Diverse Sedi
Rocca di Mezzo (AQ)

Roccafestival 2008
dal 16/8/2008 al 22/8/2008
0862 916125
WEB
Segnalato da

Giovanna Nicolai




 
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16/8/2008

Roccafestival 2008

Diverse Sedi, Rocca di Mezzo (AQ)

Fra poesia e sperimentazione lungo gli eterni temi dell'amore, della vecchiaia, del dolore e della spiritualita'. Ricco programma di spettacoli di teatro, danza, musica.


comunicato stampa

Dall'17 al 23 agosto Rocca di Mezzo ospiterà ancora una volta il ROCCAFESTIVAL, un appuntamento di teatro musica e danza per la direzione artistica di Maria Grazia Tolomeo giunto quest'anno alla sua quinta edizione. Nato nel 2004, fin dall'inizio il ROCCAFESTIVAL ha voluto offrire degli appuntamenti con un teatro di ricerca e di sperimentazione che permettesse una lettura della tradizione con un occhio contemporaneo: l'unico modo per riappropriarsi del passato e per progettare il futuro. Con una particolare apertura europea che ne allargasse il ruolo e le possibilità. Queste le peculiarità che hanno fatto del festival un appuntamento particolare nel panorama delle offerte di spettacolo estive.

In questa linea, la rassegna aprirà con un recital del musicista e performer Canio Loguercio, ospiterà le fiabe danzate di Giorgio Rossi e le rivisitazioni di Ovidio di Sista Bramini. Ma anche Remondi e Caporossi con la loro ultima commedia e la compagnia del Teatro Segreto (diretta da Ruggero Cappuccio) con la Morte della bellezza di Patroni Griffi nell'edizione di Giulia Naldi.

DOMENICA 17 AGOSTO
Palestra Polivalente, ore 21
Canio Loguercio in Passione Concertino al sangue di canzoni d'amore sussurrate di Sara Ventroni, Gabriele Franca, Enzo Mansueto, Rosaria Lo Russo, Tommaso Ottonieri, Lelio Voce Musiche: Canio Loguercio e Rocca De Rosa Con Canio Loguercio (voce, chitarra, arrangiamenti)

Canio Loguercio, musicista, performer, architetto. Lucano di nascita, napoletano d'adozione, vive a Roma. Con l'etichetta indipendente Officina ha ideato e realizzato numerosi progetti musicali fra cui - con Il manifesto - "Kufia-canto per la Palestina", "Trasmigrazioni", "Prima della pioggia", e "Indifferentemente", il suo primo disco da solista. Finalista a tre diverse edizioni del Premio Recanati per la canzone d'autore, ha lavorato con vari musicisti ed è stato conduttore, autore e regista di programmi radiofonici. Con "Miserere" (libro/cd/dvd, edizioni Squilibri) ha collaborato con alcuni dei più rappresentativi poeti della nuova scena letteraria contemporanea (Gabriele Frasca, Lello Voce, Sara Ventroni, Rosaria Lo Russo, Tommaso Ottonieri, Enzo Mansueto), con il video-artista Antonello Matarazzo e con i musicisti Rocco De Rosa, Maria Pia De Vito e Paolo Fresu.

LUNEDI' 18 AGOSTO
Palestra Polivalente, ore 21
Compagnia Sosta Palmizi in La favola esplosa Ideazione e messa in scena di Giorgio Rossi Movimenti narranti dei tra-ballanti danza-attori: Elisa Vanessa, Piera Gianotti, Francesco Vanenti, Emanuel Rosenberg, Cecilia Ventriglia Luci: Maria Cugusi Costumi:Roberta Vacchetta Musiche: Harald Weiss e Stimmhorn Musiche originali: Mario Cosottini

