Diverse sedi
Prato

FREeSHOUT!?
dal 29/9/2008 al 4/10/2008
WEB
Segnalato da

Lisa Gucciarelli



approfondimenti

Truth
Ozmo
Mark Jenkins



 
calendario eventi  :: 




29/9/2008

FREeSHOUT!?

Diverse sedi, Prato

Expressive young festival, un grande momento dedicato alla creativita' contemporanea. Venti progetti selezionati tramite bando, opere site specific, dibattiti, conferenze, performance, dj-set, attivita' rivolte ai bambini e tre workshop di artisti affermati che, con la collaborazione degli iscritti, completeranno nei sei giorni un proprio progetto.


comunicato stampa

L'Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Prato, all'interno del programma biennale ITALIA CREATIVA, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù, dell'ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani- e del GAI -Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani - presenta a Prato FREeSHOUT!? Expressive young festival, realizzato a cura dell'equipe creativa FREeS.CO, dal 30 Settembre al 5 Ottobre.

Venti progetti selezionati tramite bando, opere site specific, dibattiti, conferenze, performance, dj-set, attività rivolte ai bambini e tre workshop di artisti affermati che, con la collaborazione degli iscritti, completeranno nei sei giorni un proprio progetto per FREeSHOUT!?

FREeSHOUT!? Cos’è?
Nato dalla collaborazione fra l’Equipe Creativa FREeS.CO e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato, FREeSHOUT!? raccoglie le tendenze della creatività contemporanea: in esso confluiscono i percorsi di artisti di ogni parte d’Europa e non solo, e vengono messe a confronto le idee. Designers, illustratori, fotografi, musicisti, dj, videoartisti, cuochi, scrittori, scultori: le infinite realtà dell’arte e dell’espressione creativa in un evento che affianca performance ad esposizioni ad incontri.

YOU CUBE!? Il concorso
Cuore di FREeSHOUT!? sarà l’esposizione dei venti lavori selezionati tramite il bando You Cube!? che presenteranno un’opera originale dentro un cubo di 2x2x2 m.

FRESH!? qualcosa di nuovo. Workshop
In ambito didattico, l’attenzione di FREeSHOUT!? è rivolta soprattutto al coinvolgimento attivo di artisti e fruitori, in linea con l’idea che fare arte è un diritto di tutti. Nasce così la collaborazione tra FREeSHOUT!? e G.R.A. (http://www.genuineromanart.com) con il progetto “Graphic Revolution Army” che produrrà un esercito di paper toys. Le moderne sculture pop realizzate con materiali poveri come la carta invaderanno totalmente la città di Prato. Confermato anche Mark Jenkins, artista statunitense largamente noto per le sue sculture di nastro adesivo da imballaggio (http://www.xmarkjenkinsx.com; http://tapesculpture.org) che sarà impegnato, insieme agli iscritti, ad un progetto che prende il nome di “Tape Sculpture”, scultura di nastro adesivo. Anche in questo caso i personaggi popoleranno Prato sotto forma di installazioni permanenti.

FREeKIDZ!? Il laboratorio didattico
FREeSHOUT!? vuole rivolgersi anche ai bambini. La contemporaneità creativa e culturale non può non farlo, perché i bambini hanno e restituiscono una sensibilità percettiva assolutamente “pulita”. Ne abbiamo bisogno.
La sezione didattica del Museo d’Arte Contemporanea Luigi Pecci creerà con l’intervento dell’artista Niccolò Angeli un laboratorio sperimentale che permetta di offrire esperienza ai più piccoli e allo stesso tempo a noi adulti di imparare qualcosa in più.

OUT!? Cosa succede fuori dagli spazi
FREeSHOUT!?, per sua stessa natura, coinvolge e stravolge la città, diffondendosi in luoghi diversi e amplificandosi tramite una presenza diffusa sul territorio cittadino.
Dopo l’esperienza di BLU con “A Very Long Story” nel 2006 quest’anno, è confermata la presenza del designer polacco Truthtag, che utilizzerà Prato come vasta scena per le sue installazioni minimaliste geometriche (http://www.truthtag.com). Notevole anche la partecipazione dell’italiano OZMO che arricchirà un edificio pratese con personaggi e simboli che spaziano dai brand globali contemporanei alla tradizione accademica della storia dell’arte (www.ozmo.it).

SPECIAL CUBES!? Installazioni cubiche in città
Tre i progetti creati intorno alla forma del cubo, liet motiv di FREeSHOUT!? 2008. Interessante l’intervento del poliedrico cileno Javier De Cea che ricoprirà un cubo con i suoi segni, i suoi materiali e le più disparate tecniche esecutive (http://www.javierdecea.com). Un minifestival sul tema della cucina concettuale invece sarà allestito dai Gastronauts nella loro “Micro Cucina”: cucina cubica accessoriata che fornirà input visivi, sonori e gustativi che permetteranno di consultare materiale e video relativi ai più interessanti esponenti di performance a carattere gastronomico e agli artisti il cui lavoro trova ispirazione nel cibo.
Altro cubo ad accogliere gli spettatori all’entrata dei Cantieri Culturali di Officina Giovani, l’installazione interattiva dell’artista toscano Leonardo Worx, che realizzerà un 'cubo esploso' che reagisce all’andirivieni dei passanti accendendo colonne di neon su ognuno delle sue sei aree, come a confermare la presenza di corpi in movimento.

SHOUT!? Un nuovo urlo libero. Le Serate Performative
Non mancheranno le serate di intrattenimento culturale e musicale come da sempre ha proposto FREeSHOUT!?. Ad animare le ore più tarde del festival arriverà direttamente dall’Argentina per la serata di apertura (Martedì 30 Settembre), fresco di MTV Music Awards del Sud America, un promettente Felipe Marino della Banda Jamon Crudo. La serata del 31 Settembre sarà all’insegna del video con la proiezione di Devil Come to Hell and Stay Where You Belong dei newyorkesi Massimilian e Nina Breeder, e a seguire la proiezione di MEGUNICA di Lorenzo Fonda sull’esperienza di BLU in Sud America.

