Una nuova serie di lavori di grande formato che l'artista ha appositamente realizzato su Monza e che si inserisce in un progetto site specific_ iniziato nel 2003: un work in progress che coinvolge numerose aree del pianeta. Alle 13 opere inedite sono accostate altre 12 che hanno per soggetto metropoli come New York, Roma, Las Vegas, Los Angeles, Amman e Shanghai. Attraverso la fotografia aerea e la prospettiva dall'alto Barbieri rende 'ordinato' e 'architettonico' il caos della vita.
Dal 25 ottobre 2008 al 6 gennaio 2009, il Serrone della Villa Reale di Monza ospiterà la mostra OLIVO BARBIERI. site specific_MONZA 08 che presenta la nuova serie di lavori di grande formato che l’artista ha appositamente realizzato su Monza, e che si inserisce nel progetto site specific_ iniziato nel 2003, un work in progress che coinvolge molteplici zone del pianeta.
Insieme alle 13 opere inedite, il percorso espositivo ne comprende altre 12, sempre di grande formato, che hanno per soggetto metropoli quali New York, Roma, Las Vegas, Los Angeles, Amman e Shanghai.
Nelle immagini di Olivo Barbieri, Monza, còlta in alcuni dei suoi scorci più riconoscibili, come il parco, l’autodromo, il Duomo, l’Arengario, diventa un gigantesco plastico, una metropoli fantastica e "finta" in cui il peso della storia, la vita dei cittadini, la struttura urbanistica e il segno architettonico perdono di consistenza per lasciare spazio a una sorta di installazione dalle forti componenti concettuali.
L’iniziativa, curata da Marco Meneguzzo, promossa dal Comune di Monza – Assessorato alla Cultura, col patrocinio della della Regione Lombardia e della Provincia di Milano – Direzione Progetto Monza-Brianza, illustra il metodo attraverso il quale Barbieri procede alla raffigurazione in chiave simbolica dei luoghi nei quali vivono gli esseri umani.
Attraverso la fotografia aerea e la prospettiva dall’alto, Olivo Barbieri rende “ordinato” e “architettonico” il caos della vita, eliminando dalla scena – come avviene in una mappa – gli accidenti temporali della realtà. Come afferma il curatore, “Barbieri esclude dalla scena il tempo, lasciando solo lo spazio. Il sintomo visibile di questa radicale eliminazione di uno degli elementi fondamentali del reale è sotto gli occhi di tutti: è quella riduzione del “vero” a modello, a plastico, a riduzione di scala che tutti, anche i bambini, percepiscono guardando le foto di Barbieri – “…guarda, sembra un modellino!” -, e che è ulteriormente accentuata dalla cifra stilistica di Olivo, racchiusa in quel “fuori fuoco” – o meglio, “fuoco selettivo” – che evidenzia solo uno o pochi elementi della scena ripresa. Questo avviene in ogni soggetto ripreso, sia che si tratti di New York, di Shanghai, degli scavi archeologici vicino ad Amman, delle cascate di Iguazù, o anche del più domestico Parco di Monza o della città di Monza, dove persino un’aiuola spartitraffico diventa un fantastico elemento alieno nel paesaggio, una sorta di architettura spontanea forte come una piramide egiziana: non dipende da “cosa” si riprende, ma da “come” lo si fa”.
E’ lo stesso fotografo a definire il suo lavoro: “site specific_ (fotografie e film realizzati con elicotteri) è un progetto globale che coinvolge parecchie città del pianeta: ROMA 04, MONTREAL 04, AMMAN 04, SHANGHAI 04, LAS VEGAS 05, TORINO 05, SEVILLA 06, NEW YORK 07, THE WATERFALL PROJECT 06/07. Tutti questi luoghi hanno in comune la caratteristica di aver subito in un periodo della loro storia una fortissima accelerazione che li ha ridefiniti. site specific_MONZA 08 dà l'avvio a un approccio più sofisticato. Diventa un forte momento di riflessione per "scoprire" un'area emblematica del nostro paese, storicamente tra le più densamente industrializzate, che sta rapidamente mutando reagendo agli stimoli della contemporaneità”.
Le immagini aeree mescolano, in un percorso ben delineato, piazze e strade, palazzi e monumenti, centro storico e periferie, bellezze architettoniche e obbrobri. Si tratta di un freddo labirinto compositivo che evoca un tessuto esistenziale e sociale invisibile. Allo stesso tempo però, ci si rende conto della grandiosa artificiosità dell’organizzazione umana, in grado di mettere in atto un’articolata predisposizione degli spazi ma anche di generare mostruosità che hanno portato alla distruzione del paesaggio.
