Museo della Civitella
Chieti
via G. Pianell
0871 63137
WEB
Afro, artista mediterraneo
dal 4/7/2008 al 14/10/2008
mart-dom 9-20
0871 63137
WEB
Segnalato da

Micaela Conti



approfondimenti

Afro
Gabriele Simongini



 
calendario eventi  :: 




4/7/2008

Afro, artista mediterraneo

Museo della Civitella, Chieti

La mostra ripercorre l'itinerario astratto dell'artista dal 1948 al 1975 con una quarantina di opere (alcune delle quali inedite) fra tecniche miste su tela, su compensato, su carta, carboncini, pastelli, gouache, arazzi, litografie ed incisioni. Il principale obiettivo del percorso e' proprio quello di mettere in luce l'ampiezza e la varieta' delle tecniche usate per saggiare e verificare tutte le possibilita' e potenzialita' del proprio linguaggio.


comunicato stampa

A cura di Gabriele Simongini

Afro Basaldella (Udine 1912-Zurigo 1976) è senza dubbio uno degli artisti italiani più significativi della seconda metà del XX secolo, capace di fare da ponte fra le più avanzate ricerche americane del secondo dopoguerra relative all’action painting e l’informale europeo, attraverso cui filtra anche - grazie alla sua pittura - la grande tradizione coloristica veneta. Dal 5 luglio al 15 ottobre 2008 si terrà quindi nelle prestigiose sale del Museo Archeologico Nazionale di Chieti “La Civitella” una significativa mostra dedicata ad Afro, realizzata con la decisiva collaborazione dell’Archivio Afro, organizzata dall’Associazione culturale Trifoglio di Chieti e che ripercorrerà il suo itinerario astratto dal 1948 al 1975 con una quarantina di opere (alcune delle quali inedite) fra tecniche miste su tela, su compensato, su carta intelata, su carta, carboncini, pastelli, tempere, gouache, arazzi, litografie ed incisioni. Il principale obiettivo scientifico della mostra è quello di mettere in luce l’ampiezza e la varietà delle tecniche magistralmente usate dal grande artista friulano di nascita e romano d’adozione per saggiare e verificare tutte le possibilità e potenzialità del proprio linguaggio. E ciò costituirà anche l’occasione per dare rilievo all’importanza del progetto nel suo percorso creativo attraverso il confronto fra gli studi preparatori e due opere compiute quali le straordinarie tecniche miste su tela Figura I (1953) e Doppia figura (1954).

Come scrive Gabriele Simongini nel suo approfondito saggio per il catalogo pubblicato da Silvana editoriale, “se si guarda attentamente all’intero percorso creativo di Afro, e soprattutto ai quasi trent’anni di ricerche astratte (1948-1975) che costituiscono l’oggetto di questa mostra, emerge evidente una delle qualità più forti del grande artista friulano, quella di far dialogare, con la sua pittura intesa come ponte di luce, culture, temperie e tendenze diverse. Proprio in questa straordinaria dialettica della stabilizzazione contemplativa fra elementi apparentemente opposti ed inconciliabili risiede il carattere forse più personale dell’itinerario di Afro”.

Questo evento espositivo, pur avendo un’indubitabile rilevanza quanto meno nazionale, ha un particolare significato proprio per l’Abruzzo, anche in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2009. In primo luogo Afro, come nota ancora Simongini, “con la sua pittura fatta di un colore-luce arioso, trasparente, sensuale e leggero, è l’emblema dell’artista mediterraneo per eccellenza, capace di conquistare con la sua creatività una notorietà internazionale. E come il Mediterraneo è stato sempre ed è tuttora il mare del dialogo e dell’incontro fra culture diverse, così anche Afro ha saputo unire e far dialogare civiltà artistiche lontane l’una dall’altra, rinnovando in senso internazionale ma comunque salvaguardando un’identità tipicamente italiana”. Questo fatto assume un grande rilievo come preludio e viatico verso i Giochi del Mediterraneo del 2009 che si terranno in questa regione e che dal punto di vista artistico potrebbero anche ben essere rappresentati dai colori caldi di un quadro come Porto Ercole (1952), esposto a Chieti e da cui promana pure la memoria trasfigurata di un porto con le barche o da uno dei magnifici quadri blu di Afro capaci di evocare quasi una mirabile dimensione marina (in mostra sarà presentata ad esempio la strepitosa Figura blu del 1955). Ma si legano direttamente al Mediterraneo anche opere come la tecnica mista su carta intelata Minotauro (1949), in cui rivive l’eco lontana di un mito archetipo, o la litografia Solchiaro (1959) che nel titolo richiama una caletta di Procida (dove Afro ha trascorso alcune estati su invito dell’amico Toti Scialoja) o, ancora, l’incisione Pozzuoli (1974) che evoca l’omonima cittadina nonchè stazione balneare e idrominerale campana. E, infine, non va trascurato il fatto che le opere di Afro, artista mediterraneo, sono ospitate per l’occasione in un Museo archeologico che custodisce molti capolavori dell’antica cultura mediterranea locale.

