L'iniziativa ha preso avvio con un forum internazionale che si e' svolto nel maggio scorso. Ma Gap e' un laboratorio permanente attivo su molteplici fronti: dal progetto connesso alla progettazione architettonica o urbanistica, a quello paesaggistico o di carattere relazionale, fino alla realizzazione di installazioni o alla messa in atto di eventi performativi e di altre forme di interazione con gli abitanti. Sull'argomento il 7-8-9 luglio si terranno 5 seminari condotti da Roberto Daolio e Mili Romano.
Il Comune di Bologna – Giovani Artisti, in collaborazione con GAER-Giovani Artisti Emilia Romagna, l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna e il Ministero per le Politiche Giovanili e Attività Sportive si è fatto promotore di GAP – Giovani per l’Arte Pubblica, progetto dedicato all’arte pubblica.
GAP ha preso avvio con un forum internazionale, che si è svolto il 16 e 17 maggio scorsi, presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Il forum, aperto a tutti, in particolare ad artisti e studenti delle Accademie di Belle Arti e dell'Università, ha segnato l'inizio di un percorso che prosegue con incontri seminariali di approfondimento e workshop operativi, passaggi propedeutici all’ideazione e realizzazione di interventi di arte pubblica che saranno attuati nel paesaggio urbano di Bologna a partire dal 2009, nell’ambito della prossima edizione del concorso Iceberg.
Il forum, momento di incontro e confronto che ha visto la presenza di operatori, artisti, curatori, architetti, responsabili di istituzioni, è stato strutturato come una piattaforma di discussione aperta, con l’obiettivo di mettere a confronto esperienze diverse nella pratica dell’arte pubblica, per cercare di descrivere/circoscrivere l’ambito di questa disciplina.
Con il coordinamento di Gino Gianuizzi, curatore del progetto GAP, sono intervenuti al forum Herve Bechy (Parigi), fondatore di ART-PUBLIC.COM, Lorenzo Bruni, curatore, Vincenzo Chiarandà, Undo.Net, Roberto Daolio, docente Antropologia Culturale Accademia BB.AA Bologna, Daria Filardo, curatrice, Lorenzo Giusti, curatore, Cecilia Guida, curatrice, Alessandra Pioselli, curatrice, Marinella Paderni, curatrice e docente Accademia Carrara Bergamo, Mili Romano, docente Antropologia Culturale Accademia BB.AA. Bologna, Anna Stuart Tovini, Undo.Net, Elvira Vannini, curatrice e ricercatrice Dipartimento Arti Visive UNIBO, Uliana Zanetti, ufficio Mostre MAMbo, Nathalie Zonnenberg (Utrecht), curatrice artistic team di Bureau Beyond.
Temi dibattuti al forum
Arte pubblica e complessità dello scenario urbano. Necessità della distinzione fra arte pubblica e intervento artistico nello spazio pubblico: una struttura (scultura, installazione, ecc.) collocata all’esterno va considerata come un intervento artistico nello spazio pubblico ma non per questo si tratta di arte pubblica;
Arte pubblica e sistema dell’arte. L’arte pubblica non va trattata come una specifica branca dell’arte contemporanea e non è necessario che le riviste di settore, la critica d’arte e i teorici operino per riportarla entro i sicuri confini del sistema dell’arte;
L’arte pubblica non è un dispositivo di carattere estetico: arte pubblica, arte relazionale, arte sociale. La sua vocazione non è quella di elaborare strategie per l’abbellimento dell’ambiente urbano: i dispositivi di carattere estetico sono quelli che riportano l’arte pubblica all’ambito moderno e progressista dell’arredo urbano o all’ambito tradizionale e conservatore del monumento;
L’arte pubblica ha una relazione con il dono: è necessaria la figura del committente pubblico? L’arte pubblica interviene per catalizzare energie latenti e non per dare dimostrazioni di forza: è un dispositivo eterogeneo, spesso ha un carattere inconsistente, non lascia necessariamente tracce materiali, non ha forma, non risponde a una normativa definita amministrativamente, ignora le scadenze amministrative, politiche, di gestione del territorio;
Arte pubblica e autorialità: come separare l’arte pubblica dalla produzione artistica. Fino a quando la figura dell’artista seguiterà ad assumere una centralità autoreferenziale si rende impossibile superare il linguaggio su cui fondiamo le nostre individualità: l’abdicazione all’autorialità costituisce il primo e fondamentale passaggio in direzione dell’opera come processualità permanente, e forse questa può divenire una discriminante per la pratica dell’arte pubblica.
