Le sale riaprono al pubblico, dopo il restauro dei fregi e la riqualificazione degli ambienti. Nell'occasione sono presentate 2 installazioni ideate e realizzate da Studio Azzurro. Davanti ai 2 tavoli sensibili, che veicolano le informazioni in maniera semplice e intuitiva, il pubblico, nella penombra, viene coinvolto in un'attiva esperienza multisensoriale: visiva, tattile, acustica.
Mercoledì 15 ottobre 2008 riapriranno al pubblico, dopo il restauro dei fregi e la riqualificazione degli ambienti, le sale Adrianeo e Festoni di Castel Sant’Angelo. I lavori sono stati progettati e diretti da Fiora Bellini Conservatore del Museo e condotti da Patrizia Giacomazzi, Roberto Saccuman e Emmebi – Diagnostica Artistica. Nell’occasione saranno presentate due installazioni – I gesti del pittore e I gesti della restauratrice – ideate e realizzate da Studio Azzurro.
Escluse da anni dall’itinerario di visita del Museo, le due sale tornano ad essere visitabili dopo i lavori di restauro che, iniziati nel giugno 2007, hanno interessato oltre ai 60 mq. di fregi anche le pareti, i pavimenti e i soffitti lignei, gli elementi lapidei, l’impiantistica, ecc. nell’obbiettivo, non solo di conservare l’apparato decorativo, ma anche di migliorare significativamente la qualità di fruizione degli ambienti nel loro complesso.
Con il restauro appena compiuto i due fregi, realizzati tra il luglio del 1544 e il luglio dell’anno successivo da Luzio Luzi, Prospero Fontana e aiuti, hanno ritrovato la varietà e l’intensità della cromia originaria, e le analisi diagnostiche, che hanno permesso di individuare i materiali usati e la tecnica esecutiva adottata, hanno contribuito a conoscere meglio le diverse mani degli artisti che operarono sul cantiere.
Proprio con l’intenzione di avvicinare il visitatore al lavoro sia del pittore in un cantiere cinquecentesco, sia della restauratrice ai giorni nostri, è nata l’idea di realizzare due installazioni interattive commissionate a Studio Azzurro, gruppo di ricerca artistica che opera a livello internazionale. Davanti ai due tavoli sensibili, che veicolano le informazioni in maniera semplice e intuitiva, il pubblico, nella penombra delle sale, viene coinvolto in un’attiva esperienza multisensoriale: visiva, tattile, acustica.
I lavori appena compiuti nelle due Sale Adrianeo e Festoni (finanziati con fondi della Soprintendenza), il restauro della Sala Amore e Psiche con il fregio decorativo di Perin del Vaga (realizzato nel 2006 e sponsorizzato da Monte Paschi Vita), nonché i vari altri interventi in corso e in programma, rientrano nel più impegnativo Progetto festina, mirato alla conservazione e al restauro delle sale storiche di Castel Sant’Angelo (quasi 1.700 mq. di superfici affrescate e decorate), ed in particolare delle tredici che compongono l’appartamento che Paolo III Farnese, sul finire della sua vita, fece edificare sulla sommità della fortezza e decorare magnificamente sotto la sapiente regia di Luzio Luzi prima e di Perin del Vaga poi. Fra gli altri obiettivi del Progetto festina, anche l’integrale riapertura al pubblico dell’appartamento, includendo sale non visitabili da tempo, percorsi di servizio da sempre inattivi nell’itinerario e il riallestimento di alcuni ambienti con gli arredi e le opere d’arte provenienti dalle donazioni del Cav. Mario Menotti (1916) e di Alessandro e Vittoria Contini (1928).
Anteprima per la stampa mercoledi 15 ottobre dall 11.30 alle 14
Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo
Lungotevere Castello, 50 Roma
Orario tutti i giorni 9 – 19,30. Lunedì chiuso
La biglietteria chiude alle 18,30
Biglietto d’ingresso: intero € 5,00 ridotto € 2,50