Giovedì 2 sarà la volta di “SoundKino”, un progetto di new-media art con performance ed installazioni coordinate dal curatore Matteo Marangoni. Totalmente musicale è il progetto “Delectable” di Venerdì 3 Ottobre, durante cui l’omonima neonata etichetta propone un’alternanza dei suoi quattro più abili dj . Sabato 4 gran finale con i genovesi EX-OTAGO dell’etichetta Riotmaker che, dopo le varie messe in onda su MTV e All music, sono in arrivo a Prato dai palchi più interessanti d’Italia. In apertura di serata gli aretini Thank You For the Drum Machine direttamente da Heinechen Jamming Festival e Italia Wave. Domenica all’insegna dei resoconti e delle ultime visite alle esposizioni e alle installazioni in città.

Un festival della cultura contemporanea, un grande momento dedicato alla creatività attuale. I suoi molteplici linguaggi e la residenza degli artisti nella città di Prato per un breve ma intenso periodo.

PROGRAMMA

MARTEDì 30 Settembre
Cantieri Culturali di Officina Giovani
Ore 18.00 Inaugurazione del festival
Ore 20.00 Desing live-set
Ore 21.30 Felipe Marino live-set
-------------------------------------------
MERCOLEDì 1 Ottobre
Cantieri Culturali di Officina Giovani
Ore 10.00 Apertura spazi espositivi
Ore 10.00 Inizio workshop “Tape Sculpture” a cura di Mark Jenkins
Ore 19.00 Aperitivo.
Ore 19.00 Proiezione film “Devil Come to Hell and Stay Where You Belong”, di Massimilian e Nina Breeder
Ore 21.00 Proiezione del documentario “Megunica” di Lorenzo Fonda
-------------------------------------------
GIOVEDì 2 Ottobre
Cantieri Culturali di Officina Giovani
Ore 10.00 Apertura spazi espositivi
Ore 10.00 Inizio workshop di paper engineering “Graphic Revolution Army”, a cura di Genuine Roman Art
Ore 18,00 Incontro con Alberto De Campo, Hannes Hoelzl, Julian Rohrhuber e Renate Wieser dei Powerbooks Unplugged, sul Live Coding come pratica di improvvisazione algoritmica collettiva
Ore 19.00 Aperitivo
Ore 21.00 Soundkino @ FREeSHOUT!?, laptop performance di: Sadmb (Giappone), PowerBooks Unplugged (Germania), UnSound Zero e Igloo
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
Ore 10.00 Primo incontro laboratorio “Cubilandia”
-------------------------------------------
VENERDì 3 Ottobre
Cantieri Culturali di Officina Giovani
Ore 10.00 Apertura spazi espositivi
Ore 15.00 “Come Curare la Cultura”, conferenza su arte e visibilità alla presenza di esponenti dell’editoria artistica italiana
Ore 19.00 Aperitivo
Ore 23.30 FREeSHOUT!? presenta i musicisti Delectable: minimal techno a cura di Dasc, Jospeh Attack, Morph, Slad e Luca Kerky.
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
Ore 10.00 Secondo incontro laboratorio “Cubilandia”
-------------------------------------------
SABATO 4 ottobre
Cantieri Culturali di Officina Giovani
Ore 10.00 Apertura spazi espositivi
Ore 10.00 Conclusione workshop “Graphic Revolution Army” e presentazione lavori
Ore 10.00 Inizio fase finale workshop “Tape Sculture” di Mark Jenkins con l’installazione dei lavori realizzati per le strade di Prato
Ore 10.30 Progetto Educational, inizio visite guidate ragazzi e bambini partecipanti al laboratorio “Cubilandia”
Ore 15.00 Proiezione “Megunica” di Lorenzo Fonda
Ore 17.00 Proiezione film “Devil Come to Hell and Stay Where You Belong”, alla presenza dei registi Massimilian e Nina Breeder
Ore 19.00 Aperitivo
Ore 21.00 Thank You For The Drum Machine live-set
Ore 22,30 Ex-Otago live-set
-------------------------------------------
DOMENICA 5 ottobre
Cantieri Culturali di Officina Giovani
ORE 10.00 Apertura spazi espositivi


CONTRIBUTI

Il cubo è certamente il simbolo più efficace per rappresentare i termini dimensionali di cui si compone la nostra realtà. Trovo per questo particolarmente intrigante che l’ Espressive Young Festival abbia come cuore centrale la sezione You Cube!?, nella quale saranno esposti i risultati conclusivi dei venti progetti artistici selezionati per bando e in questi mesi portati a compimento dai diversi autori. Sarà infatti un modo per dirci – metaforicamente – che l’arte, la creatività sono gli strumenti con cui in maniera più efficace possiamo rappresentare le molteplici e sfaccettate “dimensioni” più profonde della nostra esistenza, fatta, come nell’imposizione della forma cubica, di limiti con i quali ed entro i quali siamo chiamati ad operare, ma vivificata anche (e lo dimostra la progettualità messa in campo dai giovani artisti selezionati) dalla caparbia umana volontà di affermare, pure in una simile ferrea “regolazione”, la forza del fare liberamente, aderendo alle pieghe variegate delle nostre emozioni, immaginazioni, concezioni.

Come Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Prato siamo particolarmente lieti e orgogliosi di ospitare nei Cantieri Culturali di Officina Giovani ed in altri spazi della città questo nuovo appuntamento internazionale dedicato alla creatività giovanile, che sarà animato da performance, esposizioni, workshop, percorsi didattici, incontri dei quali saranno protagonisti giovani artisti afferenti ai più diversi settori espressivi: un sentimento di soddisfazione amplificato dal particolare e prestigioso contesto nazionale in cui il Festival pratese viene quest’anno a collocarsi. Infatti l’evento in programma dal 30 settembre al 5 ottobre si inserisce nel progetto biennale “Italia Creativa” a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù, dell’ ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e del GAI – Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani.

