Per esempio X.X.X: Lo stile. Osmar Osten, alias z.b. (zum Beispiel), ovvero p.e. (Per esempio, nella traduzione italiana) continua a firmare cosi' anche i suoi nuovi lavori, sottolineando il carattere 'esemplare', ma anche seriale della sua ricerca, in cui gli stessi motivi (pesci, fiori, pupazzi di neve) vengono ripetuti e provati in diverse combinazioni pittoriche. In occasione della mostra sono esposte 41 opere, due delle quali di grandissimo formato.
Per esempio X.X.X.:
LO STILE
opere recenti
a cura di Johannes Gachnang
L'artista Osmar Osten (Cheminitz, 1959), dopo la prima personale nel
1999, ritorna alla Galleria Salvatore + Caroline Ala con una nuova serie
di lavori. Originario della ex Ddr l'artista si è formato
all'Accademia di Dresda, sotto il socialismo sovietico, in un clima di
isolamento culturale che è proseguito ben oltre il 1989, anno della
riunificazione della Germania. Osten, che in tedesco significa Est, ha
sempre rivendicato, spesso in maniera giocosa, la sua condizione di
artista dell'est: isolato, ma anche libero dalle mode e dai
condizionamenti che provengono dall'eccesso di informazione.
La ricerca di Osmar Osten si rifà alla tradizione espressionista
tedesca, pittorica per eccellenza, che dall'inizio del secolo con
l'artista Schimitt - Rottluff giunge sino ad Altembourg e A.R. Penck, a
Baselitz e Polke, artisti dell'est la cui fortuna critica è coincisa
con il passaggio ad ovest.
Osmar Osten, alias z.b. (zum Beispiel), ovvero p.e. (Per esempio, nella
traduzione italiana) continua a firmare così anche i suoi nuovi
lavori, sottolineando il carattere "esemplare", ma anche seriale della
sua ricerca, in cui gli stessi motivi (pesci, fiori, pupazzi di neve)
vengono ripetuti e provati in diverse combinazioni pittoriche.
In occasione della mostra sono esposte 41 opere di Osmar Osten, due
delle quali di grandissimo formato, Eine denkt immer nach [Una riflette
sempre], acrilico su tela 200 x 170 cm e Eine denkt immer nach X [Una
pensa sempre a X], acrilico su tela 200 x 170 cm, rispettivamente del
1998 e del 1999, che si ricollegano alla produzione precedente e in
parte concludono - come afferma il curatore Johannes Gachnang - "la
ricerca iconografica della forma" degli anni 1996 - 1999.
Nei nuovi lavori (2000/2001), oltre all'introduzione di tecniche e
materiali differenti (china e pastelli su tela e carta, acrilico su
compensato), si assiste a una nuova stagione compositiva in cui i
soggetti (uccelli e pesci) divengono sempre meno riconoscibili, dei veri
e propri motivi astratti come nella serie Beispeil aus meinem Malbuch
[Album da colorare], o invece appaiono sempre più stilizzati e
semplificati come in Alba-tramonto. Quest'ultimo aspetto è
particolarmente evidente nei disegni, una parte importantissima della
sua produzione, che la Galleria Salvatore + Caroline Ala ha deciso di
mostrare per la prima volta in Italia (17 disegni, china e pastello su
carta).
INAUGURAZIONE: martedì 5 febbraio 2002 dalle 18 alle 21
L'artista sarà presente il giorno dell'inaugurazione per eventuali
incontri con la stampa.
ORARIO: dal martedì al sabato dalle 10 alle 19
chiuso domenica e lunedì
Galleria Salvatore + Caroline Ala
Via Monte di Pietà 1 - 20121 Milano
Telefono 02/8900901
Telefax 02/86467384