Citta' della Scienza
Napoli
via Coroglio, 104
081 3723728
WEB
Erika Project
dal 9/2/2002 al 17/3/2002
WEB
Segnalato da

Alessandra Drioli




 
calendario eventi  :: 




9/2/2002

Erika Project

Citta' della Scienza, Napoli

Il 12 dicembre 1999 la petroliera Erika e' naufragata al largo della Bretagna. Robert Gschwantner e Roberto Conz si sono recati sul luogo del disastro all'inizio di gennaio del 2000 per fotografare la catastrofe, per raccogliere il greggio fuoriuscito nell'Atlantico e per registrare le voci, i suoni e la disperazione della gente. Il greggio e' stato utilizzato da Robert Gschwantner per realizzare un 'tappeto d'olio'. La lunga sequenza di foto scattate da Conz e' diventata una storia.


comunicato stampa

ROBERT GSCHWANTNER E ROBERTO CONZ

CITTA' DELLA SCIENZA
in collaborazione con l'Associazione Culturale Artenope onlus

Fin dalla sua nascita il progetto di Città della Scienza riconosce all'arte un ruolo primario, lavorando per rinsaldare un dialogo fra arte e scienza e assicurare uno scambio di energia fra i due campi. Accanto ad alcune prestigiose installazioni permanenti, splendidamente integrate nel contesto architettonico e nel tessuto delle esposizioni scientifiche, quale quella di Sol Lewitt e Dani Karavan, Città della Scienza ha ospitato a partire dal 1996 mostre temporanee di numerosi artisti tra cui Fabrizio Plessi, Piero Fogliati, Studio Azzurro, Mario Ceroli, Paola Levi Montalcini, Mario Canali, David Rokeby e Berrocal.

Con l'apertura del nuovo Science Centre di Città della Scienza l'obiettivo è di trasformare il rapporto arte e scienza in una delle chiavi di lettura del percorso espositivo attraverso riferimenti storico-artistici e mostre temporanee di giovani artisti emergenti.

Parte quindi il 10 febbraio il primo di una lunga serie di appuntamenti con giovani artisti italiani e internazionali la cui ricerca ha strette connessioni con la scienza. La prima mostra in programma è ERIKA Project di Robert Gschwantner e Roberto Conz.

ERIKA PROJECT
Il 12 dicembre 1999 la petroliera Erika è naufragata al largo della Bretagna. Robert Gschwantner e Roberto Conz si sono recati sul luogo del disastro all'inizio di gennaio del 2000 per fotografare la catastrofe, per raccogliere il greggio fuoriuscito nell'Atlantico e per registrare le voci, i suoni e la disperazione della gente. Il greggio è stato utilizzato da Robert Gschwantner per realizzare un "tappeto d'olio". La lunga sequenza di foto scattate da Conz è diventata una storia.

ROBERT GSCHWANTNER
Tubicini in plastica trasparente e liquidi colorati, sono questi gli elementi fondanti del lavoro di Robert Gschwantner. La trama contiene in sé il colore, l'oggetto può essere collocato alla parete ed associato alla dimensione quadro. Tuttavia i liquidi utilizzati da Gschwantner non appartengono alla pittura, ma sono oli di derivazione industriale. La scelta di questi elementi nasce in un primo momento dal fascino che l'artista subisce dalla materia. In una fase successiva il tappeto traduce il termine tedesco ölteppich (tappeto d'olio), diventando così la metafora visiva delle grandi macchie che galleggiano sulla superficie del mare. Jessica 0169, Donna Marylin 0066 e l'Erica Project sono i titoli delle opere di Gschwantner e si riferiscono alle petroliere responsabili dei disastri ambientali.

ROBERTO CONZ
La sperimentazione, la manipolazione delle immagini sono alla base del lavoro di Roberto Conz, continuamente attento al superamento del dato realistico oggettivo e all'impostazione tradizionale della fotografia come messa in scena.
Ponendosi sempre al confine tra arte e fotografia, Conz realizza con Treni, suo primo lavoro, una fotografia informale in cui l'attenzione è focalizzata sugli effetti del tempo e della casualità sulla materia. Segni casuali, forme indefinite ed antropomorfiche, di colle consumate e trasformate dal tempo sono il soggetto di Metamorfosi. In Impronta, la verità della impronta digitale viene dissolta e modificata dal processo di annerimento con nerofumo e dalla successiva esposizione agli agenti atmosferici.
Anche in Ipotesi per un identikit, Conz, pur partendo dalla propria fototessera e dal suo codice fiscale, attraverso progressivi ingrandimenti e molteplici scansioni, rende irriconoscibile l'immagine e il dato originario.
In Erika Project, in collaborazione con Robert Gschwantner, lo sguardo di Conz rimane per scelta asettico, paradossalmente non drammatico pur di fronte ad una catastrofe.

Sarà allestito uno spazio adiacente a quello della mostra con materiali di documentazione ed esperimenti scientifici, allestito con la collaborazione di ICRAM - Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare, Stazione Zoologica "Anton Dohrn", Greenpeace, WWF.

E' previsto un itinerario guidato alle installazioni artistiche presenti nel science centre

Vernissage 10 febbraio ore 11.00

Science Centre di Città della Scienza
Via Coroglio 104, Napoli
tel. 081 7352254
fax 081 7352280

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