Siamo sicuri che da FREeSHOUT!? Expressive Young Festival – realizzato con la consueta e sperimentata freschezza di idee dall’equipe creativa FREeS.CO – giungerà un segnale importante per continuare a credere nei valori della cultura, nel protagonismo giovanile, nel potenziale innovativo della giovane arte.

Andrea Mazzoni
Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Prato


Scorro il programma e mi colpisce la coerenza ideativa che lega la manifestazione ai canoni della ricerca equa e solidale. Non mi riferisco al commercio ad alto livello etico ma ad un viaggio creativo dove le idee vengono selezionate con lo spirito curatoriale del radar elastico. Un percorso equo nel suo puntare su concetti proteiformi e non allineati; solidale nel suo fondersi col tessuto urbano, la popolazione locale e la cultura del territorio. E poi niente “debiti” con canali di potere acquisito, nessuna forzatura tra i nomi in programma, solo autori che combaciano a misura col focus del progetto. FREeSHOUT!? conferma il valore sanato di un’Italia che sta crescendo nella sua rete (trans)nazionale di catalizzatori creativi. Un festival che somiglia alla parte migliore del nostro Paese: attitudine al confronto, spirito emozionale, ibridazioni, ironia dove e quando serve. Mi colpisce, soprattutto, la qualità dei progetti che sono stati raccolti col classico bando di partecipazione. Qualcuno tra loro ha davvero una marcia in più. E penso che dei migliori si parlerà in futuro non solo negli ambienti sperimentali. FREeSHOUT!? apre così il dialogo tra svariate piattaforme creative, vicino ad una logica linguistica di cui parlo da anni sotto l’etichetta Melting Pop (mi piace ricordare che nel 2003 l’omonima mostra prese forma in terra toscana, presso il Palazzo delle Papesse di Siena). Ritrovo a Prato le combinazioni tra l’arte visiva e gli altri linguaggi creativi. Ritrovo un modo culturale che “sente” il mercato e il marketing comunicativo. Ritrovo la bellezza del giusto approccio, quando l’idea esprime la controversa (e reale) natura del presente

Gianluca Marziani
Critico/ Curatore di arte contemporanea


Sappiamo che l’arte, aldilà di ogni interpretazione, è idea più gesto, ma anche spazio più tempo. Allora abbiamo lanciato una piccola sfida. Sappiamo che un artista ha bisogno di queste due dimensioni e che privandolo anche solo di una lo si costringe a seguire un percorso tortuoso, a fare dei compromessi. Sappiamo che, in genere, è soprattutto il tempo la variabile temuta dall’arte contemporanea: velocemente visibile, rapidamente assimilata e subito dimenticata. O, talvolta, sottoposta a ritmi innaturali. Quindi, inconsapevoli, abbiamo lanciato una sfida. Togliendo agli artisti lo spazio, e lasciando loro tutto il tempo di cui avevano bisogno. Sappiamo anche che Creatività è un’idea controversa ed una parola logora. Sappiamo che ci sono strumenti che permettono a chiunque di improvvisarsi artisti. Sappiamo che le idee, abbiano esse forma sonora, tattile, visuale, letteraria o performativa, possono circolare sfruttando canali diversi, confrontarsi ma, anche, sovrapporsi. Imitarsi l’una con l’altra. Di conseguenza abbiamo lanciato una sfida.

Abbiamo messo a disposizione alcuni ambienti cubici da destinare agli artisti che volessero riempirli, tutti della stessa grandezza. Identici in larghezza, altezza e profondità. Sappiamo, ora, che sono molte le persone in grado di sostenerla, questa sfida. Tra le centinaia di persone che hanno risposto al nostro bando di partecipazione abbiamo selezionato le venti idee che sembravano interpretare al meglio questa “sfida”: trasformare il “limite” nell’incipit di un percorso creativo che, nell’organicità di tutti i progetti, sovvertisse la percezione di spazio da necessità ad elemento progettuale. In un anno di tempo ogni artista ha avuto modo di perfezionare la sua ricerca, di completare il proprio percorso verso l’idea definitiva. Abbiamo poi lanciato la stessa sfida ad altri creativi, imbattendoci in un’ulteriore conferma. Allora gli orizzonti si sono allargati, hanno superato i confini dell’esposizione e hanno invaso le strade, coinvolto dj, grafici, musicisti, preso la forma di eventi collettivi e di workshop, di proiezioni e di incontri. Abbiamo lanciato una sfida e l’hanno raccolta. Aspettiamo curiosi di condividere questo percorso con altre venti persone. E poi altre venti. E poi altre venti. E poi…

FREeS.Co equipe creativa
Direzione Artistica FREeSHOUT!?


GLI ARTISTI SELEZIONATI

Sedici progetti che, riuniti sotto il nome di You Cube!?, si inseriscono ognuno in
uno spazio cubico di metri 2x2x2. Sedici cubi, Sedici spazi ripensati dai seguenti artisti.


YASUKO AKAGI - THE END OF THE SAVA
Nata a Hiroshima, dopo essersi laureata in letteratura giapponese, si è trasferita, in Italia, dove ha studiato le tecniche dell’incisione presso la Scuola Internazionale di Specializzazione in Grafica d’Arte “Il Bisonte” di Firenze. È diplomata in decorazione all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove vive e lavora. Il suo progetto per You Cube!? è un lavoro dall’impronta didattica che si intitola “The End of the Sava”: un cubo bianco di metri 2x2x2 con una piccola apertura. Passando dallo scomodo ingresso il visitatore entra in uno spazio completamente buio, in cui seguire, con l’aiuto di una piccola torcia elettrica, le immagini di un branco di pesci che guidano verso la lettura di un fumetto.