GAP
Un laboratorio permanente attivo
A cura di Gino Gianuizzi
GAP è un laboratorio permanente attivo dedicato all’arte pubblica.
L’arte pubblica non può darsi indifferentemente in un museo, in una galleria, in una biennale: l’arte pubblica vive solo là dove agisce.
Più che ogni altra forma d’arte, l’arte pubblica ha una relazione forte con il dono e si esplicita attivando dinamiche di condivisione. Interviene per catalizzare energie latenti; è un dispositivo eterogeneo, talvolta non lascia tracce materiali, non ha forma preordinata e non si presta ad essere definita con una formula. Immagina e pratica il progetto come uno spazio che comprende riserve. Non offre risposte definitive, sa ascoltare, sa fare proprie le domande che raccoglie e insieme sa porre nuove domande, è in grado di avvicinarsi alla diversità e all’emergenza con stupore e senza arroganza. Di norma, l’arte pubblica non agisce nel centro, ma pratica i territori della residualità, le intersezioni, i luoghi periferici, gli spazi ancora privi di una destinazione istituzionale, frequenta le aree dismesse e si muove lungo i limiti.
Le aree di intervento di GAP saranno molteplici e diversificate richiedendo progetti di natura diversa: dal progetto integrato connesso alla progettazione architettonica o urbanistica, al progetto paesaggistico, a quello di carattere relazionale, fino alla realizzazione di strutture (installazioni, ecc.) o alla messa in atto di eventi performativi o di altre forme di interazione con gli abitanti.
I seminari, aperti a tutti gli interessati, si svolgeranno il 7-8-9 luglio presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e saranno condotti da Roberto Daolio e Mili Romano.
I workshop, che si svolgeranno in autunno, saranno aperti ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni che vivono, lavorano o studiano in Emilia Romagna e che parteciperanno al concorso Iceberg 2008, il cui bando è di prossima uscita.
Seminari
I incontro
7 luglio, dalle 11 alle 13,30
1997-2005. Accademia in Stazione
condotto da Roberto Daolio e Mili Romano
II incontro
8 luglio dalle ore 11 alle 13,30
Arte e Spazi Pubblici - Arte e Ambiente- Arte Relazionale
Figure di riferimento tra autorialità e condivisione progettuale
condotto da Roberto Daolio
III incontro
8 luglio, dalle ore 14,30 alle alle 17
Percorsi propedeutici alla Public Art: per una progettazione fra arte e architettura e il progetto Cuore di Pietra
condotto da Mili Romano
IV incontro
9 luglio, dalle ore 11 alle 13,30
Percorsi propedeutici alla Public art: progetto Container
condotto da Mili Romano
V incontro
9 luglio, dalle 14,30 alle 17
Problemi e Metodi. un'esperienza a Imola: Ad'A- Area d'Azione 2003-2008.
Arte Pubblica e Committenti: tra il dire e il fare...
Condotto da Roberto Daolio
I seminari si svolgeranno presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Via Belle Arti 54.
I seminari, a partecipazione gratuita, sono aperti ad artisti, architetti, studenti, operatori culturali e tutti coloro che sono interessati ad approfondire i temi legati all’arte pubblica. Obiettivo degli incontri è offrire strumenti di confronto, indirizzo e ricerca artistica sulle tematiche di questa disciplina.
Scarica la scheda d'iscrizione:
http://UnDo.Net/iscrizione_seminari_GAP.pdf
Una sezione dedicata all’arte pubblica sarà inserita nel concorso Iceberg 2008 di prossima uscita, rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni che vivono, lavorano o studiano in Emilia Romagna.
Gap è un progetto dell’Ufficio Giovani Artisti del Comune di Bologna curato da Gino Gianuizzi e in collaborazione col GA/ER – Coordinamento Giovani Artisti Emilia Romagna.
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