Proiezione del film di Jacques Tati, nell'abito della mostra "Sguardo periferico e corpo collettivo".
Proiezione del film di Jacques Tati, nell'abito della mostra "Sguardo periferico e corpo collettivo". Monsieur Hulot arriva a Parigi per un appuntamento di lavoro. Si ritrova in un grattacielo di vetro, immerso in una quasi irriconoscibile e ultramoderna citta'. Perde l'appuntamento con il funzionario col quale avrebbe dovuto incontrarsi e si ritrova, come una foglia trasportata dal vento, immerso in quel caos sconosciuto che e' diventata la citta'. Le cose si complicano quando Hulot s'imbatte in un gruppo di turisti americani, riuscendo, tra l'altro, a trasformare l'inaugurazione di un locale in una vera e propria devastazione. Restaurato nella sua versione integrale e ridistribuito in Francia. Rivisto con il senno di poi, acquista un valore profetico come satira della globalizzazione a tutti i livelli: Tati ha messo in immagini la crisi spirituale del suo secolo.