficamente in Urlicht/Primal Light (premiato con il
Toblacher Komponierthäuschen come miglior incisione mahleriana del 1997) e
Mahler in Toblach, ambedue pubblicati dalla Winter & Winter), affrontate e
investigate sotto il profilo improvvisativo ma anche nei loro stretti
rapporti con la cultura ebraica e, in particolare, con la musica klezmer.
Al progetto mahleriano seguono analoghe esplorazioni dedicate a Wagner (Wagner a Venezia, Winter & Winter), Schumann, ai song di Tin Pan Alley (The
Sidewalks of New York, Winter & Winter), a Bach, del quale Caine rielabora,
con fulminante fantasia, le supreme Variazioni Goldberg (presentate anche
al Lingotto di Torino) e, per ultimo, a Beethoven ("Variazioni Diabelli").
A tali progetti si sono affiancate anche numerose altre realizzazioni
discografiche di non minore importanza.
Esibitosi per le più importanti platee concertistiche del mondo, il
pianista, premiato con numerose grant da parte di istituzioni come la
University of Pennsylvania e il National Endowment for the Arts, ha
partecipato anche a numerosi festival, come il North Sea Festival
, il
Texaco Jazz Festival, il What Is Jazz? Festival di New York, il Newport
Jazz Festival, Jazz Across The Borders, il Montréal Jazz Festival. Egli ha
collaborato inoltre con alcuni fra i più significativi esponenti
della
musica contemporanea, come Don Byron, Dave Douglas, Terry Gibbs e Buddy
DeFranco, Clark Terry, Rashid Ali, Arto Lindsay, Sam Rivers e Barry
Altschul, Bobby Watson, Craig Handy, Woody Herman Theory e The Master
Musicians of Jajouka.
NANCY OPEL
Nancy Opel è oggi una fra le più affermate cantanti e attrici di
Broadway
e off-Broadway. Dotata di eccellente talento sia nella recitazione che
nel
canto, ha partecipato a innumerevoli produzioni teatrali e musicali,
affermandosi inizialmente nel 1984, in Sunday at the Park with George di
Stephen Sondheim. Ha, di recente, partecipato in ruoli da protagonista in
acclamate produzioni quali Loot (del drammaturgo inglese Joe Orton), Evita, Triumph
of Love (musica di Jeffrey Stock, con Betty Buckley and F. Murray
Abraham), Urinetown (musica di Mark Hollmann). Invitata a partecipare
all'edizione del 1999 della prestigiosa manifestazione Nothing Like A Dame,
Nancy Opel ha inoltre esordito come attrice cinematografica nel 1997,
partecipando a The Ice Storm, pellicola diretta da Ang Lee e interpretata,
fra gli altri, da Kevin Kline e Sigourney Weaver.
BARBARA WALKER
Nata a Philadelphia, questa eccezionale cantante, dallo straordinario
piglio spettacolare, ha iniziato la propria carriera all'età di 16 anni, a
fianco del padre, l'organista Bill Walker. Influenzata da artisti diversi
come Gloria Lynne, Ella Fitzgerald, Les McCann, Otis Redding e Lou Rawls.
Affascinante virtuosa, dotata di fenomenale estensione e di trascinante
espressività , ha lavorato in ambiti artistici diversi, dal R&B al jazz e al
pop (facendo inoltre parte del ben noto gruppo di Philadelphia, Pieces of a
Dream, per il quale scrive alcuni brani e con cui ottiene anche uno hit
come We Are One, nel 1982), collaborando, fra gli altri, con la tastierista
Patrice Rushen, il bassista Jamaladeen Tacuma, il sassofonista Grover
Washington Jr. e il grande cantante blues Joe Williams.
SAUL GALPERIN
Orgoglioso di essere un brillantissimo autodidatta dilettante,
Saul
Galperin ha iniziato una "carriera" come cantante e interprete durante
la Seconda Guerra Mondiale, partecipando attivamente ai cosiddetti Soldier
Shows, spettacoli musicali e teatrali organizzati per le truppe al fronte.
Membro del cosiddetto Special Service, e eccellente conoscitore
del
repertorio musicale yiddish, si esibiva in Belgio e in Francia, in seguito
allo sbarco in Normandia, in particolar modo negli ospedali militari.
Dopo
la guerra, ha continuato a cantare in gruppi e teatri nella sua città di
residenza, Wilmington, Delaware.
Ha inoltre partecipato a spettacoli condotti dallo Uri Caine Ensemble ad
Amsterdam e New York.
SADIQ BEY
Affermato poeta e musicista di Detroit, Sadiq Bey (Larry Church), è
fra i
protagonisti della più recente scena letteraria americana. Autore di
numerosi saggi e di opere diffuse soprattutto attraverso Internet, ha da
poco pubblicato il suo primo volume: A Thousand Days a Year.
Sta
realizzando, per Uri Caine, un libretto operistico sul tema di Otello.
