Modigliana, la citta' natale di Silvestro Lega, ospita questa particolare esposizione per vedere da vicino il rapporto artistico che accosto' Modigliani all'esponente dei Macchiaioli, e l'influenza che questi ebbe sulla sua formazione, grazie anche alla figura di Guglielmo Micheli, allievo prediletto di Giovanni Fattori e maestro di Modigliani.
Dal maggio di quest'anno fino a tutto il 2009 è iniziato l' "Anno di Modigliani",
inteso a dimostrare che questo grande artista è italiano non solamente per nascita
ma perchè intimamente legato alla tradizione della pittura del Belpaese, in
particolare quella di scuola toscana.
In questo solco si inserisce Modigliana, la città natale di Silvestro Lega, che
ospiterà questa particolare esposizione per vedere da vicino il rapporto artistico
che avvicinò Amedeo Modigliani e Silvestro Lega, e l'influenza che questo grande
artista ebbe sulla formazione del primo grazie anche alla figura di Guglielmo
Micheli, allievo prediletto di Giovanni Fattori e maestro di Modigliani.
Si è sempre scritto che Modigliani non ha mai dimenticato l'insegnamento e la
"linea" di Fattori, appreso direttamente da lui a Firenze ed in forma mediata dal
più fedele discepolo di Fattori, cioè lo stesso Micheli che gli consigliò di
abbandonare Livorno ed andare ad imparare dai Macchiaioli e, soprattutto, a vedere e
studiare le grandi opere del passato. Silvestro Lega era uno degli artisti più
ammirati dai pittori suoi contemporanei ed ancor più dai giovani; avendo trascorso
gli ultimi anni della sua vita al Gabbro, nel livornese, il territorio toscano era
ricco di suoi quadri che venivano presi a modello e studiati da coloro che
intraprendevano la carriera di pittore. Come poteva, Amedeo, non confrontarsi con
lui?
Non si conoscono opere di Modigliani con scene campestri, cavalli, marcature di
bestiame, scene di battaglia; le sue opere sono per lo più una teoria di ritratti
soprattutto femminili; già in questo si vede un'assonanza con il Lega. Nei fondi di
concezione astratta, tipici di Guglielmo Micheli ed anche di Lega, si cela
l'insegnamento e la reminiscenza di quanto appreso nel suo primo apprendistato e di
quanto imparato dallo studio delle opere di Lega.
L'importanza di questa mostra sta proprio in questo, nell'essere una preziosa
occasione di riordino, di studio e di ricerca. Quindi a Modigliana si vuole porre la
prima pietra per un approfondimento determinante sulla formazione artistica di
Amedeo Modigliani, di cui saranno esposti 10 disegni e un olio provenienti da
importanti collezioni private. Un capitolo nuovo sulla storia non scritta di Amedeo,
un artista di rilevanza internazionale che per di più, nell'immaginario collettivo,
rappresenta l'artista per antonomasia.
La mostra presenta quindi oli e disegni di questi tre innovatori: Silvestro Lega,
Guglielmo Micheli e Amedeo Modigliani. Guglielmo Micheli fu il primo maestro di
Amedeo e il tramite della conoscenza con Lega (è infatti vero che Micheli era la
cassa di risonanza della lezione fattoriana com'è altrettanto vero che era un grande
estimatore del pittore di Modigliana nel quale tutti vedevano un anticipatore della
pittura del Novecento) ai Bagni Pancaldi di Livorno, raffigurati in un celebre
disegno di Micheli che racconta l'episodio di quando Amedeo molto giovane vide per
la prima volta Silvestro Lega e ne rimase turbato.
Sempre relegato alla forma di aneddoto, in questa mostra viene presentato il disegno
che Guglielmo Micheli fece di quella terrazza dei Bagni Pancaldi ai cui tavoli erano
seduti Amedeo, sua madre, Micheli stesso ed alcuni parenti di quest'ultimo.
Tra le numerose opere dei tre maestri presenti in mostra, la celebre "Testa di
cariatide" di Modigliani, il disegno esposto a Livorno per la mostra del Centenario
e che ricompare in una esposizione a distanza di 24 anni, e che servì come "modello"
ad un gruppo di studenti per realizzare una delle burle più famose di tutti i tempi:
infatti con un trapano elettrico scolpirono una falsa scultura di Modigliani che
gettarono nel Fosso Reale e che, rinvenuta, si credette essere un'opera originale
del Maestro livornese.
La mostra è promossa e realizzata dal Comune di Modigliana in collaborazione con
l'Accademia degli Incamminati e l'Associazione Amici di Don Giulio, con il
patrocinio di Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena e della Comunità
Montana Acquacheta e con il contributo di Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì,
Gruppo Hera e CNA Turismo Forlì.
Ufficio stampa: Studio Esseci - Sergio Campagnolo
tel. 049.663499 info@studioesseci.net
Inaugurazione Sabato 21 giugno, ore 18
Ex chiesa di San Rocco e San Sebastiano
Piazza Pretorio - Modigliana (FC)