La galleria Plastica inaugura il suo secondo anno di attivita' con la doppia personale degli artisti Christoph Hinterhuber e Marco Samore'. Per l'occasione lo spazio della galleria si articola in due ambienti contigui che permettono agli artisti di presentare due distinte installazioni. Seppure direzionata su tematiche diverse, la ricerca di Hinterhuber e Samore' converge sull'attenzione ai meccanismi percettivi e sull'organizzazione dello spazio, all'interno del quale l'elemento artificiale e' per entrambi fortemente caratterizzante.
Christoph Hinterhuber - Marco Samorè
La galleria Plastica inaugura il suo secondo anno di attività con la doppia
personale degli artisti Christoph Hinterhuber e Marco Samorè.
Per
l'occasione lo spazio della galleria si articola in due ambienti contigui
che permettono agli artisti di presentare due distinte installazioni.
Seppure direzionata su tematiche diverse, la ricerca di Hinterhuber e
Samorè converge sull'attenzione ai meccanismi percettivi e
sull'organizzazione dello spazio, all'interno del quale l'elemento
artificiale è per entrambi fortemente caratterizzante.
Marco Samorè presenta cinque nuove immagini fotografiche di vario formato
inserite in un allestimento ambientale che coinvolge la prima sala della
galleria. Tre teche in plexiglas poste al centro dell'installazione
espongono riproduzioni in plastica di parti anatomiche per lo studio del
corpo umano, alle loro spalle si estende un ampio tendaggio e di fronte
campeggia la testa di un animale imbalsamato. A sviare tuttavia
dall'ipotesi museale interviene il rivestimento delle pareti, che rinvia a
un ambiente squisitamente domestico. L'attenzione dell'artista si concentra
sulla suggestione che tali ambienti, di per sé fortemente caratterizzati,
scatenano nella memoria visiva collettiva, ma ne mescola le coordinate,
causando nello spettatore un senso di straniante disorientamento
spazio-temporale. Le immagini fotografiche, opportunamente orchestrate,
recuperano l'estetica dell'oggetto seriale anni '60 e '70 e si pongono in
rapporto dialettico con lo spazio circostante, confermando, ancora una
volta, l'abilità dell'autore nell'innescare molteplici associazioni
narrative.
Christoph Hinterhuber interviene nel secondo ambiente della galleria
Plastica estendendone i confini fisici mediante l'uso della luce e del
suono. Immerso nel giallo fluo lo spettatore è invitato a indossare le
cuffie stereo sistemate nel centro nevralgico dell'installazione e a
lasciarsi pervadere dai suoni elettronici ideati dal compositore austriaco
Möebius. In alto, grandi sfere bianche fluttuano in una glaciale luce di
wood posta a mezza altezza lungo tutto il perimetro della stanza, come
fosse una linea d'orizzonte. Questa semplice struttura sembra fluire
direttamente dallo stato di coscienza dell'artista, ogni elemento presente
converge a corrompere il normale funzionamento del nostro apparato
sensoriale, isolandolo in un esercizio percettivo ipertrofico che lo
avvicina a un tipo di esperienza simile a quella indotta dalla ripetizione
ossessiva di formule mantriche, alle quali si richiama l'installazione
sonora.
Plastica+
All'inaugurazione in galleria, segue, nei locali del Covo Club, Plastica+,
una serata a cura di Daniela Lotta nella quale Hinterhuber e Samorè
presentano due personali progetti scenografico-acustici pensati
appositamente per poter dialogare con il contesto del locale. In questa
occasione gli stessi artisti saliranno alla consolle esibendosi in dj set:
Marco Samorè apre con i ritmi dance dei primi anni Ottanta passando poi
all'hip-hop e al break beat fino ad arrivare alla musica elettronica di
ultima generazione, mentre in un altro ambiente Christoph Hinterhuber ci
conduce nelle atmosfere siderali e psycho della techno trance. Si
alterneranno alla consolle l'austriaco Werner Möebius e il francese Sylvan
Sorgato, dj conosciuti e apprezzati a livello internazionale.
Durante la serata sarà presentato il catalogo generale della programmazione
2000/'01 della galleria Plastica.
Marco Samorè (Faenza, 1964) vive e lavora a Faenza. Ha tenuto la sua ultima
personale alla Galleria Valentina Moncada di Roma (2000), e ha partecipato
alle seguenti collettive: Passaggi invisibili (Palazzo delle Papesse,
Siena, 1999), Stand by (F.R.A.C., Corte, Francia, 2000), Geld Lust; Model
banking (Kunsthalle, Hall in Tirol, Austria, 2001), Boom - Espresso (Ex
Manifattura Tabacchi, Firenze, 2001).
Christoph Hinterhuber (Innsbruck 1969) vive e lavora a Vienna. Tra le
ultime mostre del 2001 figurano le personali alla 1st Floor Gallery
(Melbourne) e alla Nouvelle Galerie (Grenoble), e le collettive Audioroom
al Museum Moderner Kunst (Vienna) e Viennese lounge al DOM di Mosca. Ha
inoltre partecipato alla VIII International Biennale del Cairo.
inaugurazione in galleria venerdì 25 gennaio, ore 18.30 / 21.30
Plastica+ venerdì 25 gennaio, dalle ore 22.30, presso il Covo Club, viale
Zagabria 1 - Bologna
dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30, o su appuntamento
galleria Plastica,
via degli Orti 5/i - 40137 Bologna
tel. 328 738 52 73 - fax 051 442 881