Inoltre in mostra sono eccezionalmente presentati cinque grandi e spettacolari arazzi, del 1968, del 1973 e del 1975, realizzati su progetto e sotto la supervisione diretta di Afro nella storica Arazzeria di Penne, diretta da Fernando Di Nicola, recentemente scomparso. Si può quindi dire che, sia pur temporaneamente e grazie a questa mostra, gli arazzi di Afro tornano nella regione che li ha visti nascere, a testimonianza di una gloriosa tradizione artigianale di cui essere orgogliosi e che ha saputo esaltare la creatività di uno dei maggiori artisti italiani del ‘900.

Afro ha trasformato il colore-luce nell’assoluto protagonista della propria ricerca sospesa fra tradizione e costante innovazione ed approdata ad una spiritualità laica in cui si manifesta la certezza che una comune armonia unifichi sia il microcosmo interiore che il macrocosmo. La mostra, appositamente progettata per il Museo Archeologico Nazionale di Chieti “La Civitella”, promossa dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia e dal Comune di Chieti, dal Comitato Giochi del Mediterraneo Pescara 2009, dalla Fondazione Carichieti, dall’Università G. D’Annunzio, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo e curata da Gabriele Simongini, sarà realizzata in collaborazione con l’Archivio Afro ed organizzata dall’Associazione culturale Trifoglio di Chieti. Il catalogo, pubblicato da Silvana editoriale, conterrà: testi di Gabriele Simongini; le riproduzioni delle opere esposte corredate da schede scientifiche; un colloquio con Valeria Gramiccia; la trascrizione finora inedita dell’importante documentario (che sarà proiettato in mostra) dedicato ad Afro da Franco Simongini per la serie Artisti d’oggi ed andato in onda sui canali Rai nel 1978, con una intervista all’artista (risalente ad una decina d’anni prima), a Cesare Brandi e a Valeria Gramiccia; ampi apparati bio-bibliografici curati dall’Archivio Afro.

Dopo le grandi mostre degli anni precedenti presentate nella sede di Villa Frigerj del Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo, curate sempre da Simongini e intitolate Astrattismo italiano 1910-1970 (2006), Pop Art: la via italiana (2007), anche nel 2008 si propone l’affascinante dialogo e cortocircuito fra l’arte del ‘900 e l’archeologia, questa volta nella prestigiosa sede della Civitella.

Ufficio Stampa Associazione Culturale Trifoglio
Micaela Conti 0871.330344 / 339.5781779
info@associazioneculturaletrifoglio.com

Museo della Civitella
via G. Pianell, Chieti
orari: dal martedi alla domanica 9-20
Biglietto d’ingresso: Intero € 4,00
Gratuito sotto i 18 e sopra i 65 anni, studenti universitari di facoltà umanistiche e accademie di belle arti, scolaresche e docenti accompagnatori, persone con disabilità e un loro familiare o altro accompagnatore, giornalisti con tesserino, soci ICOM, guide turistiche e interpreti turistici nell’esercizio della propria attività professionale, operatori delle associazioni di volontariato su convenzione con il Ministero (art. 112 c. 8 Codice)
Ridotto € 2,00 dai 18 ai 25 anni e docenti con incarico a tempo indeterminato delle scuole statali

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