Profondo conoscitore dello sperimentalismo musicale contemporaneo,
ha
collaborato con numerosi gruppi musicali e artisti, fra i quali
The
Overflow, nonché Uri Caine (con il quale ha partecipato a incisioni per
l'etichetta Winter & Winter come The Sidewalks of New York e The Goldberg
Variations), la poetessa Julie Patton, il clarinettista Don Byron (con il
quale ha contribuito a realizzazioni discografiche come The Tuskeegee
Experiments, Music for Six Musicians, Nu Blaxpoitation), la nota coreografa
e ballerina Bebe Miller, il gruppo musicale Harriet Tubman (guidato
dal
chitarrista Brandon Ross), oltre a esibirsi a capo di propri complessi
come
Schwartzegeist e SadiqBeyTheMusesBoyfriend.
PAUL WOODIEL
Violinista di eccellenti qualità , Paul Woodiel, dopo avere compiuto
studi
accademici presso la Hartt School, ha lavorato in tutti i campi musicali.
Membro stabile della
prestigiosa American Composers Orchestra e della Westchester Philharmonic
Orchestra, ha condotto prolungate ricerche specialistiche nel campo
del
ragtime e della prima musica sincopata americana, il cui risultato musicale
ha esposto con il complesso Elite Syncopation, formato da strumentisti
provenienti dalla Wesleyan University. Ancora in tale ambito musicale
, ha
collaborato con il celeberrimo pianista Dick Hyman, con complessi quali
Nighthawks (guidato dal sassofonista e contrabbassista Vince Giordano),
String Fever (ideato dalla nota direttrice d'orchestra accademica Marin
Alsop), Lincoln Center Jazz Orchestra. Particolarmente esperto anche
del
linguaggio violinistico comune in determinate aree del folklore
statunitense, è stato più volte vincitore del New England Fiddle
Contest,
esibendosi con numerosi gruppi votati alla diffusione delle tradizioni
culturali americane popolari.
Apprezzato interprete dell'opera di Charles Ives, Woodiel, che è
anche
esperto compositore, ha lungamente collaborato con un celebrato autore
come
Steve Reich e anche con un regista come Woody Allen, partecipando
alla
realizzazione della colonna sonora del fim Everybody Says I Love
You.
Oltre a collaborare con artisti e complessi assai diversi come il direttore
d'orchestra John Mauceri, il cantante e pianista Harry Connick,
il
leggendario pianista Hank Jones, il noto violinista e compositore
Mark
O'Connor, il ben noto gruppo di "acid jazz" Incognito, il pianista
Fred
Hersch e la cantante Donna Leonhart, Woodiel è anche estremamente
attivo
come membro delle migliori pit orchestra di Broadway, partecipando
alla
realizzazione di musical di grande successo come Beethoven's Last Night,
The Music Man, Ragtime, New York, Side Show, Call Me Madam, Steel Pier. E'
stato di recente invitato a partecipare a Speak No Evil, celebrazione della
musica di Wayne Shorter organizzata dal Lincoln Center.
RALPH ALESSI
Nato a San Francisco nel 1963, il trombettista Ralph Alessi è figlio di
una famiglia musicale: suo fratello, infatti, è Joseph Alessi, uno
fra i
più grandi trombonisti accademici sulla scena concertistica odierna. Egli
inizia lo studio della tromba all'età di sei anni sotto la guida del
padre,
diplomandosi poi al California Institute of Arts, dove ha occasione di
studiare anche con Charlie Haden e James Newton, e di collaborare
con
artisti quali Bill Perkins e Frank Strazzeri. Si trasferisce nel 1990 a New
York, dove collabora con vari artisti di fama, fra i quali Michael Cain,
Don Byron, Michael Formanek, Cassandra Wilson, Greg Osby, James Williams,
Mulgrew Miller, Joey Baron, Tim Berne e Bobby Previte. Incide inoltre a
fianco di Ravi Coltrane, Fred Hersch, Steve Coleman, Sam Rivers, Uri Caine.
Leader di un gruppo, Modular Theatre, è professore dal 1995 alla celebre
Eastman School of Music.
CHRIS SPEED
Nato il 12 febbraio del 1967 ed educato inizialmente alla pratica della
musica accademica, il sassofonista Chris Speed ha studiato al New England
Conservatory di Boston, prima di trasferirsi a New York nel 1992 ed avere
fondato il gruppo musicale Pachora, frutto della influente scoperta della
cultura musicale balcanica. Strumentista di eccellente levatura e
compositore non meno pregevole (tant'è che il National Endowment
for the Arts gli ha garantito una commissione nel 1994 per la realizzazione
di un lavoro musicale dedicato a Albert Ayler), ha collaborato con artisti
quali Jim Black, Jamie Saft, Anthony Coleman, Tim Berne, Jamie Saft,
Briggan Krauss, Jim Black, John Hollenbeck, Uri Caine, Dave Douglas,
Myra
Melford, Mark Dresser, Erik Friedlander, James Emery, Michael Formanek,
Jerry Granelli, Skuli Sverrisson, Cuong Vu, Ben Perowsky, incidendo con gli
stessi e anche con John Zorn, nonché con il proprio gruppo Human Feel.
