Housewarming party. Presentazione della nuova "casa" costruita su progetto di Gaetano Pesce. Eventi collaterali della serata: intervento di Francesco Arena, "lu purpu" di Maria Grazia Rosin, cineselezione a cura di Alberto Guerri, principe Maurice Agosti alla consolle, Carlo Borsatti alle cibarie, Tusicchio nell'orto.
Caterina Tognon per stART
Gaetano Pesce con
Gabriele Pimpini e Cosimo Cardone
inaugurano
Pescetrullo
intervento di Francesco Arena (grazie a Paola di Monitor Video&Contemporary Art, Roma)
"lu purpu" di Maria Grazia Rosin
cineselezione a cura di Alberto Guerri
principe Maurice Agosti alla consolle
Carlo Borsatti alle cibarie
Tusicchio nell’orto
con il patrocinio del Comune di Carovigno
Non è sorprendente che l’odierna espressione architettonica non abbia ancora approfittato di quanto accaduto nella cultura durante gli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso? La Pop Art, la poesia "ordinaria" di Bukowski, la Beat Generation, la musica Pop e Rock sono ormai passate, stanno sugli scaffali della storia e cominciano a coprirsi di polvere, senza che l’architettura ne abbia mai tenuto conto. All’opposto essa rimane protestante, purista, formale, vagamente totalitaria; nipote del Movimento Moderno continua con i suoi autori a ignorare tutto quello che potrebbe guarirla dall’anemia che la colpisce e che la fa essere noiosa, ripetitiva, glaciale e senza amore.
Quando l’architettura sarà serena, pluralista e capace di raccontare i luoghi e le loro culture? La Casa Ritratto di Ostuni cerca di recuperare un po’ di ritardo e, senza prendersi troppo sul serio, esprime semplici frasi contemporanee, sia come linguaggio sia per la tecnica e il materiale impiegati. Il primo usa l’immagine invece che la geometria astratta usata da quasi tutti gli studi di architettura del globo. La tecnica e la materia consistono nello spruzzare il poliuretano rigido su dei volumi grezzi di legno. I bagni, sempre in legno, sono coperti di specchio, materiale simbolo della cura del corpo, e riflettono la campagna di ulivi circostante. Nell’insieme, la casa è forse il ritratto della coppia veneziana che mi ha commissionato questo progetto e vuole ricordare le loro sembianze. Gaetano Pesce, Giugno 2008
Il Progetto
Gaetano Pesce progetta in un ettaro di uliveto nella campagna tra Ostuni e Carovigno (Brindisi) intervenendo - anche in un ambito così ricco di storia come la Puglia - con un’architettura contemporanea. Caterina Tognon, committente per stART e titolare dell’omonima galleria d’arte contemporanea a Venezia (http://www.caterinatognon.com) ha voluto il lavoro di Gaetano Pesce per la sua capacità di operare in modo trasversale negli ambiti - normalmente tenuti ben distinti - delle arti visive, dell’architettura e del design.
Dall’incontro tra tradizione e ribellione, nel riconoscimento della qualità paesaggistica dei luoghi interessati unitamente alla dimensione sperimentale della ricerca di Gaetano Pesce, è nato è si è sviluppato il progetto Pescetrullo.
I quattro corpi di fabbrica poggiano su una pedana di cemento la cui irregolare forma planimetrica lascia spazio agli alberi di fico, mandorlo e ulivo che la circondano. Ciò al fine di intervenire con leggerezza, "senza pesare" sul terreno rispettando l’integrità e la continuità della vegetazione preesistente. Due dei quattro volumi richiamano le chiome degli ulivi secolari che assumono con la potatura forme geometriche "cubiche". Nella ricerca di morbidezza e smussatura Pesce impiega il poliuretano espanso: materiale di cui si sperimenta un uso inedito. Gli altri due corpi di fabbrica che svolgono la funzione di servizi sono interamente coperti, in maniera irregolare, da piccoli specchi con il triplice effetto di rimandare intuitivamente alla funzione, di rispecchiare l’ambiente circostante e di scomparire quale forma umana nelle forme naturali.
Pescetrullo è un intervento di architettura collocabile in assoluta continuità con tutto il lavoro di Pesce, in un dialogo serrato tra design e arti visive. Ancora una volta, l’architetto-artista ci racconta, attraverso le sue architetture, la storia delle persone. Al centro della sua speculazione vi è l’uomo con la sua storia e l’architettura ne diviene elemento narrativo. "Scatole viventi" potrebbe essere la definizione che spiega l’esigenza di dare a tutta la sua produzione creativa sembianze umane. Così in Pescetrullo i due volumi maggiori assumono con leggerezza ed ironia le sembianze di un uomo e una donna. Due grandi facce cariche di espressività sulle quali la scelta dei colori diventa giocoforza: azzurro lui e rosa lei.
Progetto e realizzazione: Gaetano Pesce (New York) in collaborazione con Gabriele Pimpini (Venezia) e Cosimo Cardone (Ostuni)
Committente: Caterina Tognon per stART Venezia _ associazione culturale arte contemporanea.
Esecuzione: Geom. Marco Cavallo (Ostuni, BR) per le opere edili / Falegnameria De Mattia e Leo snc (Pieve di Livinallongo, BL) per le opere di carpenteria lignea / Mion f.lli snc (Lozzo Atestino, PD) per il poliuretano.
Area dell’intervento: un ettaro di terreno coltivato con ulivi secolari.
Ideazione del progetto: Marzo 2006
Permesso edilizio: Dicembre 2006 – Maggio 2007
Durata del cantiere: Agosto 2007 – Giugno 2008
http://www.startcontempo.org/incorso.htm
http://francescoarena.com
domenica 10 agosto 2008, notte di San Lorenzo
dal tramonto all’alba
agro di Carovigno, Puglia