Danzare le favole è per essere totalmente vivi, per non dimenticare le proprie origini ancestrali, i propri miti, la propria capacità di immaginare e di stupirsi e la propria anima universale. Le favole rappresentano la voce, forse impersonale, ma proprio per questo tanto più autentica, di un'esistenza primaria, immediata, totale nei suoi entusiasmi, così come nelle sue paure, nei suoi illogici innamoramenti, così come negli odii più profondi ed inspiegabili; un'esistenza, a ben guardare, assai simile a quella di ciascuno di noi negli anni, più o meno lontani, più o meno rimpianti, della nostra infanzia. Giocare nell'universo della favola equivale ad addentrarsi nei sentimenti più nascosti della propria esistenza e dei propri miti, nella semplicità dell'agire sul palcoscenico, dove ad esprimersi non è la razionalità, ma la memoria ancestrale. Un gioco di evocazione che non svela, che non spiega, trasfigurato da uno sguardo bambino sospeso tra stupore e incredulità, dal ritmo velocissimo, dai costumi sgargianti di colori, dalla forte dinamicità di un quintetto di esplosivi interpreti. Uno sguardo in danza sospeso tra stupore e incredulità, riconoscimento e divertimento.

"Ispirato alle fiabe di Italo Calvino, una nuova tappa nella costante indagine sull'uomo e sulle sue emozioni che, da oltre vent'anni, Giorgio Rossi, autore e interprete dal tocco delicato e poetico, porta avanti insieme alla storica compagnia Sosta Palmizi". Ada D'Adamo, Diario

MARTEDI' 19 AGOSTO
Pineta Alta di San Leucio, ore 20
O Thiasos Teatro Natura in Miti di stelle Racconti e canti sotto il cielo notturno Testo e narrazione di Sista Bramini dalle Metamorfosi di Ovidio Accompagnamento con polifonie tradizionali: Francesca Ferri, Camilla Dell'Agnola, Silvia Balossi

Sista Bramini racconta i miti legati agliamori di Giove, immortalati nelle costellazioni, dalle Metamorfosi di Ovidio. Francesca Ferri, Camilla Dell'Agnola e Silvia Balossi accompagnano il cammino con polifonie tradizionali, dialogando con i miti e gli spazi aperti.

GIOVEDI' 21 AGOSTO
Compagnia Remondi & Caporossi Orchestra in sciopero Scritto, diretto e interpretato da Claudio Remondi e Riccardo Caporossi Musiche: Sergio Quarta e Sandra Ugolini

Lo spettacolo mette in scena versi brevi e strofe in forma di composizioni cantate scritte negli anni da Remondi e Caporossi. Frammenti testati nei vari e numerosi spettacoli vissuti e agiti nel corso di questi ultimi anni. Ma soprattutto un singolarissimo montaggio teatrale che nasce anche dall'incontro con i numerosi artisti che hanno inciampato sulla via di Rem & Cap: cantilene, melodie semplici, ritmi e armonie in uno spettacolo fra musica e teatro.

DOMENICA 23 AGOSTO
Palestra Polivalente, ore 20,30
Alla presenza di Riccardo Cocciante Teatro segreto. Direzione artistica Ruggero Cappuccio La morte della bellezza Voci in concerto per Giuseppe Patroni Griffi Con Nadia Baldi, Conie Bismuto, Antonella Ippolito, Ada Totano, Lia Zinno Musiche originali: Paolo Vivaldi Disegno luci : Pietro Sperduti Fonica: Carmine Acconcia Regia: Nadia Baldi

Sullo scenario di una Napoli del periodo della guerra emerge il conflitto fra l'educazione sentimentale e la celata omosessualità del sedicenne Eugenio che, insidiato dal giovane tedesco Lilandt, prima lo rifiuta e poi si getta impetuosamente in un legame amoroso. La morte della bellezza. Romanzo classico e storico. E' la vicenda di un amore omosessuale fra due giovani, sullo sfondo di una Napoli in piena guerra e sotto i bombardamenti aerei; amore sensuale e sentimentale, controverso e negato, che l'atmosfera crudele e incantata di una città fatale rende simbolico come le fiamme che la esaltano e distruggono.

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