Sede storica del Gruppo 78
Trieste
via Monte Cengio, 11
040 567136
WEB
La casa magica
dal 4/8/2008 al 5/8/2008
dalle 20

Segnalato da

Maria Campitelli




 
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4/8/2008

La casa magica

Sede storica del Gruppo 78, Trieste

Un mega-art-party per i 30 anni di attivita' del Gruppo 78 International Contemporary Art. Per l'occasione: "La casa magica", installazione luminosa interattiva progettata dal duo Pixel, formato da Elisa Vladilo e Antonio Giacomin. Il tutto a cura di Maria Campitelli


comunicato stampa

Un mega-art-party per i 30 anni di intensa attività del GRUPPO 78 International Contemporary Art, arricchito da: “LA CASA MAGICA”, installazione luminosa interattiva progettata dal duo Pixel, formato da Elisa Vladilo e Antonio Giacomin.
Il tutto a cura di Maria Campitelli nella sede storica del Gruppo in via Monte Cengio, 11, a Trieste, martedì 5 agosto 2008, a partire dalle ore 20!

Un nuovo evento artistico per celebrare gli innumerevoli realizzati nei trascorsi decenni. Una casa magicamente trasformata, in virtù dell’invenzione artistica legata all’impiego di tecnologie avanzate, in una notte d’estate.

Un incontro festoso in nome dell’arte a ricordare un percorso frenetico quanto prodigioso (oltre 300 i progetti realizzati) attuato con collaborazioni nazionali ed internazionali, ma nel contempo con gli occhi e la mente ben puntati al futuro, pronti come sempre a percepire i mutamenti, le sfumature innovative di un pianeta - quello dell'arte – in perenne trasformazione, come la vita

