Museo Archeologico Regionale di Agrigento Pietro Griffo
Agrigento
Contrada S. Nicola, 12
0922 621611, 0922 401565
WEB
Mimmo Germana'
dal 28/6/2008 al 19/7/2008
0922 401565
WEB
Segnalato da

Manod'opera Arte contemporanea




 
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28/6/2008

Mimmo Germana'

Museo Archeologico Regionale di Agrigento Pietro Griffo, Agrigento

Un'importante retrospettiva dell'artista, per il ciclo 'Passato-Futuro: Artisti d'oggi al Museo Archeologico'. La mostra presenta quaranta opere di grande dimensione realizzate dall'artista siciliano tra gli anni ottanta e il 1992, anno della sua prematura scomparsa.


comunicato stampa

a cura di Francesco Gallo

Catalogo: Manod'opera Edizioni

Sino al 20 luglio 2008, presso il Museo Archeologico di Agrigento, è possibile visitare una importante retrospettiva di Mimmo Germanà, per il ciclo ''Passato-Futuro: Artisti d'oggi al Museo Archeologico''. Organizzata dal Centro Studi Erato in collaborazione con la Galleria L'Acquario di Giulianova, la mostra presenta quaranta opere di grande dimensione realizzate dal grande artista siciliano tra gli anni ottanta e il 1992, anno della sua prematura scomparsa.

Il nome di Mimmo Germanà (nato a Catania nel 1944 e scomparso a Busto Arsizio nel 1992) emerge allinizio degli anni Ottanta con la Transavanguardia, termine col quale il critico Achille Bonito Oliva designa un gruppo di artisti italiani che rilanciano una pittura di figurazione calda, visionaria, dai colori fauve, che recupera spunti e citazioni senza progetto anche dallarte del passato, dopo i freddi anni Settanta dellarte concettuale. A questo recupero della pittura, con Cucchi, Chia, Clemente, Paladino, De Maria, lartista siciliano (autodidatta di formazione) partecipa con una personale carica di immaginazione di stampo popolaresco, ingenuo, con forti cadenze simboliche.Una fantasia abbagliante, colorata, rapida, di gialli, rossi, blu scrive Francesco Gallo, siciliano anche lui, commemorando lamico morto per Aids a soli 48 anni. Una sorta di espressionismo mediterraneo, che coniugava il primitivismo delle forme con la carica dionisiaca dei colori intensi e delle materie forti per comporre scene di sentore mitico. Questa energia fantastica (qualcuno lo ha definito lo Chagall italiano) gli valse - già nel 1980 - la partecipazione alla Biennale di Venezia. Nel 1987 viene assegnato il Premio Gallarate per la sua personalità complessa, anticonformista e tenace, i cui temi fondamentali sono figure di donne dai caratteristici volti ovali ed incantevoli paesaggi mediterranei, propri del suo vocabolario iconografico. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e allestero.

Museo Archeologico Regionale di Agrigento
Contrada S. Nicola - Agrigento

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