Cristina Alaimo
Neil Barbisan
Alessio Bogani
Federica Bortolotti
Andrea Cazzolato
Cora Chiavedale
Vania Comoretti
Valeria Cozzarini
Nebojsa Despotovic
Paolo Dolzan
Chiara Gasparini
Goran Gogic
Meta Grgurevic
Gabriele Grones
Irene Hopfgartner
Kostantinos Karakostas
Laure Keyrouz
Andrea Kvas
Nereo Marulli
Federica Pellizzari
Miriam Pertegato
Elisa Rossi
Kecy Royce Salangad
Mattia Serra
Chiara Sorgato
Cristina Treppo
Lisa Vuerich
Una breve citazione da un libro di poesie di Bertolt Brecht offre lo spunto per un'esposizione a carattere collettivo. Un'indagine sulla quotidianita', sulla sua condizione sospesa e aperta alla visitazione 'angelica' di una forma a venire, attraverso le opere di allievi ed ex-allievi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia.
Opere recenti dall’Accademia di Belle Arti di Venezia
Cristina Alaimo, Neil Barbisan, Alessio Bogani, Federica Bortolotti, Andrea Cazzolato, Cora Chiavedale, Vania Comoretti, Valeria Cozzarini, Nebojsa Despotovic, Paolo Dolzan, Chiara Gasparini, Goran Gogic, Meta Grgurevic, Gabriele Grones, Irene Hopfgartner, Kostantinos Karakostas, Laure Keyrouz, Andrea Kvas, Nereo Marulli, Federica Pellizzari, Miriam Pertegato, Elisa Rossi, Kecy Royce Salangad, Mattia Serra, Chiara Sorgato, Cristina Treppo, Lisa Vuerich.
Il titolo dell’esposizione alla Galleria Contemporaneo è tratto dalla traduzione italiana delle Hauspostille di Bertolt Brecht: “Libro di devozioni domestiche” (1967). Si tratta del primo libro di poesie editato dall’autore tedesco nel 1927 e riprende volutamente l’andamento di un “breviario o manuale di pietà” la cui lettura scandisce il ritmo della giornata. Una “litania del respiro”, per ricordare una delle liriche più celebri del volume, che rappresenta l’attenzione rivolta agli aspetti meno evidenti della quotidianità; attenzione venata dalla considerazione verso l’altro e le cose, verso il proprio fare.
Dallo spunto offerto da Brecht è nata l’idea di una esposizione contemporanea basata sui lavori di una nuova generazione di artisti, italiani ed europei, che sta percorrendo ora quel crinale delicatissimo fra una condizione laica della esistenza e il ‘sentire’ come non del solo filo di questo mondo sia composta la trama dell’esistenza stessa. Un’esposizione che sonda l’attitudine di chi si accinge a dipingere, ad incidere, a disegnare, fatta di una delicata ritualità, consapevole che non è solo la valentia acquisita negli anni di studio ad assicurare la riuscita di quell’incontro con il “non so che” al quale è aperta la dimensione artistica.
Ventisette allievi ed ex-allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia presentano una significativa selezione di opere, volutamente dedicate soprattutto agli ambiti ‘tradizionali’ della pittura, del disegno, dell’incisione, della scultura, della decorazione. Un’esposizione collettiva che di fatto rappresenta un’occasione più unica che rara per entrare nel merito di una nuova sensibilità rivolta verso una tematica complessa quanto ancora frequentata soprattutto con mezzi espressivi che, solo grazie ad una attenta concentrazione e alla “lentezza”, possono fungere da “antenne sottili”, in grado di tenere in comunicazione le due sponde della quotidianità.
Immagine: Vania Comoretti, Anima, 2005 acquerello, china e pastello su carta, dittico 42x48 cm
Per ulteriori informazioni e cartella stampa
Ufficio Stampa press@galleriacontemporaneo.it
Inaugurazione sabato 25 ottobre, ore 18.00
Galleria Contemporaneo
Piazzetta Mons. Olivotti 2 (via Piave); 30171, Mestre-Venezia
Orario di apertura
mar.- sab. 15.30 - 19.30
chiuso domenica e lunedì
Ingresso libero