Think fuzzy. Una mostra che mette in evidenza, attraverso fotografie e un'installazione, le relazioni tra cervello, intelligenza artificiale e misticismo i cui confini risultano spesso sfumati. Le opere presentate in questa mostra sono il risultato dell'osservazione di regole sregolate.
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Gli insiemi sfumati di Sarah Ciracì
Testo di Camilla Pignotti Morano
Presentata a Blindarte, think fuzzy è una mostra che mette in
evidenza,
attraverso fotografie e un'installazione di Sarah Ciracì, le relazioni
tra cervello, intelligenza artificiale e misticismo i cui confini
risultano spesso sfumati. think fuzzy è un percorso guidato
che
indirizza verso un mondo dove, come afferma Ciracì, "gli uomini
assomigliano sempre più a macchine e le macchine sempre più a uomini -
* vale a dire, il mondo di oggi. La visione della realtà di Ciracì è
fatta di strati, di livelli, di "pieghe - come direbbe Gilles Deleuze **
, ed è questa realtà stratificata ad appartenere al linguaggio
artistico dell'artista che entra in circuiti e organi complessi e
complicati, e li esplora in tutti i loro microcosmi. Le oggettività più
nascoste o apparentemente prive di capacità cognitiva affascinano
l'artista che ne studia instancabilmente le origini andando a ricercare
enigmatiche informazioni in biblioteche, laboratori scientifici, alla
NASA, o semplicemente riportando fatti sensazionali provenienti da
storie di gente comune. Le opere di Ciracì presentate a think fuzzy
sono il risultato dell'osservazione di regole sregolate.
L'artista studia alcuni casi applicativi della teoria fuzzy,
approfondisce circostanze in cui l'uomo non ha più il controllo
assoluto sulle macchine né su se stesso. Un tempo le macchine
ubbidivano esclusivamente a codici precisi: una
volta inseriti i software dall'uomo, le macchine eseguivano gli ordini
impartiti. Ritratto di Umanoide (iCUB), 2008, è il ritratto di
un robot
moderno.
Ma ***iCUB, questo il nome proprio del robot bambino, non è un
semplice robot. iCUB è infatti un piccolo umanoide che sta seguendo
un percorso di crescita e sul quale è stato applicato un software che
permette di acquisire conoscenze nel tempo stando a contatto con gli
umani. L'umanoide quindi va incontro ad un lungo periodo di
apprendimento formando cosi autonomamente la propria conoscenza,
proprietà fino ad ora assolutamente sconosciuta alla famiglia dei
robot. Ma Ciracì non si accontenta di immortalare con uno scatto il
robot umanoide. L'artista ne complica infatti la sua lettura
proiettandolo in un contesto futuro, utilizzando elementi di design
contemporaneo e alcune caratteristiche strutturali della ritrattistica
del passato. Ritratto di Umanoide (iCUB), ci riporta indietro
nei tempi
quando nei ritratti rinascimentali il bambino di famiglia aristocratica
veniva ripreso in tutta la sua gloria. Inquadrato in un ambiente di
lusso, solitamente una delle sale della propria abitazione, il bambino
del passato era vestito con il suo miglior abito da cerimonia e
accompagnato nel ritratto dalla presenza di piccoli animali, come cani
o scimmie, in segno di grande ricchezza e dell'elevato status
sociale.
iCUB invece è un bambino moderno, un robot con dignità umana, inserito
in un contesto storico e stravagante e il suo ritratto futuristico
delinea cambiamenti incredibili in atto. In fondo, il mondo si evolve,
e Ciracì immagina quello che sarà il futuro prossimo: un avvenire in
cui i robot umanoidi saranno in grado di provare e di far provare
emozioni.
Nel rappresentare il possibile futuro e le realtà oscure del presente,
l'artista non abbandona le sue ricerche scientifiche e biologiche e,
guardando al mondo degli umani, raffigura un grande cervello in tutta
la sua incredibile complessità. Un oscuro scrutare (2008), dal
titolo
del libro di fantascienza di Philip K. Dick, è un'installazione
enigmatica e suggestiva che trascina lo spettatore in un universo
apparentemente vicino ma in realtà così lontano e oscuro come quello
del cervello.
