Permanenza temporanea. La pittura di Capecchi intende rappresentare il dramma dell'uomo e il melodramma della vita che solo il volto con i suoi tratti decisi, le sue rughe, le sue espressioni, non riesce a nascondere. A cura di Antonella Pisilli.
a cura di Antonella Pisilli
Sabato 20 settembre la Kyo Art Gallery presenta la personale di Daniele Capecchi dal titolo Permanenza Temporanea. CPT è il non-luogo per eccellenza dove il permanere è un tempo di attesa sospeso, impalpabile, incerto. La Kyo Art Gallery diventerà per questa mostra un CPT (Centro di Permanenza Temporanea) ed ospiterà volti d’immigrati, dipinti con l’intensità e il tratto sicuro del pennello di Daniele Capecchi. Segni veloci, intensi definiscono una vita, una storia ancora tutta da scrivere. Nei volti degli immigrati c’è disperazione, solitudine, discriminazione, paura. In quei visi si legge la drammaticità di vite spezzate, di un futuro interrotto, di una speranza negata, ma al tempo stesso l’orgoglio e la dignità di un essere umano.
La pittura di Capecchi è una pittura che lui stesso definisce “drammatica”, ma quello che lui rappresenta è il dramma dell’uomo e il melodramma della vita che solo il volto con i suoi tratti decisi, le sue rughe, le sue espressioni, non riesce a nascondere.
Ossessionato dal ritratto che realizza con zoomate intense dove i difetti, le rugosità della pelle e la tristezza non hanno scampo.
Permanenza Temporanea aderisce alla Giornata del Contemporaneo, il 4 ottobre un grande evento annuale creato da AMACI e creato per unire in una giornata, tutte le realtà italiane che operano nel settore dell’arte contemporanea e per offrire al pubblico l’opportunità di avvicinarsi gratuitamente alle numerose istituzioni, grandi e piccole, che ogni anno aderiscono all’evento.
Inaugurazione 20 settembre 2008 ore 18
Kyo Art Gallery
Via San Pellegrino, 55 - Viterbo
Orari: da martedì a sabato 17 – 20
Ingresso libero