Marina Abramovich
Eija Elisa Athila
Maja Bajevic
Renata Boero
Letizia Carriello
Danica Danic
Gloria Friedman
Siobhan Hapaska
Candida Hoefer
Oda Jaune
Tessa Manon de Uyl
Sabrina Mezzaqui
Yoko Ono
Anila Rubiku
Katharina Sieverding
Francesca Woodman
Lorand Hegyi
Davide Di Maggio
Il progetto curato da Lorand Hegyi e Davide Di Maggio e inserito come evento collaterale alla 11a Mostra di Architettura di Venezia, affronta il tema del Den Raum beleben - ridare nuova vita allo spazio, presentando 16 artiste contemporanee impegnate nella differente interpretazione dello spazio come contesto umano socioculturale, sulla base della loro esperienza. Opere di: Marina Abramovich, Eija Elisa Athila, Maja Bajevic, Renata Boero, Letizia Carriello ed altre.
a cura di
Lorand Hegyi, Direttore del Museo d'arte Moderna Metropole di Saint-Etienne
Davide Di Maggio, Direttore della Fondazione Mudima
la mostra è inserita come evento collaterale nell¹ambito della 11a Mostra
Internazionale Architettura
Out There: Architecture Beyond Building
Il luogo non è solo quello fisico, ma anche quello culturale: porre
attenzione al luogo significa porre attenzione al paesaggio, al contesto, al
territorio, ma anche alle sensazioni, alle nozioni, alle percezioni
multisensoriali che esso suscita.
La Sostenibile Leggerezza dell'Essere La Metafora dello Spazio, progetto
curato da Lorand Hegyi e Davide Di Maggio e inserito come evento collaterale
alla 11a Mostra di Architettura di Venezia, affronta il tema del Den Raum
beleben - ridare nuova vita allo spazio, presentando, quali esempi
paradigmatici, artiste contemporanee impegnate nella differente
interpretazione dello spazio come contesto umano socioculturale, sulla base
della loro personalissima esperienza.
Sedici le artiste invitate, tra le più importanti a livello internazionale,
che si confronteranno sul tema dell¹architettura: Marina Abramovich - Eija
Elisa Athila - Maja Bajevic - Renata Boero - Letizia Carriello - Danica
Danic - Gloria Friedman - Siobhan Hapaska - Candida Hoefer - Oda Jaune -
Tessa Manon de Uyl - Sabrina Mezzaqui - Yoko Ono - Anila Rubiku - Katharina
Sieverding - Francesca Woodman svilupperanno il loro speciale progetto
artistico nell¹interpretazione della funzionalità dello spazio e dei suoi
referenti antropologici e politici elaborando in questo processo la
tradizione culturale, la memoria e la storia, i sistemi di linguaggio
convenzionale e le nuove attuali sfide, il corpo umano e la sua energia,
creando una nuova costellazione nella quale i contesti mentali, metafisici e
simbolici si fondono con concrete, personali e molto spesso emozionali
esperienze di micro-narrativa.
La mostra suggerirà molteplici letture dell¹occupazione artistica dei
luoghi, con attenzioni e focalizzazioni molto diverse, partendo dal
presupposto che non esista una diversità tra il fuori, il contesto, e il
dentro, l'io dell'individuo ma un paesaggio interiorizzato, riconiugato,
dove si ricreano le condizioni di vivibilità di spazi usati con l¹obiettivo
di andare oltre l'ambito puramente disciplinare dell'architettura e di
intendere gli elementi in funzione della fisicità materiale, delle
dimensioni geometriche, della tattilità, e porre le basi per sottolineare
gli effetti di rumore, di luce, di colore, in uno spazio che viene
attraversato e reso domestico sia in senso fisico che mentale.
Le artiste occuperanno le stanze dell'antico Palazzo Pesaro Papafava per
ridefinire la funzionalità e il linguaggio e contamineranno lo spazio con
i loro lavori conferendogli nuova vita fino ad alterare la percezione
architettonica degli interni e degli esterni. Gli ambienti del palazzo
dunque non saranno più solo freddi contenitori di opere ma ne diventeranno
parte integrante.
I lavori esposti rappresentano le varie declinazioni delle discipline
artistiche: molti i video e le performances, dove il carattere effimero, la
vitale utilizzazione del tempo e del corpo, l¹ambiente e l¹immediato
contesto fisico determinano la pratica artistica. Altrettanti i lavori
incentrati sulla reinterpretazione del disegno, della pittura, della
fotografia, della scultura dove l'immediata presenza dei materiali definisce
l¹argomentazione visuale.
La ricca eterogeneità e la polifonia linguistica dei lavori proposti
corrisponde al reale stato della sensibilità e multi-identità contemporanea
che si riflette nell¹inevitabile approccio fatalistico e realistico del
commento artistico della micro-narrativa nei giorni nostri.
Ufficio stampa: Emanuela Filippi I 02.4547.9017 I 392.4150.276 I
eventiecomunicazione@gmail.com
Ufficio stampa Skira:Lucia Crespi I 02.8941.5532 I 338.8090.545 I lucia@luciacrespi.it
Inaugurazione: sabato 13 settembre, ore 17.30
Palazzo Pesaro Papafava
Fondamenta di Cannaregio, 3764 Venezia
Orari: aperto tutti i giorni dalle h. 10 alle h. 18
Ingresso libero