Emanuele Antonucci
Franco Canale
Franco De Luca
Libero Galdo
Rocco Molinari
Enzo Pagano
Dino Patroni
Fabio Rocca
Mirta (Franca Tortora)
Natalino Zullo
Ugo Piscopo
Davanti a noi l'archeologia. Anche l'arte, nella modernita', deve rifondarsi attraverso coraggiosi e audaci lavori di scavo sulle origini e interrogarsi sul perche' funzioni in quelle maniere e non in altre, con quei linguaggi e non con altri.
Anche l’arte, come la cultura e i saperi, nella modernità, deve rifondarsi attraverso coraggiosi e audaci lavori di scavo sulle origini e interrogarsi sul perché funzioni in quelle maniere e non in altre, con quei linguaggi e non con altri. In breve deve fare archeologia, esplorandosi per spaccati verticali che portano al sottosuolo della coscienza. Ed è esattamente questo che fanno i nostri artisti, qui riuniti in gruppo per affinità e consonanze linguistiche e di ricerca, pur nelle diversità e distinzioni di gusto e di enunciati: da sempre essi sono intrepidamente dislocati sui sentieri che vanno verso i boschi delle origini e vi penetrano profondamente. E l’origine, ormai è noto, non è un punto fermo nel tempo e nello spazio, ma è una costante imminenza sollecitante e cogente della coscienza e dei comportamenti, qualcosa che induce a essere diversi in quanto portatori di informazioni remote, di linguaggi dimenticati, di immagini rimosse.
A questo laboratorio di idee e di ricerche, come è nella mostra documentato a campionatura, si dedicano: Libero Galdo, che più avanza negli anni, più acquista in levità e in albalità espressiva; Emanuele Antonucci, anche lui sempre agli inizi e pieno di stupore; Rocco Molinari, un artista oggi raro, capace di chiudersi in un atelier per sempre; Dino Patroni, in attento ascolto delle sollecitazioni prime e nascoste della vita alla comunicatività; Natalino Zullo, preso nel flusso rapinoso della vita donde trae tutte le conseguenze del caso; Franco Canale, nel quale gli allacciamenti si stringono da soli ab antiquo; Franca Tortora, per la quale la libertà del volo è la leva per sollevare il mondo sotto impulso di una ludicità primigenia; Fabio Rocca, per sua dannazione e nostra fortuna assorbito integralmente a fare i conti con un intrigato reticolo di relazioni dinamiche delle cose; Enzo Pagano, indagatore profondo e suggestivo delle affinità e delle consonanze; Franco De Luca, il fotografo il cui occhio è costantemente rivolto a sorprendere il momento di rivelazione della contraddizione fra interrelazione e differenza.
Sabato 12 aprile 2014 dalle ore 18 sarà riservato ai soli iscritti al seminario "la scelta e la cura" condotto da Franco Lista e Vincenzo Montella.
Opere di : Emanuele Antonucci, Franco Canale, Franco De Luca, Libero Galdo, Rocco Molinari, Enzo Pagano, Dino Patroni Fabio Rocca, Mirta (Franca Tortora), Natalino Zullo.
A cura di Ugo Piscopo
Inaugurazione sabato 5 aprile 2014
Il ramo d'oro
via Omodeo 124, Napoli
Aperto tutti i giorni tranne giovedì ore 16-20
Ingresso libero