DAVID GILMORE
Nato nel 1964 a Cambridge, Massachusetts, il chitarrista e banjoista
David Gilmore è oggi uno fra i più interessanti e apprezzati strumentisti
sulla scena improvvisativa americana. Dopo studi compiuti in giovane
etÃ
sotto la guida di John Baboian e Randy Roos, si trasferisce a New York,
dove si laurea presso la New York University e studia con il sassofonista
Joe Lovano e il pianista e arrangiatore John McNeely. Esordisce
professionalmente con lo M-Base Collective guidato dal sassofonista Steve
Coleman, esibendosi poi con artisti quali Ronald Shannon Jackson, Trilok
Gurtu, Graham Haynes, Robin Eubanks, Lonnie Plaxico. Entra a far parte del
popolare gruppo pop/jazz Lost Tribe, collaborando con altri artisti
popolari quali Me'shell N'Degeoncello, Monday Michiru, Tom Lang,
Rise
Robots Rise, per poi esibirsi ed incidere con il celebre sassofonista Wayne
Shorter (High Life). Influenzato da Jimi Hendrix, George Benson e
Wes
Montgomery, a collaborato lungamente con musicisti di rilievo quali Muhal
Richard Abrams, Sam Rivers, Christian McBride, Don Byron, Uri Caine,
Cassandra Wilson, David Sanborn, Randy Brecker.
DREW GRESS
Eccellente contrabbassista, Drew Gress si è diplomato presso la Man
hattan
School of Music di New York. Insegnante presso il Conservatorio di
San
Pietroburgo e all'Università del Colorado, è leader di un apprezz
atissimo
gruppo strumentale, denominato Joint Venture (con Dave Binney, Ben Mon
der,
Kenny Wollesen). Si è esibito in tutto il mondo a fianco di Ethel Ennis, e
collabora costantemente con Paul Smoker, Fred
Hersch, Dave Douglas, Tim Berne, Andy Laster, Erik Friedlander, Lynne
Arriale, Marc Copland, Don Byron, Uri Caine.
BEN PEROWSKY
Nato a New York, Ben Perowsky è uno fra i più apprezzati batteristi
presenti sulla scena improvvisativa contemporanea. Dopo studi musicali
compiuti sotto la guida del padre, il sassofonista e arrangiatore Frank
Perowsky, e inizialmente influenzato da strumentisti rock come Keith Moon,
John Bonhan, Buddy Miles (per poi subire soprattutto l'influenza di
batteristi jazz come Art Blakey e Tony Willians), inizia a collaborare
con
artisti quali David Liebman, James Moody, Rickie Lee Jones, esibendosi in
tournée con il vibrafonista Roy Ayers. Leader anche di propri gruppi, e
membro e collaboratore di gruppi d'avanguardia come Liminal, Spanish Fly,
Elysian Fields, ha collaborato e inciso con Uri Caine, Don Byron, Salif
Keita, Dave Douglas, Pat Martino, Ralph Bowen, Scott Colley, Mike Stern,
John Scofield, John Cale, Bob Berg, John Lurie, Chris Speed, Walter Becker
(del gruppo Steely Dan), Steven Bernstein, oltre ad essere estremamente
attivo come compositore, soprattutto nel campo del balletto contemporaneo.
Ha inoltre fatto parte del gruppo elettrico Lost Tribe.
DJ OLIVE
Gregory Asch (in arte DJ Olive the Audio Janitor) è artista creativo
profondamente impegnato nell'elaborazione inventiva di materiali sonori, e
ben noto per i suoi peculiari audio collage, in cui si fondono diverse
fonti sonore e un uso particolarmente sofisticato di tecnologie digitali.
Dopo studi compiuti presso l'Australian National University, si afferma
negli Stati Uniti come DJ particolarmente versato nella ricerca acustica.
Fondatore del gruppo Multipolyomni (con cui da anni presenta,
rielaborandolo costantemente, il solar drama "Quark Soup"), si esibisce
con vasto successo al Whitney Museum, al Virginia Museum, al Museum of High
Art di Atlanta, alla Knitting Factory, a The Kitchen, al Rotterdam
Film
Festival, collaborando inoltre con artisti di fama quali Uri Caine, William
Hooker, Kim Gordon, Medeski Martin & Wood, Arto Lindsay, DJ Soul Slinger,
Bill Laswell. E' stato di recente invitato ad esibirsi alla 2002 Biennal
Exhibition del prestigiosissimo Whitney Museum of American Art.
per ulteriori informazioni:
Viviana Allocchio
Iniziative Speciali
Teatro Manzoni
Palazzo Canova, VII° piano
Centro Direzionale
20090 MILANO 2 (Segrate)
tel.: 0221025118
fax: 0221025110
TEATRO MANZONI
via Manzoni, 42 - Milano
tel.: 02 7636901
DOMENICA MATTINA, ORE 11.00
Biglietto ingresso: Euro 10,50 (Lit. 20.000)
Ridotto giovani: Euro 7,75 (Lit. 15.000)