Machina Amniotica, insieme al poeta e scrittore Carmine Mangone, ospite a Cagliari per la seconda volta dopo la rassegna del 1999 dedicata ai poeti della Beat Generation, presenteranno la performance poetico musicale 'L'Uovo di Durruti' con testi di Benjamin Peret, poeta surrealista rivoluzionario francese. La serata ripropone una sintesi delle perfomances che il gruppo ha presentato a Torino nell'ottobre del 2001, in occasione del tour di presentazione nazionale del libro 'Sparate sempre prima di strisciare'.
Performance sonicopoetica
di Carmine Mangone e Machina Amniotica
sabato 26 gennaio 2002 ore 20.30
G28 gallery
erbafoglio
presentano
MACHINA AMNIOTICA, insieme al poeta e scrittore Carmine Mangone, ospite
a Cagliari per la seconda volta dopo la rassegna del 1999 dedicata ai
poeti della Beat Generation, presenteranno la performance poetico
musicale "L'Uovo di Durruti" con testi di Benjamin Pèret, poeta
surrealista rivoluzionario francese. La serata ripropone una sintesi
delle perfomances che il gruppo ha presentato a Torino nell'ottobre del
2001, in occasione del tour di presentazione nazionale del libro Sparate
sempre prima di strisciare, curato e tradotto da Carmine Mangone su
testi di Benjamin Péret edito da Nautilus, storica casa editrice
underground piemontese.
BENJAMIN PÉRET, IL POETA "IMPOSSIBILE"
Il surrealista francese Benjamin Péret nasce a Rézé (dipartimento
della Loire-Atlantique) il 4 luglio 1899 e muore a Parigi il 18
settembre 1959. Alla fine del primo conflitto mondiale, si trasferisce
giovanissimo nella capitale francese e aderisce da subito al gruppo
dadaista di Breton, Tzara & C. In seguito, farà sue senza indugi le
parole d'ordine e la pratica del movimento surrealista, dirigendo
insieme a Pierre Naville i primi due numeri de' "La Revolution
surréaliste". Firmatario di numerose dichiarazioni politiche
collettive, aderisce al partito comunista nel gennaio 1927. Si
trasferisce poi in Brasile nel 1929 dopo aver sposato la cantante Elsie
Houston. Nel paese latinoamericano viene incarcerato per attivitÃ
sovversive e quindi espulso nel dicembre del 1931. Legatosi nel
frattempo all'opposizione di sinistra di matrice trotzkista, Péret
continua imperterrito sul piano culturale ad opporsi sia alla tradizione
accademica sia al neonato "realismo socialista", scrivendo decine e
decine di poesie di una immediatezza disarmante.Genio della scrittura
automatica, intransigente alfiere della più completa libertÃ
d'azione del poeta, Péret farà armi e bagagli all'indomani del golpe
franchista (luglio 1936) per andare a combattere tra le fila dei
rivoluzionari spagnoli. Collaboratore in un primo tempo della formazione
marxista del POUM, si aggregherà successivamente alle milizie
anarchiche della Columna Durruti tornando in Francia solo nell'aprile
del 1937. Mobilitato allo scoppio della seconda guerra mondiale, viene
incarcerato una seconda volta a Rennes nel 1940 per propaganda
sovversiva fra i ranghi dell'esercito. Liberato a seguito dell'invasione
nazista, Péret riesce ad ottenere faticosamente un visto per il
Messico insieme alla sua nuova compagna, la pittrice catalana Remedios
Varo. Resterà nel paese centroamericano dal 1941 al 1948. Autore nel
1945 del fondamentale e folgorante scritto teorico "Il Disonore dei
poeti", nel quale stronca senza mezzi termini la poesia francese della
Resistenza, Péret verrà attaccato duramente e senza lesinare colpi
bassi dall'intellighenzia asservita al Parti communiste français. Dopo
analoghe manifestazioni in Francia, a Città del Messico e a Torino,
viene ora presentata al pubblico cagliaritano la mostra fotografica che
illustra le tappe salienti della vita e dell'opera di Benjamin
Péret.Poeta esemplare - che ancora oggi, a oltre quarant'anni dalla
morte, viene passato sotto silenzio (quando nonaddirittura apertamente
diffamato) per via della sua indiscutibile e fondamentale
inutilizzabilità da parte dellacosiddetta "cultura ufficiale" -,
Péret rimane un autore affascinante, un rivoluzionario appassionato,
un uomo diuna coerenza tanto inattuale quanto toccante: vera pietra
d'inciampo, insomma, per le "Grandi-Teste-Frolle dellanostra epoca"
(CARMINE MANGONE).
Un ringraziamento particolare a: Association des Amis
de Benjamin Péret (Parigi) e Collettivo Nautilus (Torino)
Palazzo Marini
via Ada Negri 28, Cagliari