Studio di Arti Visive Comerio
Milano
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02 2361543

Un dialogo col cielo
dal 9/7/2008 al 29/11/2008
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Studio d'Arti Visive Comerio




 
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9/7/2008

Un dialogo col cielo

Studio di Arti Visive Comerio , Milano

Installazione pittorica di Fiorella Iori, Marisa Settembrini e Chiara Silva, che hanno collocato i propri lavori sul ponteggio messo in opera per il restauro di una villa residenziale d'inizio '900 in Via Padova a Milano.


comunicato stampa

L’evento delle artiste Fiorella Iori, Marisa Settembrini e Chiara Silva, dal titolo “Un dialogo col cielo ” è promossa dallo Studio di Arti Visive Comerio, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad ampio raggio di tendenze che caratterizzano l’arte contemporanea, offre stage e conferenze di illustri artisti e intellettuali italiani e stranieri. L’evento di Pont Art curato dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Contemporanea di fama internazionale , che firma anche il testo, dal titolo “Un dialogo col cielo”, riunisce sette grandi teleri delle artiste italiane, che nel presente misurano la bellezza , e ancora nel presente mirano a dare allo spazio, a ogni spazio cittadino e celeste, una chiave del bello, un’artisticità sospesa fra terra e cielo.

Scrive Carlo Franza: “ Ci sono libri che raccontano per immagini quelle architetture che occorre guardare con gli occhi levati al cielo. Ora tre artiste italiane e milanesi, Fiorella Iori, Marisa Settembrini e Chiara Silva hanno voluto innescare l’arte sul ponteggio messo in opera per il restauro di una villa residenziale d’inizio Novecento proprio a Milano in Via Padova.
L’effetto finale è un luogo con un alto potere suggestivo, uno spazio al quale con l’artificio dell’arte, e in questo caso con il lavoro di tre artiste italiane, è stata donata un’anima. Ora quel luogo ha acquisito efficacia, in quanto la struttura s’è caricata di immagini simboliche, fatte di vita artistica, emotiva e sensoriale nuova. Un’operazione che tende a strappare un brano di città al degrado. L’installazione artistica offre spunti, indicazioni, tendenze progettuali, centrifugate dal codice “fare paesaggio”. Arte, architettura, paesaggio e spazio sono il segno di una nuova istanza culturale che oggi in Italia è pressante e difende l’unicità di desideri e attese”.

Cenni biografici delle artiste in mostra

Fiorella Iori è nata a Cecina nel 1949. Dopo il diploma al liceo Artistico di Carrara e all’Accademia di Belle Arti di Firenze si trasferisce a Milano, dove oggi vive, opera ed è titolare di cattedra al Liceo Boccioni. Inizia la sua attività ancora sotto la guida del maestro Fernando Farulli, con il quale pubblica una raccolta di grafiche dal titolo “La donna oggi” con poesie di Fabrizio Parrini. La sua naturale inclinazione alla figurazione la vedono partecipe, inizialmente, nell’editoria, con case editrici come Mondatori, Fabbri, De Agostini, per le quali ha prodotto importanti illustrazioni.
Presente in numerose raccolte d’Arte Contemporanea nazionali e internazionali: tra le ultime acquisizioni quelle del Museo Civico di Ruffano, del Museo Internazionale Mariano MIMAC, della raccolta d’Arte Contemporanea Comune di Tricase. Nell’aprile ’99 la rivista Leaderschip dedica alla sua arte un importante articolo a più pagine e in due lingue. Nel 2000 il Centro Studi Standheliano del Comune di Milano acquisisce, con una bellissima mostra, un insieme di sue opere incisorie. Numerose le mostre personali e le partecipazioni: di grande successo di critica la mostra “Aurea” allestita nella Rotonda di San Carlo al Corso, Milano, nel febbraio 2002: un suo lavoro in mostra è stato pubblicato sul quotidiano “Il Giornale”. Il 2005 la vede impegnata in una mostra a Firenze con l’adesione del Ministero dei Beni Culturali e in un omaggio a Vincenzo Ciardo sul tema dell’albero. Nello stesso anno è presentata dal critico Carlo Franza nella monografia dedicata al Disegno Italiano, e nell’Annuario Comed. In quest’ultimo periodo è soprattutto alla figura femminile che l’artista indirizza la sua ricerca instancabile mediante una pittura allusiva e simbolica con volti seminascosti e nudi femminili, coperti in parte da drappeggi che celano il “dentro” e richiamano le pieghe nascoste dell’animo.Significative di questo percorso sono le personali “Costellazioni”al Club Conti di Milano e “Bizzarro almanacco” all’Otel Ristotheatre di Firenze nel 2006; un’installazione dal titolo “La scuola dello sguardo” al Creative Council di Milano nel 2007, tutte presentate dal critico Carlo Franza. Sono del 2008 “Di scena in scena” con il Comune di Melzo, “Intime tracce” alla Brambati Arte di Vaprio D’Adda, “Disputa sulla bellezza” al Plus Florence e “Solstizio d’estate” dello Studio di Arti Visive Comerio.

