Sala d'arme di Palazzo Vecchio
Firenze
piazza della Signoria
055 2768454

Pedro Cano
dal 18/6/2008 al 1/8/2008
tutti i giorni dalle 9-19.45. Chiuso il lunedi
055 217740

Segnalato da

Daniela Ruzzenenti



approfondimenti

Pedro Cano



 
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18/6/2008

Pedro Cano

Sala d'arme di Palazzo Vecchio, Firenze

Identita' in transito. La mostra presenta il recente lavoro dell'artista incentrato sul tema della figura: 20 dipinti ad olio su lino di grande formato e circa 30 acquarelli su carta intelaiata che rappresentano un ciclo di grandi immagini di uomini e di donne tutti di spalle, per lo piu' in cammino.


comunicato stampa

La DARC, Direzione Generale per l’Arte e l’Architettura Contemporanea e l’Assessorato alla Cultura della città di Murcia (Spagna) stanno d’intesa collaborando per presentare a Roma nel mese di aprile, nell’imponente spazio dell’Aula XI del Museo delle Terme di Diocleziano, la mostra dell’artista Pedro Cano, pittore spagnolo di fama internazionale che ha realizzato mostre personali nei più prestigiosi musei italiani e spagnoli e che vive e lavora in Italia da oltre quarant’anni.

A Roma l’allestimento sarà curato dal Dipartimento di Rilievo Analisi e Disegno dell’Ambiente e dell’Architettura dell’Università di Roma “La Sapienza”. La mostra, dal titolo “Identità in transito”, presenterà il recente lavoro dell’artista incentrato sul tema della figura, 20 dipinti ad olio su lino di grande formato (200x140 cm) e circa 30 acquarelli su carta intelaiata. L’esposizione sarà visitabile a Roma fino agli inizi di giugno, per poi spostarsi a Firenze (giovedì 19 giugno - sabato 2 agosto), nella sala d’Arme di Palazzo Vecchio.

La mostra a Firenze sarà organizzata dall’Associazione Kromata e dalla Galleria Falteri in collaborazione con il Comune di Firenze e si avvarrà in catalogo di una introduzione di Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi. Parlando dell’opera di Pedro Cano il primo argomento che viene spontaneo affrontare è quello del Bello. Un concetto del quale in ogni tempo si sono date motivazioni e definizioni diverse relativamente alle differenti condizioni storiche e culturali, sempre, però, nel segno dell’idea del bello come armonia dei contrari, la stessa idea che Paulhan, nel suo “Mensonge de l’Art”, ha così bene espresso con le parole “unité dans la diversité”.

Pedro Cano è un artista essenzialmente latino, forse sotto questo aspetto più italiano che spagnolo, che, come tale, possiede la capacità di fondere e armonizzare gli opposti, mettendo in atto una sottile strategia formale fino, talvolta, a un non celato estetismo che ha profonde motivazioni nelle sue propensioni e passioni letterarie. Ne è prova l’affinità elettiva da lui spesso evocata con Italo Calvino, un autore che ha prediletto fino a dedicargli un ampio ciclo di opere ispirate al celebre libro“Le città invisibili”.

Per Cano come per Calvino il pensiero ha bisogno di una forma, dunque della bellezza, dunque dell’avverarsi dell’armonia dei diversi. La produzione di Cano si accentra su tre temi: la natura, il paesaggio, la figura.
Nel primo si esaltano l’ebbrezza della percezione, la sensualità del segno, il sottile piacere indagatore della minima scena domestica, un particolare di giardino, una foglia, un lucore tra i rami, sempre guardati con lo stupore grato e devoto dell’ospite.

Nel secondo, i suoi occhi di nomade curioso del mondo guardano lontano spaziando dall’Europa all’Oriente, dallo Yemen al Giappone, da New York al monte Athos, dove l’andare si fa nuovo vedere. Nel terzo, la figura, tema insistito dei suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Madrid e poi rivisitati in Italia con lo studio dei classici, Cano trova il banco di prova al quale affida la sua maturità di acuto osservatore delle forme e delle espressioni dell’uomo nel suo vivere e stare nel mondo.

Temi diversi ai quali Cano si avvicina con gesti e segni diversi, tutti tenuti insieme dall’unico e costante imperativo di dar forma e bellezza alle “meraviglie del mondo”, questo dice il suo lavoro, che il suo appassionato sguardo e la sua straordinaria tecnica ci permettono di scoprire.

Nelle mostre di Roma e Firenze Pedro Cano presenterà un ciclo di grandi immagini di uomini e di donne tutti di spalle, per lo più in cammino. Come scrive Lorenza Trucchi nella bella introduzione al catalogo “….un raccontare che si è fatto volutamente disadorno….un dire concentrato ma non arido che esprime molto, pur abolendo la comunicazione del primo piano, dello sguardo, del sorriso, ovvero del volto…Ci basta del giovane ardito e frettoloso il vigoroso pedalare o della fanciulla il muoversi lieve della veste bianca nell’aria di primavera …uomini e donne che ci chiedono di seguirli senza però mai sorpassarli, in silenzio, ipnotizzati non tanto dal racconto che suggeriscono quanto dalla loro assertiva presenza, dall’essere soprattutto mirabili brani di pittura, portatori per sempre di un pensiero che si è fatto forma” .

Inaugurazione giovedì 19 giugno

Sala d'arme di Palazzo Vecchio
Piazza della Signoria - Firenze
Orario di apertura: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. Chiuso il lunedì

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