Colore e segno sono veicoli del mondo interiore e personale dell'artista. I tagli prospettici, spesso inusuali, conducono verso i gesti che la figura compie in una maniera apparentemente scontata ma ugualmente carica di valore estetico.
a cura di Fabrizia Bettazzi
“La sospensione verso cui ci trasportano le opere di Laura Pozzar (Udine,
classe 1981) è magica, di una magia che, pur rimanendo ancorata saldamente
al vissuto dell’artista, dona alle immagini una costante di sognante
atmosfera.
Le immagini della Pozzar attingono alla dimensione di un quotidiano che
ruota saldamente intorno alla fisicità dell’autrice: ecco quindi che ogni
momento, vissuto in una solitaria consapevolezza di sé, immerso nella
semplicità quotidiana, diventa canale privilegiato per la visione artistica.
E’ un’arte delle piccole cose, dei piccoli gesti, che trova in essi linfa
vitale, che si nutre della grandezza di momenti.
Nella visione della Pozzar niente tuttavia ci è risparmiato.
Il segno è incisivo, espressivo, espressionista nell’uso vivace e mai
scontato della gamma cromatica.
Colore e Segno sono veicoli del mondo interiore e personale dell’artista.
I tagli prospettici, sempre abbastanza ravvicinati, spesso inusuali, ci
conducono verso i gesti che la figura compie in una maniera apparentemente
scontata ma ugualmente carica di valore estetico.
C’è un po’ di quella tradizione tranquillizzante e ordinata di tanta nostra
pittura del Novecento nell’arte della Pozzar; tuttavia la visione che ce ne
viene resa è filtrata da una giovinezza riflessiva, vivida, mai scontata,
vissuta in prima persona.
Il sogno in cui siamo dolcemente trasportati è intimo, personale, una
finestra assolutamente privilegiata su sentimenti e sensazioni altrimenti
inaccessibili e gelosamente custoditi.
Laura Pozzar ci apre una visione magica e sognante sul quotidiano,
approfondisce la riflessione sui suoi valori personali, fa della cura del sé
il perno attorno cui far ruotare la sua giovane arte, un’arte fatta di
colori vivaci e figure tutte da guardare che ci guardano a loro volta
curiose di scoprire le nostre vite.”
Inaugurazione giovedì 24 luglio ore 21.30
Lato
Piazza San Marco, 13 - Prato