ANATOMIC FACTORY - SOTTOVUOTO
AnAtomic Factory è un giovane studio di design e comunicazione che nasce a Firenze nel 2004. Ha ricevuto numerose menzioni speciali e riconoscimenti in concorsi internazionali, tra cui “Twinings Tea time? at what time?”, “Young & Design 2005”, il concorso “Macef 2007 Ceramics for Breakfast” ed una pubblicazione nel libro Cool Hunting di Dave Evans. Descrivono Sottovuoto” come “una collezione di lampade che si ispira all’estetica dei blister”. La lampadina viene enfatizzata come elemento primario della luce. Il paralume, ridotto ad un apparente packaging, rivoluziona la configurazione stereotipata di quest’ultimo, attraverso l’uso di un materiale nobile come il vetro.

CANDSIGN - UTERO / AMNESIA AMNIOTICA
CanDsign è uno studio-laboratorio fondato da cinque designers toscani nel 2006 a Firenze. Progetta e realizza installazioni e allestimenti, produce grafica per l’editoria e per il web, si occupa di modellazione 3D, fotografia e video, interior design e ideazione di oggetti d’arredo e gadget. Presentano a FREeSHOUT!? “Utero – Amnesia Amniotica”, un’installazione ad alta fruizione sensoriale che si propone di rievocare le sensazioni uterine, nell’intento di sviscerare un non-ricordo che è parte di tutti.

SIMONE CINELLI – IL CUBO CATODICO
Il “Cubo Catodico” di Simone Cinelli, architetto, è una scatola cubica, aperta soltanto su un lato che ospita una piccola casa supercompressa. Sul muro esterno della scatola-tv-casa ci sono dei pulsanti dal dubbio significato, ad ognuno dei quali corrisponde un piccolo suono, tramite i quali è possibile ‘pilotare’ le azioni del performer che abita il cubo.

EUGENIO HEER - MUTATION - THE POWER OF THE SYMBOLS
Artista murale argentino, nonché direttore artistico e graphic designer presso importanti agenzie pubblicitarie di Buenos Aires, propone per You Cube!? “Mutation – the power of symbols”, elaborazioni grafiche tramite codice ASCII che, se da vicino si presentano come una serie indefinita di caratteri tipografici, in lontananza rivelano le immagini che realmente compongono: icone e simboli dell’Argentina.

HZ MOVIE E SPAZIO CONCENTRICO - CUBOFONO
Due collettivi, il primo interamente dedito al video e all’arte cinematografica, il secondo con un approccio più artigianle votato alla lavorazione del legno e della ceramica, propongo a FREeSHOUT!? “Alea”, un cubo in cui sbirciare uno alla volta dei video selezionati casualmente, ed accompagnati dal sound prodotto tramite il Cubofono, scultura sonora di Andrea Dami suonata da Filippo M. Daidone.

MARGHERITA ISOLA – SEARCHIN’ FOR BEAUTY
Laureata in lettere moderne, ha concentrato la sua ricerca prima sulla danza contemporanea e poi sulle arti visive, perfezionandosi all’ERG di Bruxelles. A FREeSHOUT!? presenta “Searchin’ For Beauty”, un’installazione video esterna che riflette sul rapporto fra uomo e pianeta

MANCANZA DI IODIO – DE_VOLUZIONE GEO_NO_LOGICA
Gruppo di sperimentazione creativa formato da Simone Alessandrini e Marco Finocchiaro. Provenendo da ambiti artistici diversi con il nome di mancanza di iodio firmano la loro prima collaborazione artistica al GINGER ZONE di Scandicci nel maggio 2007. “De_voluzione Geo_no_logica” è il progetto elaborato per FREeSHOUT!?: un’opera in tre parti realizzata in terra cruda per raccontare tre momenti dell’esistenza.

RICK NIEBE – HALL OF MIRRORS
Laureato in semiotica del cinema all’Università di Pisa, concentra la sua ricerca come videomaker su una sperimentazione minimale ed epigrammatica, caratterizzata dal dirottamento di materiali audiovisivi pre-esistenti. In risposta a You Cube!? ha lavorato ad una sequenza de “La Signora di Shangay” di Orson Welles, giocando sulla ripetizione e la ricontestualizzazione della celebre sequenza degli specchi per elaborare una riflessione sul cinema stesso.

OLGA PAVLENKO – L’ESPLOSIONE
Nata a Kherson, in Ucraina, nel 1982. Ha seguito corsi di pittura e arti applicative nella scuola d’arte della sua città natale. Dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita a Kiev, nel 2004 si è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Firenze e attualmente frequenta il quarto anno della scuola di pittura di Vincenzo Canale. La sua proposta per FREeSHOUT!? si intitola “L’Esplosione”: una sfera di silicone attraversata da luci laser che riflette sulla relatività del tempo e sul momento della trasformazione.

PIERO – 4,100 KG E’ IL PESO DELLA MIA TESTA
Nato a Fiesole nel 1980, si dedica da anni alle arti visive attraverso la pittura, l’installazione, la fotografia e la performance. Vive e lavora a Firenze. Dal 2001 collabora al progetto DEFGHI insieme a Gabriele Romei. Il suo cubo ospita una bilancia che segna il peso della sua testa. Intorno, tre pannelli sono tappezzati di acquerelli raffiguranti teste diverse.

PORTAGE R.P. – SOLLECITAZIONI COMPOSTE
Duo fondato a Torino nel 2004 da Enrico Gaido e Alessandra Lappano. “Sollecitazioni
Composte”, il progetto pensato per You Cube!?, è un’installazione/performance che si svolge in una stanza cubica di metri 2x2x2. La scena viene drasticamente interrotta dal capovolgimento di una parte del cubo, che fa cadere il protagonista ma non gli oggetti. Il tutto è ricostruito in pospettiva ed in scala 1:10.

