Karin Andersen, Katharina Dieckhoff, Andrea Guastavino, SQUP. Una mostra multisettoriale che include disegno, pittura, fotoritocco digitale, video e installazioni, a cura di Alessandro Rivola.
a cura di Alessandro Rivola
artisti invitati: Karin Andersen, Katharina Dieckhoff, Andrea Guastavino, SQUP
Domenica 29 giugno dalle ore 11,00 presso la club house del circolo del golf Molino del Pero si terrà una mostra di artisti contemporanei attivi ormai da anni in campo artistico nazionale ed internazionale. Karin Andersen nata l'11.09.1966, Burghausen, Germania. Vive e lavora a Bologna. Sviluppato attraverso vari media (disegno, pittura, fotoritocco digitale, video e installazioni) il suo lavoro vorrebbe indagare il rapporto degli umani con l' idea del diverso e dell'alieno, sfumare i confini fra concetti come natura e cultura, ipotizzare interazioni creative e sorprendenti fra diverse forme di vita e diversi contesti della vita naturale o artificiale. E' autrice, con Roberto Marchesini, del libro ''Animal Appeal'', uno studio sul teriomorfismo'', 2003, Hybris/Alberto Perdisa editore. Katharina Dieckhoff, nata a Maastricht, Olanda nel 1976, formatasi in Germania e da alcuni anni residente a Bologna, ha da poco presentato la sua prima personale “Mani d’oro” nella sua città d’adozione presso la Galleria Spazia. Al centro della riflessione, appunto il ricamo, declinato attraverso tre filoni distinti: la provocazione, il passatempo e la rivalutazione del manufatto. Andrea Guastavino ..è un guastatore.
Ha smantellato molti panorami, sradicato statue dai piedistalli è saltato al volo dalle giostre con le bocche aperte dei cavalli, ha smontato molti calici e bottiglie, in dedica al suo nome. Innamorato del guardare, ha fatto passare ogni cosa attraverso il filtro degli occhi e della macchina “cattura-sguardi”..(Sabrina Foschini) SQUP lavora prevalentemente con la fotografia digitale su lambda e callitipie. Inoltre ha realizzato installazioni, video proiezioni e performance. …L’esoscheletro delle opere dell’artista è la nuova mappatura del limite corporeo, è l’idealizzazione, al di là della stessa struttura formale, della mutazione stessa dell’umano. L’immagine sostituisce, nella sua stessa funzione stilistica, la dannata concretezza di una fisicità sempre più inadeguata, sempre più svuotata di senso...(tratto dal testo critico mostra di Massimo Sgroi per la personale di Squp dal titolo Waterprof humanity)
Inaugurazione ore 11
Golf club Molino del Pero
via Molino del Pero - Monzuno (BO)