Flash, pulsazioni, ritmi, seguono in modo discontinuo
alcune parti del cervello e ne evidenziano tutte le diverse
stratificazioni e sovrapposizioni intricate, ricordandoci quanto ancora
è oscuro e affascinante il suo intero funzionamento. Misterioso ed
estremamente seducente poi il mondo dei Mandala di Ciracì, un mondo
ricreato per collegare l'universo mistico e quello terrestre.
L'artista, attratta da tutto ciò che è magicamente contorto, immagina
strutture di mandala diversi ideate come dei grandi circuiti elettrici.
Il mandala di Ciracì diventa un vero e proprio circuito mistico. Elettronica-mente
(2008) è composto da un'innumerevole quantità di
elementi, da onde, da particelle grandi 1 o più millimetri. La
struttura di Elettronica-mente infatti è formata da veri e propri
circuiti elettrici come quelli dei telefoni cellulari, delle
televisioni, o perfino dei video poker. L'artista è concentrata sulla
parte strutturale e funzionale della tecnologia, non è infatti
interessata alla direzione estetica. In Neural Network (2008)
l'artista
si riappropria della rete di neuroni del cervello e visualizza il
mandala come un grande web che irradia informazioni neurali molteplici.
Ciracì ha sempre mostrato un interesse quasi ossessivo verso quelli che
sono i simboli terrestri, quelli extranaturali e divini e i simboli
storici come testimoniano i suoi riferimenti al Grande Vetro di
Marcel
Duchamp, un'opera che, come il lavoro di Ciracì, racchiude in sé il
mistero delle realtà.
* Sarah Ciracì in conversazione con l'autore - 8 ottobre 2008.
** Gilles Deleuze, "Le pli, Leibniz et le baroque-, Les Editions de
Minuit, Parigi, 1988
***
http://www.robotcub.org/
Note biografiche:
Nata a
Grottaglie (Italia) nel 1972, Sarah Ciracì vive e lavora tra Milano e
New York.
Vincitrice del Premio New York nel 2003-2004 e del
Primo Premio Corso superiore di Arti Visive Fondazione Ratti nel 1995,
l'artista ha esposto in numerosi spazi pubblici e gallerie nazionali ed
internazionali. Tra le esposizioni la personale Oh my God is full of
stars, (a cura di Katerina Gregos) MACRO, Museo d'Arte Contemporanea di
Roma; Tangent, (a cura di Kondo Yuki) ACAC, Aomori, Japan;
Polyphony-Emerging Resonances (a cura di Yuko Hasegawa), 21st Century
Museum of Contemporary Art, Kanazawa, Japan; Animations (a cura di C.
Christov-Bakargiev, L. Harris), Kunst- werke, Berlin, Campo 6 (a cura
di F. Bonami), Galleria d'Arte Moderna, Torino; Bonnefanten Museum,
Maastricht, Olanda ed altre. L'artista ha già esposto in galleria nel
2006 con la personale Ying Yang Bang.
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Blindarte
contemporanea is glad to announce the second solo exhibition of Sarah
Ciracì curated by Camilla Pignatta Morano from October 25 2008 until
January 9 2009. Opening October 24 7pm.
Text
by Camilla PIGNATTI MORANO
think fuzzy
Sarah Ciracì's nebulous sets
Blindarte features think fuzzy, an exhibition of photographs
and one
installation by Sarah Ciracì highlighting the relationships between
brain, artificial intelligence and mysticism whose boundaries are often
blurry. think fuzzy is a guided tour to a world where, Ciracì
says,
"humans look more and more like machines and machines look more and
more like humans- *, i.e. today's world. In Ciracì's vision,
reality is
a set of layers, of "folds - as Gilles Deleuze ** would put it. This
notion of a stratified reality belongs to the language of the artist
who enters complex and convoluted organs and circuits and explores in
deep all their microcosms. The artist is intrigued by realities which
are hidden or seemingly unknowable. She studies their origins searching
for mysterious information in libraries, in scientific laboratories, at
the NASA, or simply by collecting extraordinary stories reported by
ordinary people. Ciracì's works presented at think fuzzy result
from
the compliance with deregulated rules.
