Greenhouse. L'installazione work in progress, nata in primavera nel bosco della 41 artecontemporanea concept room per la mostra desideri|desideri, viene presentata in galleria a conclusione naturale del ciclo biologico dei tarassaci che sono stati coltivati al suo interno.
La 41 artecontemporanea presenta la seconda parte della mostra desìderi|desidèri esponendo la greenhouse in galleria.
Greenhouse, installazione work in progress nata in primavera nel bosco della 41 artecontemporanea concept room per la mostra desìderi|desidèri, viene presentata in galleria a conclusione naturale del ciclo biologico dei tarassaci che sono stati coltivati al suo interno trasformando la serra in tempio dei desideri. Il tarassaco, o dente di leone, è una pianta selvatica tra le più comuni che cresce e si riproduce spontaneamente su terreni erbosi tra marzo e novembre e che al termine della fioritura produce il frutto tondo del soffione - da sempre legato all’espressione del desiderio - che diffonde le spore permettendo la moltiplicazione delle piante.
A maggio Maria Bruni ha trapiantato i tarassaci all’interno della greenhouse, serra in metallo ricoperta da tulle bianco e traspirante, protettivo ma al tempo stesso aperto allo scambio con l’esterno come necessaria condizione di sviluppo. La musica del “duetto dei fiori” tratto dalla Lakmé di Delibes, in una versione trascritta per petit componium, ha accompagnato la crescita delle piante durante tutto il periodo. L’artista ha seguito monitorando ogni giorno il loro esistere ed adattarsi al luogo. Attraverso una serie di scatti fotografici ha registrato ogni modificazione del terreno ed evoluzione delle piante che sono cresciute producendo le tipiche foglie oblunghe e dentellate che tradizionalmente nelle campagne vengono utilizzate in insalata come cicoria selvatica.
Un libro d’artista, realizzato in 33 copie, una per ogni giorno dal 29 luglio al 1 settembre, presenta i disegni con cui l’artista ha appuntato quotidianamente le successive fasi della coltivazione restituendone il carattere più intimo ed evocativo, sprigionando associazioni visive che conducono a mondi meno botanici e più fiabeschi, a partire sempre dalla trascrizione grafica della pianta.
Installata in galleria e dislocata dal luogo del processo sostanziale, la greenhouse contiene la memoria di luogo deputato alla coltivazione dei desideri. Il pavimento della serra, ricoperto da fotografie del terreno e delle piante, si presenta come una libera raccolta dell’esperienza botanica reale, come una stratificazione temporale spontanea di documenti che ne custodiscono la memoria.
“Chiamo all’appello i miei amici per la raccolta del tarassaco affinché ognuno possa avere un’equa razione di sogni e di desideri” maria bruni
Raccolta come serie fotografica e documento d’archivio, come frutto dell’esperienza installativa, come raccolta del proprio campo a fine del ciclo biologico. Raccolta delle storie contenute nel libro e dei contributi confluiti nel progetto. Raccolta aperta e mobile, in cui raccogliere le fotografie come traccia della circolarità dei desideri.
desiderata - azione di Gian Luca Favetto dalle 19 alle 20.30
da un'idea di Olga Gambari
Inaugurazione venerdì 11 dicembre 2009 dalle 18 alle 21
41artecontemporanea gallery
Via Mazzini 41, Torino
dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, sabato e mattina su appuntamento
ingresso libero