EMMA PRATT – WHEN YOU IMMAGINE YOUR OWN FUNERAL
Scultrice scozzese, diplomata al Duncan of Jordanston College of Art di Dundee, lavora ad installazioni che uniscono scultura e pittura, cogliendo, con uno sguardo curioso, dettagli
della vita di ogni giorno sviscerandone un lato surreale ed ironico. Per You Cube!? ha elaborato un’installazione intitolata “When you immagine your own funeral”, un lavoro che ricorre all’utilizzo di diversi materiali (cartoncino, alluminio riciclato, grasso…) per un risultato vagamente dark e con numerose sfumature ironiche.

RAMA – SEGNI URBANI
I due componenti del gruppo, Federica Marini e Carmelo Drago, propongono un intervento per le vie di Prato che prevede l’utilizzo dei tombini come matrici di stampa con una tecnica simile a quella xilografica. Le tele vengono dunque ‘stampate’ direttamente in strada e poi esposte presso i Cantieri Culturali di Officina Giovani.

MASSIMO RICCIARDO - FERMENT
Messinese diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, propone un’installazione composta da 200 Kg di impasto per la pizza realizzato secondo la ricetta classica siciliana e che lievita naturalmente per tutta la durata del festival. Si parla di un impasto che copre in partenza una superficie di un metro e mezzo per un metro e mezzo. Un’installazione di ‘materiale vivo’ che, durante la sua trasformazione, vive in simbiosi col festival.

GABRIELE ROMEI – LIGHT CUBE
Nato a Fiesole nel 1981, usa la macchina fotografica da quando aveva 14 anni. Ha studiato fotografia (still life e camera oscura B/N) ed ha esposto in varie collettive in Toscana. Dal 2001 collabora al progetto DEFGHI insieme a Piero. Light Cube è un contenitore che punta alla stimolazione della curiosità dell’osservatore, portato ad immaginarne l’interno.

VALENTINA ZANOBELLI – HOTEL ESISTENZA
In una stanza cubica, una videoproiezione mostra 40 persone di diversa nazionalità che ripetono le parole “lutto” e “festa” seguendo il ritmo di natalità e morte del loro paese di origine. Intitolata “Hotel Esistenza”, è questa la proposta di Valentina Zanobelli, artista milanese diplomata all’Accademia di Belle Arti di Firenze.


SPECIAL CUBES

Javier De Cea, Gastronauts e Leonardo Worx curano tre progetti ‘cubici’ che si affiancano a quelli selezionati per You Cube: una minirassegna sugli artisti e il cibo allestita in una cucina cubica, un cubo sospeso con tracce della migliore street art spagnola ed un cubo luminoso, questa volta aperto al passaggio ed all’interazione del pubblico, sono i risultati di questa collaborazione.

JAVIER DE CEA
Nell’opera di Javier de Cea, nelle sue tele, sculture ed installazioni, sono nascosti i riflessi di storie intime e private prese dalle strade di metropoli contemporanee che, come la Barcellona in cui vive e lavora, stanno avendo un’esplosione di creatività di artisti da tutto il mondo. Javier De Cea ripropone queste tracce urbane mischiando tag, sticker, poster, stencil ed altre testimonianze artistiche lasciate sui muri delle città, coniugandoli in un nuovo armonico ritmo, del tutto sorprendente. Javier de Cea ha presentato le sue opere nelle gallerie e nei festival di Barcellona, Cile, Italia e Belgio, nonché in numerose gallerie virtuali ed eventi in rete.
www.javierdecea.com

THE GASTRONAUTS ITALIAN PROJECT
MICROCUCINA è un progetto ideato da The Gastronauts Italian Project e lavorato ‘a 10 mani’ con Galleria 291 Est e Maria Carla Pernarella. La microcucina nasce dall’idea di un festival con la scatola di montaggio; un contenitore in senso fisico e lato che può essere trasportato, montato e smontato in poche ore, in qualsiasi luogo e in qualsiasi piazza in un’ottica “di mordi e fuggi”. Il programma del festival sarà ricco e non avrà nulla da invidiare a quelli convenzionali dei suoi fratelli maggiori, pur essendo di breve e veloce fruizione. Come in un paradosso la piccola area “vuole dare spazio” e visibilità ad artisti e microtendenze che fanno la differenza. Tra gli artisti che hanno già aderito all’iniziativa ci sono: Musica Da Cucina / Donpasta / Pentole E Computer / Guerrilla Cuisine / Chiba/Loopfornelli / Pol G (Assalti Frontali) / Raffaele Vannoli / Minimiam /Sonic Catering
www.gastronautsproject.splinder.com

LEONARDO WORX
Artista attivo sia nel campo della composizione elettroacustica che nell’espressione multimediale, come shortmovies e installazioni interattive tramite l’ausilio di Max/Msp e Jitter. Collabora con il centro AnimWork di Viborg (DK) al progetto WaterVisions e con la New York University per performance interattive e live electronics. L’installazione Zero/ Six, pensata per FREeSHOUT!?, è un sistema modulare concepito come un ‘cubo esploso’ che reagisce al passaggio in ognuno delle sue sei aree accendendo colonne di neon, come a confermare la presenza di corpi in movimento.
www.myspace.com/leonardoworx


COSA SUCCEDE FUORI DAGLI SPAZI ESPOSITIVI / OUT!?

FREeSHOUT!?, per sua stessa natura, coinvolge e stravolge la città, diffondendosi in luoghi diversi, amplificandosi tramite una presenza diffusa sul territorio cittadino. Quest’anno, il tam-tam si propaga nelle strade e nelle piazze: l’intenzione è replicare il successo dell’iniziativa che, nel 2006, ha portato a Prato l’artista murale Blu, la cui opera “A Very Long Story”, è stata dipinta lungo la parete del sottopassaggio della stazione di Porta al Serraglio.