Marisa Settembrini è nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Boccioni di Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana. Ha vinto il Premio Lyceum per la grafica nel 1984,il Premio Cortina nel 1994 per la pittura, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio e il Premio Milano nel 1996. Negli ultimi anni Ottanta è stata presente a Milano, al Palazzo Sormani con una mostra di incisioni e nel 1991 il Comune le dedica una importante mostra nel Museo di Milano. Nel 1995, diciotto dipinti sul tema del Paradiso dantesco sono esposti all’Oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano e nello stesso anno, quarantasei opere sono esposte all’Università Bocconi. E’invitata alla VI e alla VII Triennale dell’incisione italiana e alla XXXII Biennale d’Arte di Milano con sei dipinti nella sezione del ritratto. Nel dicembre 1997 è invitata alla V Biennale d’Arte di Cremona con tre grandi opere nella sezione del racconto, insieme a Tadini e Adami. Nel 1998 partecipa, su invito, alla mostra “Il giardino della ceramica” a Pietrasanta e alla mostra “Vergine, Madre, Regina” presso la Fondazione Mons. Bello. Sempre nel 1998 è invitata alla mostra “La soglia del silenzio” e nel 1999 alla mostra “Le stagioni della luce” nella galleria Lazzaro by Corsi di Milano, ambedue a cura del critico Carlo Franza. Numerose le mostre personali in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio) e all’estero (New York, Monaco di Baviera, Dusseldorf), e le partecipazioni a importanti rassegne. E’ presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Per questi ultimi vale ricordare le recenti acquisizioni al Civico Museo del Disegno di Salò (BS), 1993; al M.I.M.A.C. (Museo Internazionale Mariano di Arte Contemporanea) presso la Fondazione Mons. A. Bello di Alessano (LE), 1998, alla Civica Raccolta di Arte Contemporanea di Ruffano (LE), 1998,e al Civico Museo all’Aperto della Scultura di Martano(Le) nel 2004 con la “Porta della Luna”.
Negli ultimi anni che chiudono il Millennio si dedica ad un racconto ove la scrittura transita nella pittura, in un trittico di mostre milanesi (Blanchaert Antiquariato, Chiesa Antiquariato) che culminano nella Rotonda di San Carlo al Corso. Nel 2003 viene collocata una sua grande Croce nel Santuario di San Vito a San Vito Lo Capo in Sicilia. Nello stesso anno espone a Sondrio in Palazzo Martinengo,poi ad Alcamo dai Maestri Evola e a Roma al Centrale Ristotheatre; per poi essere nel 2004 a New York, ancora a Milano con una mostra promossa dalla Provincia nello Spazio Guicciardini e a Roma in Vaticano ,chiamata da Giovanni Paolo II per eseguire un grande ritratto che è andato, dopo la sua morte, nella cattedrale della città natale del Pontefice in Polonia. gli ultimi anni la vedono impegnata nuovamente nel tema del racconto con installazioni all’Otel Ristotheatre nel 2005 e 2006, al Palazzo Borghese (FI) nel 2007 e 2008 e nello stesso anno al Creative Council di Milano, al Plus Florence (FI ) e allo Studio di Arti Visive Comerio (MI). Ha elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica.
E’ stata segnalata da Jean Pierre Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da Domenico Montalto nel n. 27.
Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da Guzzi a Montalto, dalla Muritti a Ponente, da Russoli a Sanesi, da Walter Schonenberg a Marco Valsecchi,e ancora Fulvio Papi.

Chiara Silva è nata a Bollate nel 1983, vive a Novate Milanese, lavora a Milano. Si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera e ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento. Numerose le sue presenze in rassegne d’arte nazionali; la sua prima mostra personale è a Milano allo Studio Comerio nel 2008 imposta dall’illustre Storico e Critico Prof. Carlo Franza che ne cura il catalogo e la candida al Premio delle Arti Premio della Cultura XX edizione 2008. E’ presente con una mostra personale al progetto Artistico Internazionale “Frontiera” ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza presso Plus Florence a Firenze e una sua installazione alla mostra “Solstizio d’estate” dello Studio di Arti Visive Comerio. Significative presenze sono programmate, grazie alla curatela dell’illustre Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza, tra 2008 e 2009 a Firenze ( Otel Ristotheatre ) e Roma (Centrale Ristotheatre). Il suo nome già appare sulla stampa italiana come una delle giovani promesse artistiche più vivaci dell’oggi.

Apertura giovedì 10 luglio 2008

Studio di Arti Visive Comerio
Via Padova 26, Milano
Orario visite su appuntamento tutti i giorni
ingresso gratuito

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