Julie Polidoro indaga, disegnando con pastelli colorati e utilizzando differenti supporti, la sfera di relazione tra l'individuo e il sistema fisico e sociale in cui e' calato. Cristina Mandelli ricrea, a china su tele bianche, un universo in cui si mescolano i suoi sguardi al mondo delle favole con gli immaginari visionari della letteratura, del cinema d'animazione e della storia dell'arte. A cura di Lisa Parola e Francesca Solero.
A cura di Lisa Parola e Francesca Solero
La 41 artecontemporanea è lieta di presentare il secondo appuntamento di
Coincidenze, ciclo di progetti espositivi inaugurato nel 2007, dialogo visivo che
vuole mettere a confronto diverse ricerche artistiche e scelte curatoriali con
particolari ed inediti punti di contatto.
Coincidenze inaugura la stagione 2008/2009 presentando i lavori di Julie Polidoro e
Cristina Mandelli.
Julie Polidoro indaga, disegnando con pastelli colorati e utilizzando differenti
supporti, la sfera di relazione tra l'individuo e il sistema fisico e sociale in cui
è calato. Campi da gioco, aree pubbliche, sale d'attesa e interni domestici sono le
zone nelle quali l'artista ricerca e unisce identità, oggetti quotidiani e
situazioni ordinarie. Vivant dans l'impermanance, mon identitè est elastique così
Juliè Polidoro definisce sé e il suo lavoro; una dimensione aperta e mobile nella
quale coesistono, senza più gerarchie, piani figurativi ed esistenziali; cose, spazi
e persone che occupano lo stesso raggio di visibilità e sono al contempo agli
antipodi e contigui. Utilizzando un'inedita pratica di catalogazione del reale,
l'autrice capta e poi sedimenta "frammenti" di una memoria prossima dalla quale
emergono equilibri temporanei tra spazio e oggetto, tra margine e centro, tra
elementi fisici e mentali, tra immagini ed esistente.
La serie parking people (2003-2004), di cui fanno parte alcuni dei lavori esposti in
mostra, è una particolare mappatura del reale dove, identità anonime sono calate in
stazioni della metropolitana e interni abitativi di comuni edifici condominiali.
Spesso i soggetti che abitano questi o altri spazi (uomini, animali, parti del corpo
e cose) sono come sospesi in una dimensione multipla e contraddittoria che procede
per rallentamenti, divagazioni, parallelismi.
Cristina Mandelli ricrea un universo in cui mescola fantasia e sguardi personali al
mondo delle favole, intessendo tra loro immaginari visionari della letteratura, del
cinema d'animazione e della storia dell'arte.
L'artista disegna a china su tele bianche di diverse dimensioni una giovane figura
femminile immersa in un bosco, protagonista di un racconto surreale che offre
sguardi ironici e al contempo svela le inquietudini di una realtà meno tangibile e
di matrice inconscia. La dimensione narrativa ed esistenziale viene ridefinita
continuamente nel rapporto tra i due elementi principali: l'albero stilizzato che si
estende e si moltiplica e la ragazzina che appare in versioni ibride e polimorfe,
ossessionata e ingarbugliata nei rami. La proiezione immaginaria di questo luogo è
presentata in galleria come ricostruzione di un set, una stanza delle meraviglie
senza bussola che sospende la visione di un momento, in cui il segno nero (rami,
radici e capelli) si rivela tra continuità e discontinuità, esce dalle tele e invade
le pareti e lo spazio. In un gioco di apparenze ed assenze prende forma una
ragnatela, un ricamo in cui si infila lo sguardo alla ricerca di uno degli orizzonti
possibili. Cristina Mandelli da sempre indaga attraverso il disegno e la pittura il
risvolto fantastico del quotidiano e le sue minime ed improvvise alienazioni.
Julie Polidoro è nata in Francia nel 1970. Vive e lavora a Parigi. Cristina Mandelli
è nata nel 1976 a Torino, dove vive e lavora.
Inaugurazione: giovedì 25 settembre 2008 ore 18 (opening collettivo delle gallerie
TAG di Torino)
41 artecontemporanea
via Mazzini, 41 - Torino
Orario: dal martedì al sabato dalle 15 alle 19. mattino e lunedì su appuntamento
Ingresso gratuito