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Festival Isole che Parlano
dal 7/9/2008 al 13/9/2008
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7/9/2008

Festival Isole che Parlano

Varie sedi, Palau (SS)

XII Edizione. I Problemi delle bussole, magie di legno e di ferro, e' il tema portante: un viaggio simbolico tra i continenti che coinvolge Palau in un'immaginifica deriva creativa. Fotografia di reportage, laboratori arte-infanzia, incontri, concerti, cinema, interazioni con il territorio.


comunicato stampa

Prende il via a Palau - dall’8 al 14 settembre - la XII edizione del festival Isole che Parlano. La manifestazione - ideata da Nanni e Paolo Angeli - è organizzata dall’Associazione Sarditudine, con il contributo dell’assessorato alla cultura del Comune di Palau, della Provincia Olbia Tempio, della Regione Sardegna, della fondazione Banco di Sardegna, con il patrocinio dell’ISRE, dell’UNESCO e di RAI radio Tre.

I Problemi delle bussole, magie di legno e di ferro, è il tema della XII edizione: un viaggio simbolico tra i continenti che coinvolge Palau in un’immaginifica deriva creativa. La formula è quella consolidata negli undici anni di Isole che Parlano: fotografia di reportage, laboratori arte-infanzia, incontri, concerti, cinema, interazioni con il territorio - con dislocamento degli eventi in aree archeologiche, nei monumenti naturali, nelle spiagge, nei luoghi suggestivi del centro urbano. Il binomio tradizione e innovazione costituisce l'asse portante della manifestazione.

Si esordisce con Mezzo Passo: sguardi dall’altro, rassegna cinematografica in collaborazione con Associazione Culturale Ariele, ISRE, Human Rights Nights e Cineteca di Bologna. Dall’8 al 10 settembre - ore 21.30 Arena Effetto Notte - le emozioni, i rumori, i colori, alla scoperta del battito del cuore musicale di Istanbul (Crossing the bridge - The sound of Istanbul di Fatih Akin), i sogni di un bambino che cerca di evadere con la fantasia dalla più grande baraccopoli dell’Africa orientale (I want to be a pilot di Diego Quemada-Diez), la leggenda dell’afrobeat Fela Kuti, leader della protesta contro la corruzione delle classi politiche africane (Suffering and smiling di Dan Ollman), lo zoom sui cambiamenti epocali avvenuti in Sardegna nello spazio di tre generazioni (Tempus de baristas di David MacDougall).

A seguire - dal 9 all’11 settembre, ore 10.30/13.00 Centro di documentazione del territorio/Oratorio - il laboratorio di ArteSonora Zugunruhe: pronti a migrare, (a cura di Alessandra Angeli, ideato e condotto da Cinzia Cometti e Lullo Mosso), un’esperienza nel mondo non codificato delle arti con protagonisti i bambini, la cui trasposizione sonora caratterizzerà la mostra performances dell’11 settembre, ore 18, in Piazza due palme.

Sempre l’11 settembre - ore 21.30, Centro di documentazione del territorio - si rinnova il tradizionale appuntamento con la fotografia di reportage, dedicato quest’anno all’esposizione KUMBH MELA (India 1998/2004) di Antonio Mannu (Italia). La Kumbh Mela è l’evento religioso e sociale di maggior rilevanza dell’induismo: un pellegrinaggio di massa con profonde valenze sociali, che Antonio Mannu rende intelligibile attraverso un emozionante racconto per immagini. La mostra, allestita in collaborazione con Ogros, rimarrà aperta fino al 30 settembre.

Veniamo ai concerti serali (ore 21.30 al Cine Teatro Montiggia).

Si apre venerdì 12 con i 2 Foot Yard (USA), trio guidato dalla violinista-cantante Carla Kihlstedt (collaborazioni con Tom Waits e Fred Frith) che si avvale del contributo creativo di Marika Hughes (violoncello, voce) e Shahzad Ismaily (batteria, chitarra). Rock da camera, canzoni e fratture noise, ritmi zoppi e muri di suono, si alternano in un lavoro fuori del tempo, geniale e seducente.

Si prosegue sabato 13 con il solo di Djibril Diabate (Mali) - uno dei più grandi interpreti al mondo della kora, l’antica arpa mandingue a 21 corde - e, a seguire, I problemi delle bussole (USA/Cina/Italia), produzione originale all’insegna dell’improvvisazione fra tre grandi esponenti della musica creativa internazionale (Kihlstedt, Wu Fei e Cristiano Calcagnile). Domenica 14, spazio al set magico della virtuosa dell’arpa tradizionale guzheng e cantante Wu Fei (Cina): una sintesi di linguaggio tra cultura musicale classica cinese, tradizione e free form.

Imperdibili i concerti al tramonto: venerdì 12, ore 18.30, Isole che parlano affida alla kora del griot Djibril Diabate la sonorizzazione della Tomba dei Giganti Li Mizzani; sabato 13, ore 17.00, appuntamento sulla Roccia dell’Orso per Di granito III Edizione - omaggio a Mario Cervo e Pietro Sassu - con il canto a Tenore di Su hussertu de Mamoiada e il Tenore Norìolo di Dorgali; si conclude nella spiaggia di Cala Martinella, domenica 14, ore 18.30, con la produzione originale Risacca - duo composto dall’eclettico Cristiano Calcagnile (batterista di Cristina Donà, Stefano Bollani, eccellente improvvisatore) e Marika Hughes (violoncellista che vanta collaborazioni con Santana e vocalist delle Charming Hostess). Per consuetudine Isole che Parlano propone uno spazio didattico di approfondimento: dal 12 al 14 settembre - ore 11.30 Centro di documentazione del territorio - gli incontri con Djibril Diabate (Kora: la tradizione dei griot in Mali), Carla Kihlstedt (Coast to Coast, un viaggio nell’America visionaria e creativa, da una sponda all’altra del continente) e Wu Fei (Guzheng dalla tradizione alla modernità).

Il programma è arricchito dalle scorribande della Fanfara Burek (Italia) - musica misurata per passi di danza tra salsa, infernali ritmi balcanici e liscio romagnolo - e dal dopo festival Isole di Not(t)e - programmato al MOLOKAI Live Music Pub - con il dj africano Maouka Sekou Diabate, il Basso Bar di Lullo Mosso, i Selva de Mar e la Fanfara Burek. Isole che parlano si congeda dal suo pubblico con il saluto al mare - 14 settembre, ore 23.30 Spiaggia di Palau Vecchio - affidato al duo Selva de Mar: musica acquatica, ipnotica, strutture ambient incalzanti e minimali, in cui le parti improvvisate di Sasha Agranov (Israele) e Pablo Wayne (Argentina) si innestano, fondono e sfumano tra le onde e le luci riflesse dell’arcipelago. Isole che parlano 2008 sostiene la Campagna GoFAR di sensibilizzazione e raccolta fondi in favore della ricerca scientifica per la cura dell’Atassia di Friedreich.

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