Il Ramo d'Oro
Napoli
via Omodeo, 124
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Risignificare
dal 1/2/2002 al 10/2/2002
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Giuseppe Antonello Leone



 
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1/2/2002

Risignificare

Il Ramo d'Oro, Napoli

Giuseppe Antonello Leone. Un gioco amaro per un'infanzia adulta, 'risignificare' nel rifiuto la dignita' perduta, risalire nella poverta' della materia con pochi mezzi per risignificare un contenuto intravisto in una societa' dove lo sforzo, lo spreco, il sopruso sono il 'segno dell'umanita' perduta'.


comunicato stampa

Giuseppe Antonello Leone

Appunti sperimentali

Risignificare
Le suggestioni significative nella bottega di mio nonno, prima, e di mio padre, dopo, sono la matrice indelebile degli spazi immaginativi del mio lavoro. La dimestichezza con gli utensili del falegname, dello stagnino, del decoratore, del fabbro, del ceramista mi hanno facilitato il dominio di materiali vari associandosi e dissociandosi nell'esperienza quotidiana in un dissidio, la cui logica implacabile è sfociata nel reale della poetica operaia. Da qui l'ansia e il desiderio di riscatto e di libertà da un lavoro spesso monotono e oppressivo pur vissuto nei suoi momenti creativi.
Cedente nella forma rinascimentale, d'improvviso mi son sentito "eretico", rinunciando così ad ogni perbenismo formale.
Mi dichiaro sconfitto, suicida, mi dimetto dalla cultura ufficiale in cerca di una morale, di un linguaggio nuovo, fra le cose abbandonate, gettate via, fuori uso.
Un gioco amaro per un'infanzia adulta, "risignificare" nel rifiuto la dignità perduta, risalire nella povertà della materia con pochi mezzi per risignificare un contenuto intravisto in una società dove lo sforzo, lo spreco, il sopruso sono il "segno dell'umanità perduta".
Toccare un " oggetto-rifiuto" per risignificarlo mi dà fiducia, è come un'avventura i cui limiti sono insiti nel tutto dell'oggetto stesso. Aprirlo a nuovi spazi, a nuova luce, a una nuova forma e risignificarlo per un contenuto che lo sottrae alla provenienza di rifiuto, è una vittoria dell'immaginazione.

Note biografiche:
Giuseppe Antonello Leone, nato a Pratola Serra (AV) il 6/7/1917. Pittore e scultore ha diretto gli Istituti Statali d'Arte di Potenza, Cascano (CE), San Leucio di Caserta e di Napoli 2- Mostra d'Oltremare. Vive a Napoli, Via Parisi 19, tel 081/7641292.
Diplomato nel 1936 maestro d'arte per la ceramica presso l'Istituto Statale d'Arte di Napoli; nel 1940 si diploma in pittura col massimo dei voti presso l'Accademia di Belle Arti della stessa città seguendo i corsi dei maestri Pietro Gaudenzi, Eugenio Scorzelli, Mino Maccari.
Vincitore della borsa di studio governativa presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1940.
Vincitore di una borsa perfezionamento in pittura intitolata a "Domenico Morelli" presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1941. Frequenta il corso di Decorazione Pittorica con Emilio Notte e Alessandro Monteleone nel 1941.
Con Settimio Lauriello negli anni 1934, 1935, 1936, presso la scuola statale d'arte di Avellino si affaccia alle esperienze futuriste sia oggettuali che pittoriche e volumetriche.
Dal 1937 è ininterrottamente presente sulla scena artistica nazionale ed internazionale con più di 150 esposizioni. Ci limitiamo a ricordare di questa sua attività la partecipazione alla XXII Biennale dell'arte di Venezia nel 1940 e la realizzazione nel 1999 di pannelli in bronzo per la porta centrale del Duomo di Messina.

Inaugurazione il 2/2/2002 ore 18 con presentazione di Maurizio Vitiello

La mostra resterà aperta tutti i giorni tranne il giovedi dalle 16 alle 20.

Il Ramo d'Oro
centro d'arte e cultura
Via Omodeo,124, 80128 Napoli
tel.0815792526

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