Immagini della mente. I personaggi dipinti sono frutto di un bagaglio di ricordi che si intreccia con il presente e il futuro; i suoi paesaggi rappresentano percorsi a volte conosciuti e amati, altre volte visti e non osservati.
Nell’epoca della comunicazione più sfrenata, dell’alta tecnologia, del web e dei telefonini ha ancora un senso la pittura? La risposta affermativa di Marcello Picardi è anche la chiave di lettura della sua ultratrentennale vita artistica. Con la sua anima, con il suo senso del mondo Picardi dà – e non è un gioco di parole – un senso al suo modo di esprimersi. I colori le linee i profumi e le sensazioni costituiscono l'immaginario mentale di questo pittore di origini siciliane che vive e lavora ad Ancona. I suoi personaggi dipinti sono frutto del suo bagaglio di ricordi che si intrecciano con il presente e il futuro; i suoi paesaggi rappresentano percorsi a volte conosciuti e amati, altre volte visti e non osservati.
Tutto il suo fare pittura è una dichiarazione d'amore verso la vita: se potesse dipingerebbe anche il canto del gallo all'alba, tanto è forte in lui il desiderio di proseguire nei temi della famosa ''Realisation'' cara a Paul Cezanne. La pittura è per lui la via dell’essere l’immagine è ritmo, per lui (musicista di vecchia data) è musica. Ma è anche messaggio che vuole trasmettere emozioni. “Sta a chi osserva cogliere il senso dell’immagine: del resto il linguaggio dei segni, come quello dei suoni è antico quanto l’uomo.
Palazzo dei Convegni
Corso Matteotti - Jesi (AN)
Orario: 10-13 e 17-20, lunedi' chiuso
Ingresso libero