Con le sue opere Olivo Barbieri sembra chiedersi cosa ci sia di effettivamente reale nel nostro sistema di vita, o ancora, quanto il nostro sguardo riesca a comprendere ciò che ci circonda. Il senso dell’esistenza nelle immagini di Barbieri diviene oggetto di riflessione critica, di un’impostazione filosofica che spinge lo sguardo umano a negare la sua soggettività per operare in un’angosciosa, quanto più profonda, condizione di oggettività.
OLIVO BARBIERI (Carpi, 1954) inizia a esporre nel 1978. A partire dal 1989 viaggia abitualmente in Oriente, soprattutto in Cina. Nel 1993, 1995 e 1997 partecipa alla Biennale di Venezia. Nel 1996 si è tenuta la prima retrospettiva delle sue opere al Folkwang Museum di Essen. Nel 2001 ha pubblicato il volume Virtual Truths, Silvana Editoriale Milano. Nel 2001 realizza il progetto NOTSOFAREAST per la Triennale di Milano, esposto nella mostra Effetti Collaterali. Nel 2002 è stato invitato dal Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea Siena, a realizzare il progetto Cityscapes/Landscapes. Nel 2003 sue opere sono state esposte a Strangers, la prima Triennale di fototografia e video organizzata dall’ICP (International Centre of Photography) New York. Nel 2003 inizia il progetto site specific_ che coinvolge diverse città: Roma, Torino, Montreal, Amman, Las Vegas, Los Angeles, Shanghai, Siviglia, New York, etc. Per la serie site specific_ realizza tre film: site specific_ROMA 04, site specific_LAS VEGAS 05, site specific_SHANGHAI 04. Nel 2005 il film site specific_ROMA 04 è stato esposto nella mostra Universal Experience, al Museum of Contemporary Art, Chicago; Hayward Gallery, London; MART, Trento e Rovereto; curata da Francesco Bonami. Nel 2005 inizia due serie di film: Seascape # e Riverscape #. Nel 2006 il progetto site specific_ è stato esposto al Bloomberg Space di Londra, a cura di Stephen Hepworth; al Bund 18 a Shanghai, a cura di Christopher Phillips. Nello stesso anno è stato invitato dalla BIACS (II Biennal de Sevilla, a cura di Okwui Enwezor) a realizzare il film Sevilla ¦ (∞) 06. Tra il 2006 e il 2007 realizza The Waterfall Project. Nel 2008 realizza il progetto TWIY per il Museo di Capodimonte di Napoli. Nel 2008 il film site specific_LAS VEGAS 05 è presentato nella mostra Double Down: Two Visions of Vegas al SFMOMA (San Francisco Museum of Modern Art).
Opere di Barbieri sono in musei e collezioni d’arte pubbliche e private quali: Museum Folkwang Essen, Centro Andaluz de Arte Contemporaneo Sevilla, San Francisco Museum of Modern Art, International Center of Photography (ICP) New York, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino, GAM Galleria d’ Arte Moderna e Contemporanea Torino, Sondra Gilman Collection New York, Cisneros Fontanals Foundation Miami, etc.
Ha pubblicato numerosi libri e cataloghi tra i quali: Paesaggi in Miniatura, Art&, Udine 1991; Notte, Art&, Udine 1991; Olivo Barbieri seit 1978, Museum Folkwang, Essen 1996; Illuminazioni Artificiali, Federico Motta Editore Milano 1995; Smithsonian, Washington, D.C. 1998; NOTSOFAREAST, Donzelli, Roma 2002; site specific_ROMA 04, Zoneattive, Roma 2004; site specific_LAS VEGAS 05, Wonder Inc., Toronto 2005; site specific_SHANGHAI 04, Editrice Quinlan, Bologna 2006; site specific_NYC 07, APM edizioni, 2007; TWIY, Electa Napoli 2008; site specific_JORDAN 2004, Guidi&Schoen Genova 2008; The Waterfall Project, Damiani Bologna, 2008.
Catalogo: Silvana editoriale
Per informazioni:
Ufficio Mostre, viale Brianza 2, 20052 Monza; tel. 039.322086; fax 039.361558;
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CLP Relazioni Pubbliche
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Paola Brambillasca – Carlo Gaeta
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Inaugurazione venerdì 24 ottobre ore 18
Serrone della Villa Reale Monza
Orari: da martedì a venerdì, 10.00 – 13.00; 14.00 – 18.00. Sabato, domenica e festivi, 10.00 – 18.00. Lunedì chiuso.
25 dicembre chiuso.
Biglietti: € 5 intero; 4 ridotto