Il titolo dell'esposizione rimanda all'universo della cultura jazz con un evento estemporaneo, un'occasione nella quale una formazione composta da 4 giovani artisti - Giona Bernardi, Cristiano Betto, Jonatah Manno e Fabrizio Tropeano - favorisce un dialogo nel quale forme e contenuti si confrontano e in parte interagiscono.
La galleria White Project di Pescara, coerentemente con il
proprio programma espositivo mirato a far emergere i
giovani linguaggi artistici nazionali ed internazionali,
affida lo spazio espositivo di piazza Garibaldi a 4 giovani
artisti, tutti provenienti dall’accademia di Brera, per
inaugurare la prima di una serie di Jam Session che la
galleria proporrà durante le programmazioni future.
Umberto Eco definisce un’opera aperta come un contenitore
duttile e malleabile che appare tanto più interessante
quanto più numerosi pensieri, mondi e attitudini si
incrociano e interagiscono. L’apertura di un’opera
d’arte è intesa come la possibilità di un pluralismo
interpretativo e ontologico che la caratterizzano e la
costituiscono. Se in un certo senso l’apertura è propria
di ogni opera d’arte, le creazioni artistiche dell’epoca
contemporanea l’hanno evidenziata ampliandone le
possibilità e accentuandone le potenzialità
La
necessità pertanto di mantenere una struttura comunicativa
e significativa attraverso le molteplici stratificazioni
rimane uno dei punti fondamentali della creazione artistica
e di fatto “la possibilità di una comunicazione tanto
più ricca quanto più aperta risiede nel delicato
equilibrio di un minimo di ordine consentibile con un
massimo di disordine” 1. Da questo punto di vista le opere
musicali e in particolare le musiche improvvisate possono
essere considerate come paradigmi di opere aperte. Infatti,
l’improvvisazione è da sempre apparsa come parte
integrante e costitutiva delle pratiche musicali, dalle
cadenze nella musica medievale e barocca alle composizioni
di Cage, Coltrane e Zorn.
Se Jam Session 1, primo evento di una serie di esposizioni
al White Project arte contemporanea, rimanda chiaramente e
senza ambiguità all’universo della cultura jazz, il
rimando è più strutturale che contenutistico. Jam
Session 1 non è dunque una mostra sulla musica, né sulla
relazione che quest’ultima intrattiene con il mondo
dell’arte contemporanea, piuttosto un evento estemporaneo,
un’occasione nella quale una formazione composta da
quattro giovani artisti – Giona Bernardi, Cristiano Betto,
Jonatah Manno e Fabrizio Tropeano – favorisce un dialogo
nel quale forme e contenuti, si confrontano e in parte
interagiscono. Sotto questo punto di vista Jam Session 1
può essere considerata come un Interlplay, terreno fertile
che favorisce inevitabilmente l'occasione per sviluppare
nuove modalità espressive e inedite possibilità
interpretative.
Il catalogo/manifesto sarà presentato all’opening in
galleria con un testo di Patrick Gosatti , curatore presso
lo spazio d’arte contemporanea La Rada ( Locarno) e
produttore indipendente presso la Galerie Eva Presenhuber
(Zurigo)
Inaugurazione sabato 25 ottobre 2008 ore 19
White Project arte contemporanea
russo/bianchini
Piazza Garibaldi 7 Pescara
martedì- venerdi 10 - 13 17 – 20 sabato 17 – 20
Chiuso il lunedì