Factory-Art Contemporanea
Trieste
via Duca D'Aosta, 6a
040 314452
WEB
Andrea Contin
dal 8/10/2008 al 14/11/2008
mar-sab 17-20

Segnalato da

Andrea Contin




 
calendario eventi  :: 




8/10/2008

Andrea Contin

Factory-Art Contemporanea, Trieste

Personale dell'artista che, nel solco della poetica di Piero Ciampi, raccoglie una serie di lavori inediti cha vanno dal video alla scultura all'installazione al disegno.


comunicato stampa

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La galleria FACTORY-ART contemporanea presenta ADIUS, mostra personale dell’artista ANDREA CONTIN che, nel solco della poetica di Piero Ciampi, raccoglie una serie di lavori inediti cha vanno dal video alla scultura all’installazione al disegno.
“ADIUS è una canzone di Piero Ciampi, poeta livornese, anarchico nell’arte e nella vita: un addio disperato, un’invettiva violenta tesa ad affermare la supremazia delle utopie sulla realtà”. Ed è anche il titolo di questa personale di Andrea Contin, artista da sempre nemico della retorica e che proprio in Piero Ciampi trova il modello e il pretesto per un’incursione nel campo minato dei sentimenti. Anzi peggio: del cuore! Proprio da un verso di questa canzone, pomposamente drammatica all’inizio per preparare l’effetto dirompente del “vaffanculo” nel refrain, nasce il video ...un cuore giace inerte rossastro sulla strada e un gatto se lo mangia tra gente indifferente.

Un omaggio letterale con gatto e cuore, un verso che diventa immagine e titolo ma anche dichiarazione d’intenti. Si parla di sentimenti, abbandoni e sensi, ma non si cede al melenso né al romantico. Un cuore cambia materia e si trasforma, attraverso il passaggio dal vetro al sasso di fiume fino alla maturità dei sentimenti. Un battito cardiaco, che è prima di tutto scansione ritmica che altera lo stato d’animo, ci arriva vivo da un contenitore che ferma l’attimo della morte e lo mantiene in vita. Uno spaventapasseri con gli abiti e le fattezze sommarie dell’artista ci ricorda, imponente ed ironico, l’inaridimento che viene dal rifiuto. Una canzone melodica napoletana ci accarezza con la sua innata malinconia. E una serie di disegni ruota liberamente sulla parete attorno ad un pappagallo, uccello impagliato col collo un po’ rotto, nume tutelare dell’esibizione.

Accompagnano la mostra una lettera d’amore di Lara Facco, un testo di Tatiana Carelli e una canzone inedita di Lello Giuliano.
I vetri sono realizzati dal Maestro Silvano Signoretto di Murano, lo spaventapasseri è di Lister Sartoria Sociale di Trieste, il battito cardiaco è realizzato dal sound designer Giuseppe D’Alessandro dal progetto Organikit di TAJIbpm.

..........................english

The gallery FACTORY-ART contemporanea is pleased to presents ADIUS, solo exhibition of the artist ANDREA CONTIN, which collects a series of unpublished works ranging from video to sculpture to drawing.
ADIUS is a song by Piero Ciampi, poet from Livorno, anarchist in the art and life: a desperate goodbye, a violent invective to affirm the primacy of the utopias on the reality." It is also the title of this solo exhibition of Andrea Contin, artist always enemy of rhetoric and that just in Piero Ciampi he found the model and the pretext for an incursion in the minefield of emotions. Or rather worse: of the heart! Just from a verse of this song - pompously dramatic to the beginning to prepare the disruptive effect of "Fuck off" in the refrain - comes the video "... a red heart lies inert on the road and a cat eat it between indifferent people".

A literal homage with cat and heart, a verse that becomes image and title but also declaration of intent. It speaks of feelings, abandons and senses, but it no transfers to the melenso nor romantic. A heart changes matter and trasformes itself through the transition from blow glass to river's stone until the maturity of feelings. A heartbeat, which is first of all scanning rhythm that alters the state of mind, comes alive from a container which stops the istant of death and maintains it in life. One scarecrow, with clothes and features of the artist, remembers us, imposing and ironic, the empty of feelings that comes from refusal. A Neapolitan melodic song caresses us with his innate melancholy. And a series of drawings on the wall rotate freely around a parrot, stuffed bird with the little broken neck, tutelary deity of the exhibition.

The exhibition is accompanied by a love letter of Lara Facco, a text of Tatiana Carelli and a new song by Lello Giuliano.
The glasses are made by Master Silvano Signoretto Murano, the Scarecrow is made by tailoring Lister Social Trieste, the heartbeat is produced by sound designer Giuseppe D'Alessandro from the project Organikit of TAJIbpm.

Opening giovedi' 9 ottobre 2008 alle ore 18.30

Factory-Art Contemporanea
via Duca D'Aosta, 6a - Trieste
Orario: martedì - sabato 17-20
ingresso libero

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