TRUTH
Truth è un giovane designer polacco. Il presupposto della sua arte è la sua considerazione del territorio cittadino. Nella presentazione fatta dall’Istituto di Cultura Polacca per il London Festival of Architecture si legge: “Truth considera le città come un dipinto in tre dimensioni, come vaste tele su cui ‘dipingere’, ed interagire con la loro composizione mutevole, con le forme, i colori e i milioni di passanti.” “Piuttosto che semplicemente come opera isolata, l’arte di Truth esiste solo all’interno del contesto dello spazio in cui è collocata. Senza questo spazio, l’opera non avrebbe significato. Si tratta di esperimenti urbani multilivello che, discretamente, sabotano l’incontrollabile degrado metropolitano giocando con esso.” “Improvvisamente, non si sa dove, sulla superficie di un’improbabile muro, lo sviluppo di composizioni minimaliste e geometriche sembra emergere fuori dal cemento macchiato e ammuffito.” “In alcuni casi Truth è un virus, un fungo geometrico e selvaggio che si diffonde sulle facciate di edifici vuoti, su complessi industriali e muri distrutti”. Varie location di Prato sono la “vasta tela” di Truth durante FREeSHOUT!?
http://www.truthtag.com

OZMO
Molti definirebbero ‘trasversale’ il modo che ha Gionata Gesi, alias Ozmo , di interpretare le possibilità della street art. Utilizza gli spray quanto i pennelli, i pennarelli quanto i poster. Mescola linguaggi distanti, utilizzando soggetti diversi in una catena di contesti inediti come in una scatola cinese di figure. Ozmo accosta volti a logotipi affidandosi ad un tratto raffinato ed accademico: già questo potrebbe disorientare, ma poi colloca l’opera su grandi superfici murali, accanto agli stencil e ai lettering dei writer, e l’effetto si amplifica. Le sue radici sono nel writing ma la sua evoluzione artistica lo ha portato a sperimentare molte soluzioni espressive. Ha esposto in numerose collettive tra cui “Scala Mercalli – Il terremoto creativo della Street Art italiana”, insieme ai più importanti esponenti dell’arte urbana della penisola.
http://www.ozmo.it


IL PERCORSO DIDATTICO

FREeSHOUT!? vuole rivolgersi ai bambini. Perché i bambini hanno e restituiscono una sensibilità percettiva molto “pulita”. Una convinzione che ci porta oggi a decidere di creare un vero e proprio progetto intorno a loro, più che per loro.


NICCOLO’ ANGELI – EDUCATIONAL
Il laboratorio CUBOLANDIA è rivolto ai bambini tra i 5 e i 7 anni e si articola in tre momenti: due incontri operativi di 1 ora e mezza ciascuno che culminano nella visita alle opere esposte ai Cantieri Culturali di Giovani di Prato in occasione del festival d’arte FREeSHOUT!? 2008. Durante i due incontri “operativi” ogni bambino è indirizzato alla conoscenza di materiali espressivi inusuali (dai bottoni alla lana, dalla carta vetrata ai fogli d’alluminio) con i quali realizzare un’opera all’interno di un cubo di 30x30x30 cm. Tutte le opere realizzate vengono poi installate insieme ai bambini in uno spazio apposito dei Cantieri Culturali di Officina Giovani di Prato, come punto di partenza per la visita che segue alle varie opere degli artisti selezionati, tutte rigorosamente contenute in uno spazio cubico di 2 metri per 2 metri. L’esplorazione espressiva di uno spazio geometrico puro e delimitato (il cubo) permette ai bambini di scoprire le molteplici soluzioni e i percorsi possibili nella realizzazione della loro opera a partire da confini già definiti (quelli del cubo appunto), e allo stesso tempo dà loro molte chiavi di lettura per interpretare le opere degli artisti che, seguendo il medesimo percorso, espongono i loro lavori all’interno dei Cantieri Culturali di Officina Giovani. Il laboratorio e la visita alle opere sono guidati da Niccolò Angeli, giovane artista con una particolare esperienza nel settore della didattica dell’arte e dell’illustrazione per bambini.
http://www.niccco.com



QUALCOSA DI NUOVO / WORKSHOP

L’attenzione di un evento di ampio respiro come FREeSHOUT!? è rivolta soprattutto al coinvolgimento attivo di artisti e fruitori. Già nel 2007 gli artisti Andrea Di Cesare e Fupete hanno realizzato due installazioni distinte inserite nel contesto di un workshop ai Cantieri Culturali di Officina Giovani. Una soluzione che ha permesso agli iscritti di collaborare alla realizzazione delle opere in prima persona e di sottoporre all’attenzione dei visitatori il processo di trasformazione di un’idea progettuale nella sua forma definitiva. Su questa scia, FREeSHOUT!? presenta due workshop di 15 ore ciascuno ad iscrizione gratuita. “Graphic Revolution Army” è il workshop curato dal collettivo di grafici G.R.A. Con Mark Jenkins, invece, FREeSHOUT!? introduce “TapeScultpure”, famoso workshop che l’artista di Washington DC propone con successo da alcuni anni in tutto il mondo.