L’associazione è nata trent’anni fa con l’intento di far conoscere, promuovere, divulgare l’espressività contemporanea in una città poco propensa al nuovo, anzi, specie all’epoca, terribilmente inclinata verso il passato. Un gruppo di amici – artisti, critici, intellettuali, semplici appassionati d’arte - si preoccupava della chiusura endemica del civico Museo Revoltella Galleria d’arte moderna di Trieste, per gli interminabili lavori di ristrutturazione dell’ala scarpiana, e dell’isolamento della città, per quanto concerne l’informazione sul contemporaneo, rispetto alle iniziative nazionali. Era l’anno, il 1978, in cui a Trieste, per la volontà e la capacità organizzativa di pochi privati, erano accadute manifestazioni insolite, come Il Wiener Aktionismus tra Istituto d’arte e Teatro Romano, la “Festa dell’approriazione urbana” nella cittadina di Muggia. Si pensava che fosse compito delle pubbliche istituzioni la promozione di tali eventi. Il Gruppo 78 si fece carico di avviare dei contatti con gli enti pubblici a questo scopo e di promuovere iniziative di sensibilizzazione nei confronti dell’arte contemporanea nella cittadinanza, evidenziando la necessità di aprire la città alla cultura dell’oggi. Gli sforzi furono vani, di conseguenza l’associazione cominciò a intraprendere per conto proprio, con mezzi limitatissimi, manifestazioni che aprissero nuovi orizzonti sull’auspicato fronte della contemporaneità. All’inizio si lavorò su due versanti : quello della promozione di una spettacolarità sperimentale – erano i tempi delle mitiche quanto trasgressive formazioni performative come “Falso movimento”, “La Gaia Scienza”…- della performance (forma espressiva particolarmente cara al Gruppo 78) dell’espressione corporea e della sua educazione tramite seminari; e quello, di gran lunga più espanso, della promozione di eventi d’arte. Sul primo versante non si può non ricordare gli spettacoli di Teatro-danza” degli anni ’80, specie la versione danzata in prima assoluta mondiale dell’”Arlecchino” di Stokhausen, e poi lo straordinario spettacolo multimediale “”Painting the music and dance” del ’92 con l’artista americana Jean Edelstein, in cui praticamente si danzava la pittura e la musica, i numerosi seminari di danza-terapia con Maria Fux, personaggio carismatico internazionale, invitato a Trieste per la prima volta dal Gruppo 78.
Sul versante dell’arte il Gruppo 78 ha innanzi tutto individuato e sostenuto nuovi artisti del territorio, e ha realizzato innumerevoli mostre che man mano sono divenute di respiro nazionale ed internazionale, collaborando con gli Enti locali, con il Museo Revoltella, con il Teatro Miela, con il sostengo della Regione, della Provincia, del Comune, di Enti Turistici, della Fondazione CRTrieste e di altre sponsorizzazioni.
Il raggio d’azione si è dunque allargato, le strettoie e le incomprensioni iniziali sono state superate, il panorama generale si è modificato, il rigetto del contemporaneo è divenuto man mano un brutto ricordo da chiudere nel cassetto. Negli ultimi tempi anzi, è accaduto il fenomeno contrario, una fioritura, specie nella nostra regione, di nuovi enti e strutture a favore della promozione e distribuzione dell’arte contemporanea. Pensiamo di avere contribuito in parte a questo risultato, con i nostri sforzi organizzativi, con le nostre realizzazioni, ma soprattutto con la nostra costanza (in tanti lunghi anni nonostante le avversità) e coerenza nello svolgimento di un percorso in cui abbiamo profondamente creduto.
Di questo vogliamo ricordare soltanto le tappe principali.
Dall’86 al ’97 il Gruppo 78 ha condotto assieme ad altri soggetti culturali il progetto “Minimi Intenti” con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia, favorendo gli scambi con paesi limitrofi (specie Slovenia e Austria). Nell’88 è decollata l’operazione “Arte debole”, approdata poi in vari paesi d’Europa, con l’appendice “The postdialectical Index” (’91) mostra di artisti italiani ed americani, svolta a Trieste e New York.
Con “Achtung auf den Zug” al Museo Ferroviario (1995) si instaura una nuova linea curatoriale, quella di “occupare” spazi non deputati all’arte, per una diversa e più dilatata utenza, e una nuova espansione nelle dimensioni degli eventi (35 artisti).
Nel ’96 inizia il ciclo internazionale di “Natura Naturans” ancora in atto, la prima volta con 81 artisti di 10 paesi diversi, dislocati in 5 civici musei cittadini, come il Museo di Scienza Naturale, il Museo del Mare, l’Acquario, il sotterraneo Lalio al Castello di S. Giusto… Iniziano così operazioni con sedi multiple che tendono a coprire il centro storico della città, divenendo un evento della cittadinanza. Si susseguono, una all’anno, in quest’ottica di invasione cittadina, anche con la collaborazione delle principali gallerie private, LipanjePuntin, Tommaseo, Planetario, Juliet : “Realfiction” (nell’insolito spazio dell’Area Science Park), “Transformation”, “Work in progress”, “Extended Transformation” (esportata a Lubiana, Zagabria, Sarayevo), “Garden Fashion” (prima mostra nello scrigno magico della Serra di Villa Rivoltella), “Shock&Show”, “Other Fashion” (a Gorizia per il decennale di Mittelmoda), “Imagerie Art Fashion”, “Plastica d’artista” (a Pordenone in occasione della Fiera della plastica “Samuplast”, 2004), “Troubled Times” (nell’insolita sede del civico Museo della Guerra per la pace “Diego de Henriquez”), “Corpo/moda/mente” (con il riferimento storico di Sonja Delaunay, al Museo Revoltella), “Wonderful/Hibiscus”. Tutte mostre incentrate su tematiche di grande attualità, sulle trasformazioni epocali in atto sul nostro pianeta, sull’intrigante rapporto arte/moda, esteso al “corpo” inteso in modo organico-viscerale, sulla riscoperta della “meraviglia” nei linguaggi contemporani, sull’espansione del rapporto arte/ tecnologia…
L’anno scorso è stata l’epopea della “Public Art” con una ricognizione nel suo mondo variegato, con interventi site specific e di tipo socio-relazionale, mostre documentative, un convegno internazionale, manifesti d’artista. E’ in fase di elaborazione il relativo catalogo che sarà editato dalla prestigiosa Silvana Editoriale.
L’indice attuale dell’arte contemporanea, ma risale già agli anni 80/90, è verso la sua democratizzazione, con il coinvolgimento del pubblico che da spettatore si fa protagonista e partecipa all’atto creativo. In questo spirito di azione pubblica rientrano anche i progetti di “Specchio d’acqua” che per tre volte si sono insediati sul Canale di Ponterosso.
Tutte le iniziative del Gruppo 78 sono state curate da Maria Campitelli – che ne è il presidente – con svariate collaborazioni, come pure i relativi cataloghi.

Sede storica del Gruppo 78
Monte Cengio, 11 Trieste

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