Una sequenza di opere di importanti maestri del 900 che vanno da un collage di Balla del 1920 a Paysage a' Juan-les-Pins di Picasso del 1924, per giungere a Peinture (Les oiseux dans la nuit) del 1953 di Miro' e a La couple au taineau di Chagall. Sul versante italiano dipinti di Morandi, Campigli, De Pisis, Guttuso, Fontana, de Chirico, Burri, Schifano, Guidi, Castellani, Magnelli, Rotella e altri.
Dal 13 ottobre al 22 novembre 2008 si terrà alla Galleria Tega la mostra intitolata “Progetto per una collezione: da Mirò a Botero.” Si tratta di una sequenza di opere di importanti maestri del Novecento che, nonostante le varie tecniche espressive e i diversi tempi di esecuzione, dovrebbero interessare i raffinati cultori d’arte per un determinato punto in comune: la qualità.
Si spazia infatti da un raffinato collage di Balla del 1920 (Balfiore) a Paysage à Juan-les-Pins di Picasso del 1924 per giungere a Peinture (Les oiseux dans la nuit) del 1953 di Mirò e a La couple au taineau di Chagall.
Il versante italiano risponde con la delicata Natura morta del 1950 di Morandi, con le enigmatiche Donne con la collana di Campigli, con una natura morta di un De Pisis milanese ma ancora influenzato nel 1940 da un clima parigino e con un coevo Guttuso dipinto nello spirito di “Corrente”.
Anche de Chirico è della partita per via di un Trovatore rivisitato nel 1956 con preveggente intento transavanguardista, ripreso e omaggiato da un Hector and Andromache del 1982 di Warhol e inserito già in un “televisore” di Schifano del 1970-71.
Sul versante non figurativo possiamo scegliere tra alcuni “concetti spaziali” e un poetico Teatrino di Fontana o rivolgerci al prezioso Burri del 1953 intitolato Bianco o a un cangiante Achrome di Manzoni o a un magmatico lavoro di Tàpies. Senza trascurare Guidi, Castellani, Magnelli e Rotella.
Anche la scultura si presenta alla grande: pensiamo solo allo splendido e drammatico Cavaliere di Marini del 1951 o ai ritmi musicali dell’Arabesque di Melotti o alle corrosioni e ai tormenti delle “sfere” di Arnaldo Pomodoro o al violino bruciato e immerso nella resina da Arman o alla magica armonia risolta nell’argento da Sophia Vari.
Botero si presenta nella doppia veste di pittore grazie a Il circo e di scultore in Donna con ombrello; Christo si propone con Valley Curtain (Project for Colorado) ovvero con uno dei suoi utopici interventi; Chia, De Maria e Paladino esibiscono con inalterata bravura il loro impegno del recupero e del rinnovamento di certo linguaggio figurale del secolo appena trascorso con una serie di coinvolgenti lavori; Adami offre, come sempre, un’immagine da indagare e interrogare; Parmiggiani infine ci fa naufragare in una sua onirica scultura dipinta.
In tal modo la collezione è servita per chi la sa apprezzare.
E’ stato edito per la circostanza un catalogo introdotto da un testo del Prof. Luciano Caprile.
Immagine: Balla, motivo astronomico le 4 fasi lunari, 1936, oil on plywood, cm 29x44
Inaugurazione lunedì 13 ottobre ore 18.30
Galleria Tega
Via Senato, 24 - 20121 Milano
Ingresso libero
Orari mostra: dal lunedì al sabato, dalle h. 10 alle 13 e dalle h. 15 alle 19.