MARK JENKINS
Mark Jenkins è un artista statunitense il cui lavoro è divenuto largamente noto grazie alle sue sculture di nastro adesivo da imballaggio. Ha esposto, oltre che negli Stati Uniti, anche in Brasile ed Europa, e tenuto workshop su come realizzare queste sculture in molte città di tutto il mondo. Quando insegnava inglese a Rio de Janeiro, dopo che ogni singolo mobile o oggetto del suo appartamento era stato imballato nel nastro, cominciò per la prima volta ad ‘imballare’ se stesso. La prima opera di questo genere che ha esposto al pubblico è stata uno spermatozoo lungo tre metri abbandonato in mare davanti alla spiaggia di Copacabana. A partire dal 2003, le sue creature di scotch hanno iniziato a popolare le strade di Washington: Storker Project è la serie di neonati abbandonati negli angoli delle vie; nella serie nominata Embed, invece, i soggetti sono perfettamente abbigliati ed interpreti delle circostanze più insolite, e le reazioni dei passanti catturate con una videocamera. Marc Schiller del Wooster Collective ha definito Jenkins “la prima celebrità della street art 3d”. Il sito tapesculpture.org che Mark Jenkins amministra contiene tutorial e segreti di questa tecnica, nonché le testimonianze dei workshop fatti in giro per il mondo. In Italia ha avuto modo di lavorare ad un’installazione a Milano, ma il workshop (sempre sulle sculture di nastro adesivo) che tiene a Prato, in occasione di FREeSHOUT!? 2008, è il primo nel nostro paese. Nello specifico, si tratta di una guida nella realizzazione di realistiche sculture di nastro adesivo che vanno a popolare gli angoli della città.

GRA
GRA - Genuin e Roman Art - nasce nel 2005 da quattro appassionati grafici, che da buoni osservatori, alimentandosi di tutto ciò che è graphic design nel mondo, si sono chiesti una cosa: è possibile identificare uno stile di grafica italiano? Da una domanda, una sfida ai colleghi, organizzando concorsi, serate, mostre a tema, che solletichino il singolo artista ad una creazione apposita. Ogni volta uno spazio diverso, un tema diverso, un pubblico diverso, per un artista che ha l’occasione di farsi vedere, conoscere, confrontare, crescere. Con la mission di ricercare uno stile, un’identità grafica italiana. A FREeSHOUT!? tengono il workshop “Graphic Revolution Army”, finalizzato alla realizzazione di una serie di ‘giocattoli’ di carta. I personaggi sono ideati dai partecipanti con le stesse tecniche di un progettista grafico che realizza un packaging. Vengono impartiti rudimenti relativi alle modalità strutturali del packaging per sviluppare nuove soluzioni adatte all’assemblaggio e alla costruzione di forme tridimensionali. Successivamente alla progettazione della fustella, gli iscritti assemblano il ‘toy’ e lo personalizzanno. I numerosi ‘toys’ realizzati servono a formare un’installazione composita con un esercito di carta.

SHOW / SHOUT!?

EX - OTAGO
Quelle degli E x - Ot a go sono canzoni l e g g e r e, u n ich e ed emo zionanti, ironi che e malinconiche al contempo; un nuovo romanticismo sorretto da melodie pop e testi tanto poetici quanto sorprendenti nel loro improbabile inglese. Un mondo colorato ma non dulcorato. Un universo parallelo fatto d i cos e semplici e di personaggi della vita quotidiana. Tre dischi all’attivo , passaggi in video su MTv e All Music, concerti con Gogol Bordello e LCD Soundsystem, i festival Arezzo Wave, Goa-Boa, Mi Ami, Milano Filmfestival e Teach Me Some Music (con il concerto trasmesso su Second Life).

THANK YOU FOR THE DRUM MACHINES
Attivi dal 2006 , il loro repertorio si avvicina alla nouvelle vogue “ elettro-rock” in stile Soulwax e ad armonie tipicamente New Wave , con ampi rimandi a ll’indie -brit- sound contemporaneo. Nel Settembre 2007, dopo numerosi live assieme a band come Disco Drive, Amari, Appaloosa, My Awesome Mixtape, gli americani Enon e gli Ingles i Blood Red Shoes, la band registra il primo ep, da cui sono stati estratti alcuni brani per la colonna sonora del film “Isole”. Nel marzo 20 08 i l gruppo approda alle finali di Italia Wave Toscana e vince le finali dell’Heineken Jammin’ Festival 2008.

FELIPE MARINO
Voce storica del la band culto argentina BandaJamonCrudo, con i quali ha partecipato più volt e a manifestazioni come Pepsi Music, Creamfields e La Trastienda, nonché agli MTv Music Awards del Sud America, ai quali venivano presentati come una “band leggendaria” con più di dieci anni all’attivo, una “bomba che sta per esplodere” le cui performance rendono impossibile riuscire a non ballare. Da solista, la musica di Fe l i p e “porta i loop del rock elettronico alla massima crudezza d i una voce e di un semplice accompagnamento di chitarra”. Secondo le sue stesse dichiarazioni , “ l’intenzione è tornare ai Joy Division senza dimenticare l’umore e la follia latina”.

DELECTABLE
Delectable è una nuova label indipendente italiana che si occupa prevalentemente di musica dance elettronica, distribuendola attraverso i maggiori siti di download musicali mondiali. La motivazione alla base della nascita della label è stata quella di avere a disposizione una “piattaforma” dalla quale poter dare spazio a nuovi artisti emergenti. Tutto ciò, ovviamente, senza dover rinunciare a raggiungere una vasta audience: questo è reso possibile anche grazie al fatto che Delectable è condotta da un team di esperti di musica digitale con la passione per la musica indipendente. La label sarà protagonista di uno show con i suoi artisti Dasc, Joseph Attack, Morph, Luca Kerky e Slad Venerdì 3 ottobre. Un cd coprodotto dal festival sarà distribuito per presentare l’attività di Delectable.

LORENZO FONDA - MEGUNICA
Megunica è un docu-trip che nasce dalla passione del suo regista, Lorenzo Fonda, per l’arte di Blu. Il filmato è stato girato in Sud-America, seguendo lo street artist in Messico, Guatemala, Nicaragua, Costa Rica e Argentina. Un viaggio quasi privo di pianificazione che mette a nudo il rapporto di reciproca influenza che Blu stringe con i luoghi che dipinge, individuando le intromissioni della cultura sudamericana nei lavori dell’artista e l’impatto della sua arte nei contesti in cui riesce ad esprimersi. Oltre ad essere un documentario, prodotto dalla Mercurio Cinematografica, Megunica è anche un diario di viaggio consultabile sul sito www.megunica.org. Con la collaborazione di Lorenzo Giusti e Spazio Raz Mataz, FREeSHOUT!? presenta Megunica mercoledì 1° ottobre presso i Cantieri Culturali di Officina Giovani in un incontro con il regista, e replica la proiezione sabato 4.