The artist studies some applications of fuzzy logics, probing
into
scenarios where man has no control on machines nor on himself. In the
past, machines would exclusively obey to precise codes: after software
has been installed by man, machines would execute the commands given. Ritratto
di Umanoide (iCUB), 2008, is the portrait of a modern robot.
Actually iCUB - this is the name of the child robot - is not a mere
robot ***; it is a little humanoid who is going through a process of
growth, equipped with an "intelligent- software that allows to acquire
knowledge over time, via its contact with humans. The humanoid will go
through a long period of learning and produce its own knowledge, a
quality totally unknown to robots so far. But Ciracì does not only take
a snapshot of the humanoid robot; she complicates its reading by
projecting it into the future, using elements of contemporary design
and some structural features of old-style portraits. Ritratto di
Umanoide (iCUB)brings us back to the time when, in Renaissance
portraits, children of noble families would be represented in all their
glory. In richly-furnished rooms, usually salons of the family house,
the children in the past would be dressed up and accompanied by their
pets, dogs or monkeys, symbols of wealth, fortune and high social
status. iCUB is a modern child instead, a robot with a human dignity in
a historical and extravagant context, and its futuristic portrait
reveals the incredible changes that are going on. The world is changing
and Ciracì imagines what next future will look like: a future where
humanoid robots are able to feel and give emotions.
In representing a possible future and the obscure realities of the
present, the artist does not give up her scientific and biological
research and, looking at the world of humans, she conceives a huge
brain with all its astonishing complexities. Un oscuro scrutare
(2008),
title borrowed by A Scanner Darkly, a science fiction book by
Philip K.
Dick, is an enigmatic and evocative installation which draws viewers to
a universe that, though near it may seem, is remote and obscure as the
human brain. Flash-lights, pulsations, rhythms alternatively highlight
parts of the brain with all their stratifications and overlapping
loops, reminding us of how obscure and mysterious its function is.
Ciracì's mandalas are also cryptic and seductive; a world reproduced to
connect canny and uncanny. The artist is attracted by anything is
magically convoluted. She imagines diverse mandalas conceived as large
electric circuits thought as an actual mystic circuit. Elettronica-mente
(2008) is made up of several elements, waves and
particles the size of 1 or few millimetres. The structure of Elettronica-mente
is actually made up of real electric circuits like
those of mobile phones, television sets, and even video-poker machines.
The artist is focused on the structural and functional component of
technology and is not interested in the aesthetic dimension. In Neural
Network (2008) the artist refers to the brain neurons and conceives
her
mandala as a large web irradiating multiple neural information.
Ciracì has always shown an almost obsessive interest in natural,
mystic, divine and historical symbols as proven by her reference in the
past to The Large Glass by Marcel Duchamp, a work that, like
Ciracì's,
contains within itself the mystery of reality.
* Sarah Ciracì in a conversation with the author - Oct 8th 2008.
** Gilles Deleuze, "Le pli, Leibniz et le baroque-, Les Editions de
Minuit, Paris, 1988
***
http://www.robotcub.org/
Biographical notes:
Born in
Grottaglie (Italy) in 1972 Sarah Ciracì lives and works between Milan
and New York.
Winner of the New York Prize in 2003-2004 and of the Primo Premio Corso
superiore di Arti Visive Fondazione Ratti in 1995,
the artist has exhibited in numerous public spaces and galleries
nationally and internationally. Between the exhibitions: Oh my God is
full of
stars, (curated by Katerina Gregos) MACRO, Museo d'Arte Contemporanea
di
Roma; Tangent, (curated by Kondo Yuki) ACAC, Aomori, Japan;
Polyphony-Emerging Resonances (curated by Yuko Hasegawa), 21st Century
Museum of Contemporary Art, Kanazawa, Japan; Animations (curated by C.
Christov-Bakargiev, L. Harris), Kunst- werke, Berlin, Campo 6 (curated
by F. Bonami), Galleria d'Arte Moderna, Torino; Bonnefanten Museum,
Maastricht, Olanda and others. The artist has already exhibited in the
gallery in 2006 with the solo show Ying Yang Bang.
Inaugurazione 24 ottobre 2008
Blindarte contemporanea
via Caio Duilio 4d-10 - Napoli
Ingresso libero