NINA E MASSIMILIAN BREEDER
Partendo dalle montagne dello stato di New York una giovane coppia inizia un viaggio per raggiungere la California. Ma durante il viaggio, così come si espandono gli orizzonti dei paesaggi circostanti, così accade per la destinazione finale. I protagonisti incontrano città abbandonate e deserti, ripetendo azioni in un ciclo continuo. Il luogo di arrivo diventa illusorio così come il movimento che porta ad esso. “Devil Come to Hell and Stay Where You Belong” è stato girato senza il supporto di una troupe; gli autori sono sia operatori sia protagonisti. Ogni evento del film è accaduto nei precisi luoghi e tempi in cui è stato filmato. Eventi e soggetti non sono stati modificati dal loro aspetto originale e nessuna scena è stata ricostruita allo scopo di ottimizzarne i risultati. Il film è stato programmato per la prima volta lo scorso giugno presso il Wild Project, nell’East Village, New York City, e il 1° ottobre viene presentato a FREeSHOUT!? in anteprima europea.

SOUNDKINO
A cura di Matteo Marangoni, Soundkino nasce “con il proposito di esplorare le capacità espressive offerte dalle arti sonore e dalla loro combinazione con quelle visuali”. A FREeSHOUT!? propone, giovedì 2 ottobre, una selezione di performance scelte con l’obiettivo di indagare sulla produzione musicale contemporanea in relazione all’elevata accessibilità dei mezzi di produzione e alla diffusione della laptop performance. Inoltre, a partire dalle 18,00 “Ancora lettere scarlatte - persone delocalizzate nella musica dei network”, incontro con Alberto De Campo, Hannes Hoelzl, Julian Rohrhuber e Renate Wieser dei Powerbooks Unplugged, sul Live Coding come pratica di improvvisazione algoritmica collettiva.
.
Sadmb si esibirà, in connessione remota dal Giappone, con il proprio software, Cubie, realizzato in linguaggio java. In Cubie le stringhe di lettere battute sulla testiera si impilano come blocchi di tetris sulla superfice di un cubo di rubik, creando micromusica assolutamente quadrata.
I PowerBooks Unplugged sono un gruppo che utilizza il computer portatile come se fosse uno strumento acustico. I membri della formazione, che fa parte del collettivo transnazionale TOPLAP, si siedono tra gli spettatori e suonano utilizzando esclusivamente gli autoparlanti incorporati nei laptop.
UnSound Zero vede il poliedrico Michele Spanghero al contrabbasso e live electronics. Il pezzo che eseguirà in quest’occasione sarà Desmodrone, nel quale egli lascia entrare in feedback lo strumento, filtrandone e modulandone le risonanze.
Igloo è un progetto personale di Luigi Savio, beat programmer dei Telematik Guru, che rivisitando le ritmiche hip hop e dub applicate ad innovative architetture sonore, espressioni della glitchmusic e del genere idm, aspira a fragili equlibri musicali dalle influenze jazz e funky.

DESING
Desing è un gruppo indie/folk con influenze jazz formato da: Yari Spadoni (contrabbasso, chitarre e voce) e Simone Stefanini (voce e chitarre).
La loro musica è caratterizzata da un ampio spettro sonoro: strumenti acustici e arrangiamenti che abbracciano molteplici contaminazioni, spaziando dal songwriting alla musica per il cinema.
Nel 2007 nascono nuove canzoni che costituiscono l’anima dell’ep Sunday Songs, il loro più recente cd. Nell’autunno del 2008 esce “ Leaning Cactus”, un vinile in split con Marianne Dissard, cantautrice di Tucson in Arizona, che vede i Calexico come ospiti.


COME CURARE LA CULTURA!? 2008

In linea con l’intenzione di favorire il ‘fare arte’ tramite l’incontro, la collaborazione e la cooperazione, FREeSHOUT!? ha dato il via nel 2007, tramite la conferenza Come Curare la Cultura, ad un tentativo di riunire alcuni collettivi fra i più attivi in Italia nel campo dell’arte e della creatività, con lo scopo di tracciare delle linee guida per un networking efficace. L’incontro, guidato da Edoardo Malagigi ed Andrea Mi, ha visto tra i relatori: Daniela Ubaldi (Responsabile Partnership Next Exit e Next Mag), Rosanna Gangemi (Direttore Responsabile DROME magazine), Stefan Pollak (Direttore creativo DROME magazine), Marco Mancuso (Direttore Digicult), Andrea Mazzoni (Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Prato), Paola Giugni (Assessore alla Cultura della Provincia di Prato), e i rappresentanti dei collettivi ESTERNI, CENTRALE DELL’ARTE, GRA, LPM, MOVE ON 1x100. Quest’anno, nel pomeriggio di venerdì 3 ottobre, il dialogo continua, focalizzando l’incontro sulle possibilità di visibilità degli artisti e dei collettivi grazie all’interesse dei media, specie l’editoria. Si cerca di trovare quelle risposte necessarie che aiutino la creatività italiana ad emergere, con qualità, oltre quei circuiti istituzionali ormai saturi.

Immsgine: Mark Jenkins

Ufficio stampa
Lisa Gucciarelli
press@freeshout.it

Relazioni Esterne
Pier Mario Simula
pier@freeshout.it

Ex Macelli Cantieri Culturali
Piazza Macelli 4 - Prato

IN ARCHIVIO [28]
Io vedo, io guardo
dal 22/10/2015 al 24/10/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede